UP – Un percorso/52: la via ferrata sul Corno Rat, sopra a Valmadrera
In questa nuova puntata di UP – Un Percorso c’è una novità: stavolta non vi presenteremo un sentiero escursionistico, ma una via ferrata. Le nostre montagne, infatti, ne sono ricche e costituiscono un patrimonio importante e da valorizzare. Tuttavia, la via ferrata non è un itinerario escursionistico e non è adatto a tutti.
Secondo la definizione del sito vieferrate.it, si tratta di un «percorso di accesso alla vetta o a qualsiasi altra meta alpinistica dotato di cavi, catene, staffe, ecc. che ne facilitano le difficoltà alpinistiche e con sviluppo più marcatamente verticale rispetto al sentiero attrezzato». Bisogna utilizzare le mani ed essere in possesso di nozioni base di arrampicata per la progressione, che però è agevolata dalla presenza di corde e altre strutture metalliche fisse. Per affrontare in sicurezza una via ferrata è inoltre indispensabile essere muniti dell’apposito kit, composto da casco, imbragatura e dissipatore.
Premesso ciò, ora possiamo parlavi della via ferrata che risale il Corno Rat, sopra a Valmadrera.Dopo circa 25 minuti, nei pressi di una fonte, sulla destra si stacca un sentiero che imbocchiamo (indicazioni per Itinerario attrezzato 30° OSA). Seguendo sempre i cartelli, dopo 50 minuti arriviamo alla base della parete di roccia calcarea. Casco in testa, imbragatura in vita e moschettoni attaccati alla corda fissa: la nostra salita può cominciare!
Man mano che saliamo, la vista splendida si apre sui laghi Brianzoli da una parte, il Monte Barro, Lecco e il suo lago e il Resegone dall’altra.
Dopo circa 1 ora di salita, arriviamo in cima al Corno Rat (906m slm). Qui possiamo ora decidere se tornare a valle verso San Tomaso oppure se proseguire sul sentiero escursionistico attrezzato (numero 8) verso la cima del Corno di Canzo Orientale (1.239m slm, 40 minuti e altri 326m di dislivello).
Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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