Amarcord, 2011: al Bione il carosello storico con l'artiglieria ippotrainata
Il carosello storico, con l’artiglieria ippotrainata, svoltosi al Centro sportivo comunale del Bione il 6 maggio 2011, ha rappresentato la manifestazione di maggior richiamo spettacolare e popolare nel denso programma promosso e coordinato dalla Prefettura di corso Promessi Sposi, allora guidata da Marco Valentini, nelle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.

Saluti iniziali di reparto a cavallo
Un vero tuffo nel passato è stata la dimostrazione della sezione a cavallo del reggimento di artiglieria di stanza a Milano, reparto storico dell’Esercito italiano. Nel corso della manifestazione è avvenuto il conferimento da parte del Comune di Lecco della cittadinanza onoraria al reggimento, costituito nel capoluogo lombardo nel novembre 1887.

L'intervento del prefetto Valentini
La sezione storica a cavallo era composta da 24 puledri e da 18 militari (uomini e donne), con pezzi ippotrainati di artiglieri calibro 75/27 modello 1906. Gli artiglieri indossavano uniformi di foggia risorgimentale e in uso dal 1887; la giubba è di panno blu, con i bottoni dorati disposti in un'unica fila centrale.

Reparto a cavallo
Sono le storiche “voloire”, che significa volanti: furono così chiamate dai piemontesi già nel 1831 a Venaria Reale, dove venne costituito il reparto che trainava in esercitazioni veloci pezzi pesanti in un baleno. Erano batterie a cavallo che si differenziavano da quelle da campagna sia per la velocità, sia per la posizione assegnata durante il movimento, cioè tutti in sella anziché seduti sugli avantreni e sugli assali dei pezzi.

Il pubblico sulle tribune del Bione
Era un’artiglieria rapida che doveva appoggiare al galoppo le cariche della cavalleria. Dettagliate spiegazioni di tutte le caratteristiche tecniche e storiche erano illustrate durante la manifestazione dal tenente Attilio Neri del nucleo operativo Voloire, intervistato al microfono dallo speaker.

Fumogeni colorati durante una carica
Al Bione hanno parlato il sindaco di Lecco Virginio Brivio e il prefetto Marco Valentini. Erano allineate le rappresentanze della Croce Rossa Militare, di UNUCI, Artiglieri, Paracadutisti. Questi ultimi effettuarono un lancio con candelotti e fumogeni tricolori. La manifestazione era accompagnata dalle note del Corpo musicale Santa Cecilia di Valbrona.

Cavallo scosso, omaggio ai Caduti
Il comandante del reggimento, col. Valentino De Simone, ricevette dal sindaco Brivio la pergamena della cittadinanza onoraria di Lecco. La preghiera dell’artigliere venne letta dalla medaglia d’argento cav. Giuseppe Faccinetto, decorato sul fronte nord africano nella seconda guerra mondiale. E’ stato suggestivo l’omaggio ai Caduti quando un cavallo senza cavaliere galoppò al centro dell’arena, simboleggiando tutti i militari che, sotto la bandiera tricolore, hanno donato la vita per la Patria.

Carica veloce della Voloire
La regia organizzativa per quanto riguarda l’ospitalità di Lecco venne coordinata dal generale Giuseppe Campa, presidente degli artiglieri in congedo, con la collaborazione del vice presidente Gabriele Esposito. Vi è stato il concorso dell’Assoarma con il gr. uff. Filippo Di Lelio. Erano presenti delegazioni con labari e bandiere di tutte le associazioni combattentistiche e d’arma.

Saluti finali
A.B.