PAROLE CHE PARLANO/161

Zio, Zia


Cosa significano queste parole lo sappiamo molto bene, meno chiara invece è la loro provenienza. 
Più frequentemente, si ritiene che zio abbia origine dal greco theîos, voce collegata a theós, dio, donde il latino thius e quindi zio, e zia al femminile. Altri ritengono più interessante riferirsi alla radice sanscrita dha, cioè allattare. In questo caso, essendo la sua origine femminile di nutrice o balia, possiamo affermare che nasce prima la zia e poi, per affinità, lo zio. 
Comunque sia, sostituirono nel tempo lo zio latino avunculus (che ha lasciato la sua eredità nel francese oncle e nell’inglese uncle), e la zia latina amita (da cui aunt in inglese e tante in francese).
Immagino che tutti abbiamo sentito pronunciare l’espressione non particolarmente elegante “bella zio”. Nonostante sembri attualissima, essendo usata da famosi rapper italiani, nasce in realtà nei sobborghi milanesi di oltre vent’anni fa. Il suo significato non ha nulla a che vedere con zii e zie, quanto piuttosto si avvicina all’americano bro (brother, fratello) e viene usata quando si è d’accordo con qualcuno. Pertanto, se vi chiedessi: “Non pensate anche voi che un buon libro sia meglio di mille programmi televisivi?” Potreste rispondermi con un lungo discorso oppure, per farla breve, con un “bella zio”.
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Rubrica a cura di Dino Ticli
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