Mandello: 100 anni per la scuola paritaria 'Antida', il 16 una Messa
L'Istituto paritario "Santa Giovanna Antida" di Mandello compie 100 anni: un traguardo importante per la scuola, attualmente guidata da Suor Giovanna Morstabilini, che sarà celebrato il 16 ottobre con una S. Messa presieduta dal Vescovo Mons. Dante Lafranconi e da altri sacerdoti, ex alunni come lui, nonchè con ulteriori eventi nel corso dell'anno, secondo quanto consentito dalle norme anti Covid. Tanti i "successi" raggiunti dalla "scuola delle suore" nel suo secolo di vita, in un percorso da sempre accompagnato e sostenuto dai genitori dei ragazzi con la loro presenza positiva e propositiva, in particolare all'interno degli Organi Collegiali che si sono succeduti.

Gli inizi dell’opera educativa delle suore della carità a Mandello hanno circostanze, caratteristiche e finalità molto simili, quasi identiche, a quelle che hanno mosso Santa Giovanna Antida a fondare la sua Congregazione. Era l’11 aprile del 1799 quando a Besançon, per ordine dei sacerdoti vicari generali della Diocesi, de Villefrancon e de Chaffoy, e con l’approvazione di Mons. Vescovo di Rhosy, che amministrava la sede vacante della Diocesi di Besançon, Giovanna Antida apre una scuola in Via dei Martelots per istruire la gioventù e, secondo l’indirizzo ricevuto dalle autorità ecclesiastiche, “… per aiutare a ristabilire nella diocesi la fede e i buoni costumi”. A Mandello nel 1921 l’Arciprete di S. Lorenzo Don Bai Rossi, desideroso di offrire alle famiglie l’educazione cristiana dei figli, chiede alla superiora provinciale di Vercelli, suor Anastasia Penna, tre suore della carità per affidare loro l’asilo infantile “Pini” e una scuola elementare, che sorgerà nei locali della Parrocchia.

Anche nel contesto storico-sociale Besançon e Mandello hanno molto in comune: in Francia era appena terminata la Rivoluzione francese, in Italia si era conclusa da poco la Prima Guerra Mondiale. In entrambi i casi si stava uscendo da un tragico e dolorosissimo fatto storico. Ed è anche per questo che Giovanna Antida, desiderosa di dedicare la propria vita ad aiutare la sua gente a risollevarsi, ad avere speranza, a credere, a trovare delle motivazioni di senso, dei valori per cui vale la pena andare avanti, apre una scuola per insegnare e per formare.

Qual era il contesto sociale di Mandello nel 1921? Sicuramente le ferite ancora aperte e sanguinanti nelle famiglie e nella società, provocate dalla Prima Guerra Mondiale, erano tante. E’ certo anche che la popolazione era molto religiosa e, nella chiesa e nei suoi insegnamenti, spesso trovava forza e parole di vita. A livello politico non mancavano promesse che avrebbero ridondato a beneficio dei singoli e della Nazione. La Chiesa non poteva esonerarsi da un impegno sociale attraverso i propri mezzi. Quindi la formazione, iniziando dai piccoli, occupava il primo posto.

Per una conoscenza approfondita e dettagliata dei 100 anni di vita della "Santa Giovanna Antida" si rimanda al libro “L’Album dei Ricordi” che uscirà il 16 ottobre 2021 e sarà reperibile presso la scuola stessa, in Via Manzoni, 40 a Mandello del Lario.
