Ballabio: Bussola stravince con il 63% delle preferenze. 'Sarò sindaco per 5 anni'

Dopo quasi sei mesi di commissariamento, ma in realtà oltre un anno di turbolenze, il sindaco Giovanni Bussola torna alla guida del Comune dopo essere stato costretto alle dimissioni, nel novembre dello scorso anno, per la frattura all’interno della di maggioranza con l’ex sindaca Alessandra Consonni uscita dal gruppo “Nuovo slancio per Ballabio” in compagnia di Luca Pirovano e Marco Pedrazzini. Una vicenda che sembra avere aumentato la fiducia nel sindaco da parte degli elettori ballabiesi.

Giovanni Bruno Bussola

L’affermazione di Bussola (con la lista “Orgoglio ballabiese”, centrodestra) è stata più che netta. L’avversario Tranquillo Doniselli (alla testa di “Ballabio futura”, centrosinistra) è stato praticamente doppiato. Bussola si è infatti imposto con 1333 voti contro i 750 di Doniselli. In percentuale significa 63,99% contro 36,01. Un margine che nemmeno lo stesso Bussola aveva osato sperare, pur nella convinzione di spuntarla senza particolari patemi. Una vittoria così piena che probabilmente non sarebbe riuscita a scalfirla nemmeno l’eventuale presenza di altre liste pur ventilate alla vigilia delle elezioni: una facente riferimento appunto a Consonni con Italo Thaler candidato sindaco e un’altra promossa dal già sindaco Luigi Pontiggia. Progetti entrambi naufragati.

Arrivando alla scuola elementare di via Confalonieri, sede dei seggi elettorali dove è avvenuta la proclamazione del nuovo sindaco – Bussola ha sottolineato la chiarezza della scelta degli elettori ballabiesi «che hanno scelto il nostro programma» e ha aggiunto: «Sarò il sindaco di tutti e questo è scontato, ma soprattutto sarò sindaco per cinque anni, al lavoro da subito e non soltanto pensando alla questione del Barech perché Ballabio è anche molto altro».
La “questione del Barech” è quella per la quale formalmente si è spaccata la maggioranza, vale a dire il progetto di ampliamento della Combi Arialdo su un’area verde a ridosso della strada provinciale che collega Ballabio con Morterone. Ampliamento contro il quale avevano dichiarato battaglia Consonni e gli altri due “dissidenti”, ma contro il quale si era anche schierato il candidato sindaco Doniselli.

La proclamazione

Da parte sua Doniselli dice che «ovviamente il risultato è più che chiaro, gli elettori hanno fatto una scelta chiara, ci hanno mandato all0opposisione e faremo l’opposizione. Direi che a caldo non si può dire più chiesto, Certo che un distacco così alto non se l’aspettava nessuno».
In quanto al consiglio comunale, vi entreranno a far parte otto esponenti del gruppo di maggioranza “Orgoglio ballabiese: Paola Crotta (86 preferenze), Gianluca Meles (69), Pinuccia Lombardini (68), Carlo Brivio (60), Barbara Crimella (42), Roberto Sala (28), Fabio Ripamonti (21), Lorenzo Bruno Terruzzi (21). Tra i non eletti, Celestino Cereda, assessore uscente che Bussola aveva comunque già confermato nell’esecutivo. La giunta di Bussola sarà infatti quella uscente: oltre a Cereda, ne faranno parte anche Pinuccia Lombardini, Paola Critta e Barbara Crimella.
Saranno invece quattro i consiglieri di minoranza: con il candidato sindaco sconfitto Doniselli, vi saranno, Manuel Tropenscovino (73 preferenze), Manuela Deon (55) e Luca Volpe (52).

Per la cronaca, dei 3.356 iscritti alle liste elettorali, si sono presentati alle urne 2.122 ballabiesi, il 63,23% con un calo di 11 punti rispetto a tre anni fa, quando Bussola venne eletto con 1217 voti (54,67%) contro i 1009 voti della sfidante Manuela Deon (45,33%). In questa tornata elettorale, dei cinque Comuni lecchesi al voto, Ballabio e Oliveto sono comunque stati quelli con la più alta percentuale di elettori. Per gli appassionati di statistica, infine, le schede nulle sono state 32, le bianche 7, nessuna contestata.
D.C.
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