Cortenova:dopo l'estorsione al campeggio ruba una vettura. 52enne ancora in arresto
Lo scorso 26 febbraio era già finito in manette in quanto, dopo aver sottratto due televisori nottetempo da un campeggio, avrebbe poi chiesto alla titolare della struttura un "riscatto" per riavere indietro la coppia di LCD. G.D., cinquantaduenne, originario della Provincia di Milano ma domiciliato a Cortenova Valsassina, nella giornata di ieri... ne ha combinata un'altra. L'uomo - già gravato da precedenti di polizia - si è infatti introdotto all'interno degli spogliatoi dell'impianto natatorio della Nostra Famiglia di Bosisio Parini riuscendo poi ad asportare le chiavi di una vettura in uso ad un utente della piscina. Raggiunta l'auto, il valsassinese, pensando di averla fatta franca si è messo al volante della stessa, intenzionato, sembrerebbe, a dirigersi verso Varese. Non aveva però fatto i conti con il sistema di controllo satellitare. Il legittimo proprietario del mezzo, infatti, una volta accortosi del furto ha allertato le forze dell'ordine "indirizzandole" grazie al dispositivo di localizzazione installato sulla vettura. E' così scattata la caccia all'uomo con il coinvolgimento non solo dei militari lecchesi ma anche dei colleghi delle provincie confinanti. L'auto rubata è così stata "intercettata" nei pressi di Veduggio. Vistosi scoperto G.D., invece che arrestare la propria corsa, avrebbe tentato un'inutile fuga terminata con lo schianto contro un guardrail. Completamente distrutta l'automobile. Ma non solo: il cinquantaduenne, ormai braccato, avrebbe opposto resistenza agli operanti, cagionando lesioni agli stessi. Tratto in arresto, questa mattina è stato tradotto dai Carabinieri della Compagnia di Seregno in Tribunale a Lecco per la celebrazione del processo con rito direttissimo in riferimento al solo furto della macchina. Assistito dall'avvocato Elena Ammannato, il valsassinese è stato ammesso al patteggiamento. Il dottor De Vincenzi dopo aver convalidato l'arresto ha infatti condannato l'uomo a un anno e 4 mesi di reclusione accompagnati da un'ammenda da 300 euro come concordato tra la difesa e il vice procuratore Mattia Mascaro. Il giudice ha inoltre disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, autorizzando comunque il reo ad alcune uscite. Per quanto attiene invece la resistenza a pubblico ufficiale e le lesioni, procederà poi il Tribunale di Monza, competente per territorio.
A.M.