Atti libidinosi in un video dell'artista, polemica e... imbarazzo

Riceviamo e pubblichiamo

Cortese Rappresentante di Redazione,

con la presente intendo condividere il disgusto della neonata Associazione Artisti Credenti Lecchesi nei confronti della storia Instagram che vi invio in allegato, che vede "protagonista" Nicolò Tomaini, la cui pseudo-arte sarà ospitata a breve nella Galleria d'Arte Contemporanea dei Musei Civici di Lecco.
In questo vergognoso video il giovane artista lecchese mima un atto libidinoso e volgare nei confronti della sua gallerista, Sabina Melesi.
In un'epoca in cui, per fortuna, il tema dello stupro e dei diritti delle donne sono tornati ad essere d'attualità e affrontati con serietà, riteniamo vergognoso che i Musei Civici della nostra città ospitino l'arte di un artista così poco rispettoso e puerile, che si permette addirittura di mimare un atto sessuale nei confronti di una persona rivolta di spalle.                                                                               
Su questi temi non si scherza, non si gioca, non si ride. Punto.
Ci aspettiamo che questo gesto empio e immorale sia fortemente biasimato dall'Amministrazione Comunale, dalla Giunta tutta e dalla direzione dei musei.
I Musei di Lecco come si permettono di ospitare nella stessa sede le opere del cosiddetto Maestro Tomaini e il capolavoro di Lorenzo Lotto, la cui presenza sacrale onora la nostra città, grazie al lavoro di relazioni del nostro Prevosto?
Noi chiediamo a voi di condividere il nostro appello in difesa della pudicizia e della pulizia delle istituzioni della nostra città, per fare in modo che l'empietà non dilaghi nella nostra città con il sostegno delle istituzioni.
Grazie per il vostro eventuale supporto.

Terenzio Collina - Associazione Artisti Credenti Lecchesi

Il video in oggetto - che scegliamo di non pubblicare - esiste davvero. A differenza della supposta nascente associazione di... Terence Hill.
E' stato mostrato quest'oggi ai presenti all’inaugurazione della mostra di Tomaini a Palazzo delle Paure, i quali - esclusi per evidenti ragioni colui che lo ha girato e l’artista, protagonista dello stesso - hanno ammesso di non averlo mai visto. Nell’imbarazzo generale la curatrice ha minimizzato il contenuto del filmato, sottolineando come l'artista sia “un ragazzo, io sono come una mamma per lui e non mi offendo. Lo so che lo fa per scherzare”.
Interpellati sulla faccenda, il sindaco Mauro Gattinoni e la vice Simona Piazza hanno anch’essi minimizzato l’accaduto, relegandolo a goliardia giovanile e nel mentre sottolineando la “privatezza” del contenuto, nonostante esso sia stato diffuso su Instagram e quindi di dominio pubblico tanto da essere visto anche da... "don Matteo".
L’artista, dal canto suo, ha affermato di “non volersi far fare la morale da nessuno”.
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