Ballabio:al Mercato agricolo la festa della Pecora Brianzola. 50 i piccoli allevamenti
Giornata dedicata alla riscoperta delle tradizioni del territorio, quella di domenica 29 marzo a Ballabio: il Mercato Agricolo ha ospitato la Festa della Pecora Brianzola, razza autoctona ricca di storia e tradizione che per molto tempo ha caratterizzato la vita pastorale locale, rischiando però di scomparire alla fine degli anni '90 del Novecento.
Il risultato sono cappelli in feltro, plaids, tessuti, abbigliamento con i modelli della tradizione pastorale lombarda come tabarri, giacche e gilet, che si possono trovare in mercati e mercatini di varie località del territorio brianteo e occasionalmente in fiere di settore a livello nazionale
L'Associazione continuerà la sua opera di salvaguardia e promozione per favorire ulteriormente la diffusione e l'allevamento di questo animale che tramanda tanta parte della tradizione contadina del territorio, ma la difficoltà al momento è quella di trovare nuovi allevamenti e nuove leve. "Sono partito con l'allevamento della pecora brianzola nel '98 e ancora oggi, dopo parecchi anni, sono soddisfatto - ha testimoniato Gaetano Galbusera, allevatore di Suello - è un po' più piccola della bergamasca ma è mansueta e redditizia, partorendo come minimo due gemelli. Essendo una specie registrata, molti potenziali allevatori fanno resistenze credendo di andare incontro a chissà quali difficoltà burocratiche, ma in realtà non ce ne sono di particolari; anzi, si può anche usufruire di un contributo europeo per la salvaguardia della biodiversità."
Per approfondire l'argomento e contatti: http://www.pecora-brianzola.it/
Il risultato sono cappelli in feltro, plaids, tessuti, abbigliamento con i modelli della tradizione pastorale lombarda come tabarri, giacche e gilet, che si possono trovare in mercati e mercatini di varie località del territorio brianteo e occasionalmente in fiere di settore a livello nazionale
L'Associazione continuerà la sua opera di salvaguardia e promozione per favorire ulteriormente la diffusione e l'allevamento di questo animale che tramanda tanta parte della tradizione contadina del territorio, ma la difficoltà al momento è quella di trovare nuovi allevamenti e nuove leve. "Sono partito con l'allevamento della pecora brianzola nel '98 e ancora oggi, dopo parecchi anni, sono soddisfatto - ha testimoniato Gaetano Galbusera, allevatore di Suello - è un po' più piccola della bergamasca ma è mansueta e redditizia, partorendo come minimo due gemelli. Essendo una specie registrata, molti potenziali allevatori fanno resistenze credendo di andare incontro a chissà quali difficoltà burocratiche, ma in realtà non ce ne sono di particolari; anzi, si può anche usufruire di un contributo europeo per la salvaguardia della biodiversità."
Per approfondire l'argomento e contatti: http://www.pecora-brianzola.it/
Elena Toni