Carenno: festeggiati il santo Patrono, i 90 anni della ‘parrocchiale’ e don Mario Rosa
Oggi è’ stata una giornata di festa per tutta la comunità di Carenno, che stamane ha festeggiato il patrono San Biagio, i 90 anni dalla costruzione della grande chiesa parrocchiale (consacrata il 3 febbraio 1925) e i 40 anni di ordinazione sacerdotale di Don Mario Rosa, nato e cresciuto in paese.
A festeggiare il sacerdote, insieme ai parenti e ai tanti parrocchiani, erano presenti il parroco mons. Angelo Riva, don Marco Bottazzoli di Sopracornola e anche don Ferruccio Garghentini, anch’esso originario di Carenno.
Tanti gli incarichi che il sacerdote a ricoperto in questi 40 anni consacrati al signore, come parroco in diverse comunità della Diocesi di Bergamo: per i primi 3 anni è stato insegnante in Seminario, poi dal ’78 a al 1987 coadiutore a Stezzano, in seguito parroco di Torre De Busi (fino al 1992), di Bonate Sopra (fino al 2011) e da allora parroco di Almenno San Salvatore.
Il pensiero è andato poi alle tante figure incontrate durante questi 40 decenni all’insegna della Fede: ai genitori, oggi scomparsi, ai parenti, ai paesani con cui ha condiviso gli anni dell’infanzia e della gioventù a Carenno, e tutti i parroci che lo hanno guidato ed accompagnato nel cammino vocazionale: Don Vincenzo Cavallari, Don Battista Manzoni e Don Pietro Piccoli.
Proprio alla figura del Santo (insieme a San Pietro compatrono di Carenno) è andato il pensiero di don Mario: “San Biagio è stato vescovo e martire, testimoniando fino alla morte il proprio credo. Deve essere per noi modello di vita, insegnandoci a tenere vivo il fuoco della Fede che deve diventare strumento per interrogare noi stessi ma anche per interrogare chi ci sta intorno: dobbiamo testimoniare la coerenza della nostra Fede e la gioia di essere cristiani, attualizzando oggi l’insegnamento del nostro patrono”.
“La vostra presenza è una gentilezza che mi riempi il cuore - ha concluso infine il sacerdote - Voglio lasciarvi con un impegno reciproco: io non mancherò di ricordarvi nella mia preghiera, e chiedo a tutti voi di fare lo stesso per me”.
Da segnalare anche l’incontro al cineteatro San Pio X (giovedì 5 febbraio sempre alle 20.30) “Giulia, una testimone della Luce”, durante il quale i genitori racconteranno la storia della figlia, scomparsa a 14 anni per un male incurabile.
A festeggiare il sacerdote, insieme ai parenti e ai tanti parrocchiani, erano presenti il parroco mons. Angelo Riva, don Marco Bottazzoli di Sopracornola e anche don Ferruccio Garghentini, anch’esso originario di Carenno.
Don Mario Rosa
Mons. Angelo Riva, Don Mario Rosa, Don Marco Bottazzoli e Don Ferruccio Garghentini
Tanti gli incarichi che il sacerdote a ricoperto in questi 40 anni consacrati al signore, come parroco in diverse comunità della Diocesi di Bergamo: per i primi 3 anni è stato insegnante in Seminario, poi dal ’78 a al 1987 coadiutore a Stezzano, in seguito parroco di Torre De Busi (fino al 1992), di Bonate Sopra (fino al 2011) e da allora parroco di Almenno San Salvatore.
Il pensiero è andato poi alle tante figure incontrate durante questi 40 decenni all’insegna della Fede: ai genitori, oggi scomparsi, ai parenti, ai paesani con cui ha condiviso gli anni dell’infanzia e della gioventù a Carenno, e tutti i parroci che lo hanno guidato ed accompagnato nel cammino vocazionale: Don Vincenzo Cavallari, Don Battista Manzoni e Don Pietro Piccoli.
Proprio alla figura del Santo (insieme a San Pietro compatrono di Carenno) è andato il pensiero di don Mario: “San Biagio è stato vescovo e martire, testimoniando fino alla morte il proprio credo. Deve essere per noi modello di vita, insegnandoci a tenere vivo il fuoco della Fede che deve diventare strumento per interrogare noi stessi ma anche per interrogare chi ci sta intorno: dobbiamo testimoniare la coerenza della nostra Fede e la gioia di essere cristiani, attualizzando oggi l’insegnamento del nostro patrono”.
“La vostra presenza è una gentilezza che mi riempi il cuore - ha concluso infine il sacerdote - Voglio lasciarvi con un impegno reciproco: io non mancherò di ricordarvi nella mia preghiera, e chiedo a tutti voi di fare lo stesso per me”.
Da segnalare anche l’incontro al cineteatro San Pio X (giovedì 5 febbraio sempre alle 20.30) “Giulia, una testimone della Luce”, durante il quale i genitori racconteranno la storia della figlia, scomparsa a 14 anni per un male incurabile.
P.V.