Lecco: gli studenti dell'Ist. Badoni scoprono la realtà del carcere

Presso l’Aula Gialla dell'Istituto Badoni di Lecco, si è svolto martedì 10 ottobre il primo appuntamento del progetto di Cittadinanza e Costituzione sulla legalità dal nome “La scuola entra in carcere”, proposto dagli insegnanti del Dipartimento di Lettere e rivolto alle quinte. All’incontro erano presenti la direttrice della Casa Circondariale di Lecco, dottoressa Antonina d’Onofrio, il comandante, dottoressa Giovanna Propato, l’educatrice della struttura, la dottoressa Gloria Cattaneo, l’assistente Pepe Vito e due guardie penitenziarie.
La Direttrice ha iniziato il suo intervento ricordando che all’interno del carcere si cerca di reinserire i detenuti attivando corsi formativi e scolastici, adempiendo così al ruolo di educatori. La missione, infatti, è quella di reinserire e allo stesso tempo integrare, grazie alle "lezioni" di lingua e cultura italiana per gli stranieri detenuti, nonchè di fornire quegli strumenti che permettano di non reiterare l’illecito che ha privato loro, seppur momentaneamente, della libertà.
L’educatrice ha sottolineato invece come la Costituzione Italiana, all’articolo 27, citi espressamente di attuare un’azione volta al recupero sociale del condannato, una sfida a cui non possono sottrarsi gli operatori carcerari, l’istituzione statale e la società. Il comandante ha spiegato che, finiti i soldi guadagnati grazie allo svolgimento di mansioni all’interno della struttura, spesso l’ex detenuto commette nuovamente reati. Il lavoro all’interno del carcere dunque, oltre a dare la possibilità di ottenere del denaro per comprare beni come le sigarette e altro ancora, insegna il rispetto delle regole e degli orari. 
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I ragazzi hanno ascoltato con curiosità e attenzione gli interventi di tutti i relatori e hanno rivolto loro domande pertinenti. Sono stati infine sollecitati alla riflessione attraverso un’attività di interazione che ha portato a comprendere quanto poco conosciuta sia la realtà del carcere. Alla fine dell’incontro la Direttrice si è congratulata con gli studenti perché “hanno dimostrato un'attenzione puntuale verso il mondo penitenziario e la volontà di andare oltre il pregiudizio, nell’ottica di valorizzare l’essere umano nella sua completezza come portatore di valori e potenzialità". "La disponibilità a superare il confine e incontrare l’altro - ha proseguito - può favorire una conoscenza più vera e permettere di carpire il buono di ognuno. La necessità è quella di restituire alla società persone migliori, come richiama la nostra Costituzione”.
Un lungo applauso ha concluso una mattinata che sicuramente resterà negli occhi e nel cuore di tutti i presenti. I 180 alunni delle undici quinte dell'Istituto Badoni, divisi in cinque turni, hanno poi visitato la Casa Circondariale di Lecco nelle settimane successive e hanno incontrato i detenuti a cui hanno rivolto domande. Infine, gli studenti hanno offerto loro una merenda. Un momento molto formativo, di vera socialità. Al termine dell’intero progetto gli alunni partecipanti hanno compilato un questionario di gradimento e il feedback ha riportato una loro piena soddisfazione nei confronti di un’attività così altamente motivante.
Il Dipartimento di Lettere dell’Istituto Badoni ringrazia il comandante, l’educatrice della struttura e soprattutto la direttrice della Casa Circondariale di Lecco, la dottoressa Antonina d’Onofrio, per la disponibilità, l’attenzione e per la sensibilità educativa dimostrata in questi anni di collaborazione, augurando a quest'ultima altrettante soddisfazioni nella nuova sede a cui è stata destinata e auspicando una sinergia ancora duratura con la realtà di Lecco.
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