Vercurago: “Supplichiamo il dono della pace”. Appello di mons. Maurizio Malvestiti

“Va, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri. Poi vieni e seguimi”. I chierici regolari di Somasca non hanno mai tradito l’invito che Gesù, secondo il Vangelo di Matteo, rivolge ad un giovane che lo interroga su come può raggiungere la vita eterna. Lo ha ricordato Monsignor Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi, durante l’omelia nella messa solenne svoltasi questa mattina, giorno di San Girolamo, presso la basilica dedicata al Santo a Vercurago.
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Monsignor Maurizio Malvestiti

“Quel brano del Vangelo è un programma luminoso di spiritualità somasca. La scelta che i padri compiono ogni giorno è quella di aiutarci a camminare verso il dono di Dio cercando di tradurre ciò che è buono nel tempo e nel contesto odierno. Cari padri, San Girolamo vi ha indicato affinché voi possiate testimoniare il tesoro che sta nel cielo. Un tesoro a cui dobbiamo ancorare la nostra vita per non illuderci” ha evidenziato il monsignore.
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Padre Luigi Ghezzi

Nel lodigiano, diocesi in cui Malvestiti svolge il ruolo di vescovo dal 2014, i religiosi devoti a San Girolamo furono presenti dal 1575 alla soppressione napoleonica del 1810. Assieme al presbitero di origine bergamasca, sull’altare si trovavano la gran parte dei sacerdoti attivi nella valle San Martino e diversi padri somaschi provenienti dall’estero. Come ricordato da Padre Luigi Ghezzi, infatti, attualmente presso la casa madre dell’ordine è in corso un convegno sulla formazione a cui partecipano chierici provenienti da ventiquattro nazioni.
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“C’è bisogno di riformare la chiesa con opere di carità. La sintesi dell’assemblea sinodale dell’ottobre scorso ha definito i poveri e gli scartati come i protagonisti del cammino della chiesa” ha aggiunto monsignor Malvestiti. Nel Cinquecento, Girolamo Emiliani fece voto a Maria di consacrarsi a Dio e scelse proprio la via del servizio ai poveri e ai malati e, in particolare, agli orfani. “Girolamo divenne un insuperabile educatore, vero maestro di fede perché testimone. Oggi è necessario tornare a prendersi cura dei giovani, orfani di un’educazione di fede. Non riusciamo più a trasmettere questo tesoro che è l’amore di Dio” ha aggiunto il vescovo di Lodi.
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Inevitabile il richiamo all’attualità. “Avvalendoci della potente intercessione del nostro amato San Girolamo, supplichiamo il dono della pace pensando agli orfani di guerra in Ucraina e in Terra Santa. Solo agendo come instancabili operatori di pace è possibile comprendere l’amore di Dio in Cristo Gesù. San Girolamo sarà nostro intercessore affinché la fede abiti nei nostri cuori” ha concluso monsignor Malvestiti, menzionando anche l’imminente arrivo in Lombardia del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme e dei Latini.
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“Il 2023 ha portato a Somasca diverse migliaia di studenti. I pullman sono sempre più lunghi ma i piazzali rimangono uguali. Ringrazio tutte le persone che contribuiscono al recupero del patrimonio artistico e alla sicurezza delle rocce. Rimane da parte nostra l’impegno per far si che il Sacro Monte di Somasca rimanga un luogo di Pace proprio come voleva San Girolamo” ha ricordato invece Padre Luigi Ghezzi nel suo intervento finale. In seguito, il superiore della Casa di San Girolamo si è rivolto alle autorità civili presenti, auspicando che “il futuro tunnel possa trasformare anche Vercurago in un luogo di pace, liberandolo da un traffico a volte infernale”.

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Al termine della celebrazione, Monsignor Maurizio Malvestiti si è intrattenuto a lungo prima con i fedeli e poi con gli artisti protagonisti della mostra allestita nel chiostro della basilica.
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A.Bes.
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