Lecco: 35 nuovi ingegneri al Politecnico. La prof: 'siate portatori di idee e speranza'

Sono numerosi i neo-ingegneri I livello “sfornati” dal Polo lecchesi del Politecnico di Milano.
In 35, ripartiti tra Ingegneria della Produzione Industriale e Ingegneria Civile e Ambientale, nel pomeriggio di oggi, giovedì 26 febbraio, hanno festeggiato la consegna del diploma di laurea.

I laureati in Ingegneria Civile e Ambientale

“Oggi siamo qui per festeggiare questo traguardo importante, che ognuno di voi ha saputo raggiungere con le proprie specificità e le proprie capacità” è stato l’intervento della professoressa Monica Papini, coordinatrice del corso di laurea in ingegneria civile. “Questo è un primo obiettivo, ma  adesso tocca a voi giocarvela. L’invito che vi facciamo è da un lato quello di saper sfruttare il bagaglio di conoscenze che vi abbiamo dato, e dall’altro quello di essere portatori di nuovi stimoli, di idee, di voglia e di speranza. E ricordate sempre che la fatica non è solo un ostacolo da superare ma anche uno stimolo per mettersi alla prova. E se oggi siete qui è perché avete dimostrato di avere le capacità per farlo”.
Un pensiero è andato poi alle famiglie, alle mamme, ai papà, ai nonni e alle fidanzate che hanno voluto vivere questo momento di passaggio cosi importante. “Anche noi professori oggi vogliamo dirvi grazie per il supporto e lo stimolo che avete dato ai vostri ragazzi, che senza il vostro sostegno - economico e psicologico - oggi non sarebbero qui”.

I laureati in Ingegneria della Produzione industriale

Questo l’elenco dei laureati di questa sessione di laurea:

-          Ingegneria Civile e Ambientale

Lara Martina Baldini; Mattia Barzaghi; Ivan Bianchi; Ilaria Boschini; Daniele Cattani; Luca De Simone; Francesco Locatelli; Giacomo Messa; Fernando Pizzarelli; Giuseppe Porpiglia; Daniele Redaelli; Dario Riva; Alessandro Scuffi; Pietro Spreafico; Chantal Tasca; Mattia Toffano; Simone Vergani

-          Ingegneria della Produzione Industriale

Evindar Aydin; Nicola Bolognani; Roberto Bonalumi; Mattia Colombo; Michele Dardano; Matteo Donghi; Marco Donizetti; Andrea Fumagalli; Simone Galli; Nicholas Grigatti; Luca Grombone; Nicolò Limonta; Andrea Mandelli; Andrea Martino; Simone Milani; Andrea Morandini; Lorenzo Riccardi; Riccardo Somaschini.

Toccherà ora a loro scegliere se proseguire con una laurea specialistica o se provare a “gettarsi” nel mondo del lavoro. E i neo-ingegneri risultano essere ancora desideratati dalle aziende del territorio: su un campione di laureati tra i 287 totali – 101 donne e 186 uomini – il tasso di occupazione si assesta all’88% con un tempo medio di attesa per il primo impiego di poco più di 2 mesi.

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I dati sulle Lauree Triennali registrano un buona performance, dimostrando che il mercato del lavoro sul territorio lecchese è ricettivo nei confronti della figura professionale del laureato triennale. Il sistema produttivo lecchese è infatti in grado di assorbire, a breve distanza dal conseguimento del titolo, quasi tutti i laureati che decidono di non proseguire gli studi, solo 3 infatti risultavano disoccupati al momento dell’indagine. Il 69% degli studenti prosegue gli studi.

Nel dettaglio per Ingegneria della Produzione Industriale il 92% trova lavoro con un tempo medio di attesa di 1 mese, dimostrando che il corso risponde perfettamente alle richiesta delle aziende. Il 63% degli studenti prosegue gli studi per ottenere la Laurea Specialistica.
Per Ingegneria Civile e Ambientale l’indagine ha evidenziato che il 63% dei laureati continua gli studi, tra coloro che non hanno proseguito, solo 2 sono ancora in attesa di trovare un impiego, mentre gli altri hanno trovato lavoro con un tempo medio di attesa di 2 mesi e 23 giorni.

Anche i dati occupazionali delle Lauree Specialistiche registrano eccellenti performance: nel settore industriale-meccanico si è evidenziato un tasso d’occupazione pari al 100%, dopo un tempo medio d’attesa di 1 mese e 15 giorni; nel settore di edile-architettura gli occupati si attestano al 87% con un tempo medio d’attesa di poco superiore ai 2 mesi; mentre il settore civile rileva un 100% di occupati e un tempo medio d’attesa per il primo impiego di 2 mesi e 11 giorni.
Dall’indagine è emerso che il 89% degli intervistati si ritiene soddisfatto del proprio impiego, l’95% è soddisfatto degli studi compiuti e il 67% afferma che c’è coerenza tra la preparazione ricevuta e il lavoro svolto.
Per quel che concerne la tipologia contrattuale, i dati di quest’anno indicano che il 20% degli impiegati inizia subito con un contratto a tempo indeterminato mentre il 25% dichiara di aver un contratto a tempo determinato, stabile la percentuale di coloro che praticano la libera professione con il 19%.  Il 28% lavora con contratti a progetto, collaborazioni e altre forme contrattuali, il restante 8% è impegnato in uno stage.
P.V.
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