Lecco, Enaip: la mappa delle barriere architettoniche realizzata dagli studenti illustrata in Comune

Il lavoro che le studentesse e gli studenti delle classi seconda dell’indirizzo turistico e terza del corso panificatori e pasticceri di Enaip Lecco hanno cominciato qualche tempo fa, culminato con un tour cittadino per mappare barriere architettoniche, difficoltà, punti di difficile accesso e maggiori criticità in cui potrebbero incappare coetanei e cittadini con disabilità, è approdato in Comune. Il 4 marzo, infatti, il Sindaco Mauro Gattinoni e l’Assessora all’ambiente, mobilità e pari opportunità Renata Zuffi hanno spalancato le porte della Sala Consiliare a questi giovani, accompagnati dai docenti Annalisa Renzi e Fabrizio Pozzoli e dal Direttore Enaip di Lecco Andrea Donegà, dando così la giusta valorizzazione al loro contributo e alla loro idea. 
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Le studentesse e gli studenti, seduti sui banchi dove si riunisce il Consiglio Comunale, si sono alternati illustrando il loro lavoro che rappresenta la sintesi di quanto emerso lungo il loro percorso che ha attraversato la Città e le sue strade principali fino ai luoghi più significativi: partiti dalla scuola in via Caduti Lecchesi a Fossoli, si sono diretti alla Stazione prima di attraversare il centro città, passando dalla Biblioteca, scendendo poi a Pescarenico e rientrando, infine, in Enaip, prendendo appunti e scattando fotografie. Un totale di otto chilometri lungo i quali le studentesse e gli studenti hanno utilizzato delle carrozzine per meglio immedesimarsi nelle condizioni di un cittadino disabile che avrebbe potuto effettuare quello stesso percorso. 
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Il Sindaco Gattinoni, che ha voluto fin da subito sostenere l’iniziativa, ha illustrato il lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti su questo terreno e ha spiegato, anche, il percorso di attuazione concreta degli interventi che devono tener conto dei vincoli di competenze e responsabilità, di conformità geografica del territorio e di quelli storici. Gattinoni ha spiegato poi alle studentesse e agli studenti quanto sia fondamentale la dimensione culturale che richiede un salto di livello per progettare una città accessibile a tutti partendo proprio dall’inclusione dei più fragili: «Grazie a questo esempio di cittadinanza attiva. I ragazzi e le ragazze hanno sperimentato direttamente i disagi che provano le persone con disabilità e ci hanno portato delle giuste osservazioni che, in gran parte, potranno certamente essere accolte in ottica di abbattimento delle barriere architettoniche per una #leccocarrozzabile. Un esempio su tutti sarà quello della Biblioteca civica, spazio molto frequentato dai giovani che vedrà nella sua riqualificazione l’abbattimento di tutti gli ostacoli a oggi presenti per le persone con disabilità fisica ma anche sensoriale. Questa cultura d’inclusione deve, oggi e nel futuro, trovare spazio già nel progetto per far sì che non si debba intervenire con correzioni ex post».
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L’Assessora Zuffi ha ringraziato i giovani per la sensibilità mostrata invitandoli a ragionare, anche, insieme alle tante associazioni che si occupano di disabilità e fragilità per allargare le alleanze e le sinergie su una tematica fondamentale e per ricevere indicazioni preziose: «Misurarsi, come hanno fatto i ragazzi dell’ENAIP, con le difficoltà che affrontano quotidianamente le persone con disabilità, è un modo efficacie per imparare a cambiare il proprio punto di vista, per accorgersi che le nostre città per essere accoglienti, devono essere a misura dei bisogni di tutti. L’inclusione è prima di tutto una questione culturale, una competenza che si può apprendere se l’obiettivo da raggiungere insieme è la convivenza delle differenze».
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Orgoglioso il Direttore Enaip Lecco Andrea Donegà: «Ringraziamo molto il Sindaco e tutta l’Amministrazione per questa bella opportunità. Non solo hanno ascoltato i nostri giovani ma li hanno accolti nella Sala Consiliare, luogo della democrazia cittadina: penso non ci possa essere un valore simbolico più alto per valorizzare il lavoro di partecipazione civica che le nostre studentesse e i nostri studenti hanno realizzato. Sono orgoglioso del contributo che hanno dato per costruire una città più inclusiva, partendo proprio dallo sguardo sui più fragili. Questo è un progetto che tiene insieme diverse competenze utili tanto dal punto di vista professionale quanto da quello della cittadinanza attiva: conoscere il territorio, capire quali sono le opportunità e quali le alleanze da stringere per superare le difficoltà in modo collettivo. Un ottimo insegnamento messo in campo da docenti preparati e appassionati. Se vogliamo aiutare i giovani a diventare cittadini responsabili e consapevoli bisogna che noi adulti impariamo a valorizzare ciò che di buono fanno. La giornata di oggi è proprio uno di quei momenti che ci fa guardare al futuro con speranza».
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