Calolzio: dal 25 Novembre all'8 marzo, al Rota donne di nuovo al centro

Dal rosso al giallo. “Dallo stato di violenza allo stato di diritto”, per ripetere le parole della professoressa Elisa Foti. L'istituto Lorenzo Rota di Calolzio ha creato, attraverso un'articolata proposta messa a punto per i propri studenti, una connessione tra il 25 Novembre e l'8 Marzo, aggiungendo oggi, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, un ulteriore tassello al percorso iniziato lo scorso anno in preparazione appunto della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 
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Le avvocate Alessandra Maggi e Elena Ammannato

Questa mattina gli studenti hanno preso parte a una conferenza promossa dalla Camera Penale di Como e Lecco, incontrando le toghe Alessandra Maggi e Elena Ammannato che hanno tenuto una lezione incentrata sui reati di genere. 
I lavori sono stati aperti dall'intervento oltre che della dirigente scolastica, anche del sindaco Marco Ghezzi e del consigliere delegato Silvia Bosio. 
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In piedi il sindaco Marco Ghezzi

“Solo poche parole che spero non troverete banali e di circostanza. Per secoli uomini e donne hanno convissuto in uno stesso sistema sociale ma nella consapevolezza di avere destini e prospettive non coincidenti, complici culture, tradizioni, semplici esigenze di vita quotidiana radicatesi nel corso di millenni” ha detto il primo cittadino prendendo la parola. “Già dai primi vagiti, infatti i percorsi di vita dei maschi divergevano da quelli delle femmine: l'uomo, in prospettiva,verso il ruolo di capofamiglia, anche semplicemente per questioni di forza fisica, e la donna verso quello di custode del focolare. Il progresso economico, sociale, tecnico soprattutto di questi ultimi cento anni ha però dato inizio a una rapida e radicale trasformazione di questo rapporto. Tanto che oggi i due generi risultano persino intercambiabili e talvolta in competizione su livelli equivalenti in molti settori. Non tutti gli uomini però stanno accettando questa nuova situazione, per giunta in forte evoluzione, a causa di vecchi retaggi e di un'educazione che non sempre è al passo con i tempi. Fenomeno da cui deriva quel corto circuito che purtroppo sempre più spesso si trasforma in violenza sulle donne. Sono tuttavia convinto – ha chiosato Ghezzi - che uomini e donne sono destinati a trovare un nuovo equilibrio, senza discriminazioni pur con sensibilità, ambizioni ed esigenze obbiettivamente
differenti. Solo allora la parola femminicidio, cosi brutta anche solo da pronunciare, uscirà finalmente dal nostro vocabolario quotidiano”. 
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Il consigliere comunale Silvia Bosio

Da parte sua, il consigliere Bosio ha rimarcato come oggi non sia la “festa della donna” ma la Giornata internazionale dei diritti delle donne, soffermandosi poi sull'accoglimento della proposta avanzata dagli alunni del Rota lo scorso 25 Novembre. Prendendo parte al momento di riflessione proposto dall'amministrazione comunale,  i ragazzi avevano chiesto di intitolare ad una esponente del gentil sesso un luogo pubblico in città. La scelta della Giunta è caduta sul parcheggio in corso di realizzazione a Foppenico e l'Istituto ha avviato dunque un sondaggio al proprio interno per addivenire alla selezione di una rosa di donne – che in qualche modo si sono “distinte” - da sottoporre poi al vaglio dell'Ente pubblico per procedere alla dedicazione, prossimo passaggio dunque di un percorso che non si è comunque esaurito qui. 
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La professoressa Elisa Foti

Per la celebrazione odierna, infatti, sono state messe a punto anche una rubrica radiofonica chiamata “Connessioni”, interamente dedicata ad una rilettura e riflessione dell’opera di Michela Murgia “Stai zitta” nonché una puntata da trasmettere sempre tramite la web radio scolastica incentrata alla valorizzazione dell’energia femminile in campo musicale e artistico tout court.  
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Sono poi state realizzate video-interviste partendo dalla visione del film – proposta a tutte le classi - “C’è ancora domani”, apprezzatissima pellicola di Paola Cortellesi.
Un altro documentario ancora – breve ma significativo – è stato dedicato invece a Telefono Donna, riconoscendo, dopo due giorni di incontri con le volontarie, il prezioso valore di questa realtà per il nostro territorio, contro la violenza, per i diritti.
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