UP–Un Percorso/22: il Corno Birone, vertiginosa cima tra Civate e Valmadrera
Il Corno Birone è una delle vette lecchesi più riconoscibili. Si trova a dividere i comuni di Civate e Valmadrera, e la sua sagoma aguzza è ben visibile da Lecco. Osservato da sotto, poi, assume un aspetto decisamente imponente. Eppure, cambiando prospettiva, come ad esempio da San Pietro al Monte o dal Cornizzolo, il suo profilo quasi sparisce, diventando un anonimo cucuzzolo. Ebbene, comunque sia, quest’oggi per la rubrica UP – Un Percorso vi portiamo a scoprire questa cima, dalla quale si ha una vertiginosa vista sui paesi sottostanti. Oltre che, come sempre, sulla bellezza delle vette e dei laghi circostanti.

Partenza: Civate, loc. Rii (315m slm)
Arrivo: Corno Birone (1.116m slm)
Sentiero: 9
Durata: 1 ora 30 minuti
Dislivello: 801m
Difficoltà: E
Adatto ai bambini: 6+
Lasciata la macchina in località Rii, come per altre escursioni che vi abbiamo proposto, la camminata inizia salendo a piedi verso Pozzo seguendo la strada a traffico limitato. Per chi volesse provare un giro diverso, dal Rii si può andare verso la frazione Scola e, da lì, imboccare un sentiero che porta in località Oro, dove si arriva anche con il sentiero che passa dal Pozzo. In questo caso, superate le case, si svolta a destra, imboccando la mulattiera per San Pietro. In pochi minuti si arriva a Oro, dove inizia la salita vera e propria verso la basilica.

A questo punto comincia la salita vera e propria, con il tracciato che s’inerpica sul versante opposto della vallata. Questo tratto è il più ripido. Dopo circa 40 minuti dalla partenza, si esce dal bosco e si incrocia il cosiddetto sentiero Luisin (n. 7), che dalla Basilica di San Pietro al Monte porta, a mezza costa, a San Tomaso, a Valmadrera, ma non bisogna imboccarlo: proseguiamo sempre sul numero 9 che ora sale, con una pendenza sempre sostenuta, tra i pendii verdi ai piedi delle pareti rocciose del Monte Rai. Lungo il percorso si trova anche una deviazione per il Sentiero del 50° della Società Escursionisti Civatesi (9A): anche in questo caso ignoriamo la deviazione, tenendo la destra. Superato un piccolo casotto, in una decina di minuti si arriva a una sella.

A questo punto la camminata può proseguire verso il Monte Rai e da lì al rifugio SEC, a cui si arriva in circa mezz’ora. In alternativa si può scendere dallo stesso sentiero dell’andata, oppure percorrere il numero 8 per tornare a Civate in località Val dell’Oro.
Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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