Malavedo: quasi pronto il progetto per le due passerelle
È prevista per l’estate del 2024 l’inaugurazione della passerella di Malavedo che, come ha ricordato l’assessore Maria Sacchi durante la riunione della commissione prima, è molto attesa dagli abitanti del rione di Laorca. Delle due esistenti, infatti, quella a valle è chiusa per problemi di stabilità e quella a monte sente il peso degli anni. Il progetto esecutivo, affidato all’ingegner Scola, è quasi pronto. Una volta consegnato serviranno 60 giorni per il passaggio in conferenza dei servizi e poi i tempi tecnici per la gara e 18 settimane per i lavori che, come ha spiegato il dirigente Alessandro Crippa, dovranno prestare attenzione ai sottoservizi che richiederanno spostamenti e adeguamenti.
![passerella-malavedo_-_1.jpg (49 KB)](/public/filemanager/pub_files/2023/Ottobre/passerella-malavedo_-_1.jpg)
Il progetto prevede la realizzazione di due passerelle in metallo ex novo indipendenti dal ponte sul Gerenzone in corso San Michele del Carso con una struttura reticolare che sostiene l’impalcato. Quella a valle avrà una larghezza di 90 centimetri e quella a monte 150, con un collegamento a via Crevée che sarà a sua volta riqualificata con una nuova linea di illuminazione pubblica e un'area verde che andrà a delimitare la zona pedonale da quella carrabile. Questo richiederà l’occupazione di un paio di aree di proprietà privata e quindi la stipula di una convenzione. Per quanto riguarda i materiali utilizzati la struttura reticolare sarà in acciaio verniciato con una colorazione “effetto Corten”, mentre l’interno delle passerelle sarà in Corten e il camminamento in calcestruzzo con illuminazione a pavimento.
![passerella-malavedo_-_2.jpg (40 KB)](/public/filemanager/pub_files/2023/Ottobre/passerella-malavedo_-_2.jpg)
“Il rione non vede l’ora di avere quest’opera e sono fiduciosa che l’iter amministrativo proceda per il meglio così che ci possano essere presto due passerelle nuove” ha commentato Maria Sacchi. “Quello è un punto strategico, vicino al bar che ha da poco riaperto e alla fermata dell’autobus - ha confermato Paolo Galli, consigliere di Ambientalmente e residente del rione -. Riattivare le passerelle è importante”.
L’altra struttura analoga che dovrà essere riqualificata è quella ad Acquate sul torrente Caldone in via Cabagaglio. Al momento non ci sono schemi progettuali ma quel che è certo è che l’ipotesi iniziale di demolizione e ricostruzione presenta una serie di criticità che hanno spinto a decidere di fare un intervento più modesto, di messa in sicurezza; sarà quindi riparato l’impalcato attraverso un consolidamento dell’estradosso della passerella e un adeguamento del parapetto senza nessuna modifica strutturale.
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Il progetto prevede la realizzazione di due passerelle in metallo ex novo indipendenti dal ponte sul Gerenzone in corso San Michele del Carso con una struttura reticolare che sostiene l’impalcato. Quella a valle avrà una larghezza di 90 centimetri e quella a monte 150, con un collegamento a via Crevée che sarà a sua volta riqualificata con una nuova linea di illuminazione pubblica e un'area verde che andrà a delimitare la zona pedonale da quella carrabile. Questo richiederà l’occupazione di un paio di aree di proprietà privata e quindi la stipula di una convenzione. Per quanto riguarda i materiali utilizzati la struttura reticolare sarà in acciaio verniciato con una colorazione “effetto Corten”, mentre l’interno delle passerelle sarà in Corten e il camminamento in calcestruzzo con illuminazione a pavimento.
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“Il rione non vede l’ora di avere quest’opera e sono fiduciosa che l’iter amministrativo proceda per il meglio così che ci possano essere presto due passerelle nuove” ha commentato Maria Sacchi. “Quello è un punto strategico, vicino al bar che ha da poco riaperto e alla fermata dell’autobus - ha confermato Paolo Galli, consigliere di Ambientalmente e residente del rione -. Riattivare le passerelle è importante”.
L’altra struttura analoga che dovrà essere riqualificata è quella ad Acquate sul torrente Caldone in via Cabagaglio. Al momento non ci sono schemi progettuali ma quel che è certo è che l’ipotesi iniziale di demolizione e ricostruzione presenta una serie di criticità che hanno spinto a decidere di fare un intervento più modesto, di messa in sicurezza; sarà quindi riparato l’impalcato attraverso un consolidamento dell’estradosso della passerella e un adeguamento del parapetto senza nessuna modifica strutturale.
M.V.