Calolzio: oltre 700 alunni alla Marcia della Pace, 'bene prezioso da coltivare"

"Su la pace, giù la guerra". Lo hanno ripetuto a oltranza i piccoli delle scuole dell'infanzia dell'Istituto Comprensivo di Calolziocorte marciando in direzione del Monastero del Lavello con al seguito i "grandoni" delle primarie e della secondarie di primo grado.
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Oltre 700, in tutti, gli alunni coinvolti nella grande mobilitazione che questa mattina ha vestito con i colori dell'arcobaleno il lungolago cittadino, facendo riecheggiare slogan semplici ma di impatto, come pure canzoni a tema e - per gli studenti delle medie - riflessioni sviluppate a partire da percorsi di approfondimento proposti, alle singole classi, dai professori.
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Non sono poi mancate anche coreografie - con "Jerusalema" riuscita a far ballare davvero tutti - e cartelloni da portare prima in corteo e da appendere poi a ridosso del Monastero insieme a quelli realizzati coralmente nei laboratori proposti ai bambini in chiusura di un evento denso di significato, soprattutto in tempi come quelli che stiamo vivendo con la guerra così incredibilmente vicina al nostro territorio, come rimarcato anche dal sindaco Marco Ghezzi, con riferimento alle vicende di Ucraina e Medioriente. 
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Per la quinta volta - tornando alla versione originaria, dopo gli anni del covid che hanno costretto a rimodulare l'iniziativa - è stata dunque riproposta la Marcia della Pace, quale momento culminante del progetto, patrocinato dall'amministrazione comunale, “Scuole di pace… per la pace".
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Un momento corale di festa, allegria e testimonianza attiva dei piccoli cittadini di Calolziocorte e non solo. Quest’anno, infatti, come anticipato, hanno partecipato anche altri plessi dell'IC e in particolare la secondaria di Vercurago e l’infanzia di Monte Marenzo che si sono così affiancate alle primarie di Foppenico, Sala e Pascolo e alle quattro materne calolziesi.
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La nuova targa

Ad ingrossare ulteriormente le fila dei due cortei riunitisi poi al Lavello anche gli esponenti di diverse associazioni di volontariato, tra le quali ANMIG, City Angels, Volontari del Soccorso e ANC oltre alla Protezione civile. Presenti poi anche educatori e utenti del Servizio di Formazione all’Autonomia “Artimedia” della Cooperativa sociale “La vecchia Quercia”, autori della nuova targa della pace, in terracotta decorata a mano, che andrà a sostituire quella - ormai usurata - installata anni fa dinnanzi all'ingresso del Santuario, ai piedi del ciliegio pronto a fiorire per salutare la primavera ormai alle porte. 
DSC06276.jpg (477 KB)Cristina Valsecchi, Marco Ghezzi e Aldo Valsecchi

"La pace è un bene prezioso da preservare e coltivare. Senza pace non c'è prosperità, non c'è futuro, non c'è progresso. La pace è pace e non servono aggettivi per promuoverla. La pace è sempre giusta" ha detto alla giovanissima platea il sindaco Marco Ghezzi prendendo la parola affiancato dal vice Aldo Valsecchi e dall'assessore Cristina Valsecchi. "La guerra porta solo dolore, orrore, miseria... Tutti noi siamo chiamati a seminare la pace, a partire dalla nostra comunità".
Non a caso ai bambini sono stati poi distribuiti semi da mettere simbolicamente a dimora a ricordo della giornata odierna.
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Sabrina Scola

Pienamente soddisfatta anche la dirigente Sabrina Scola, che ha espresso i suoi complimenti a alunni e insegnanti per quanto realizzato. Lavorare insieme per qualcosa di bello è possibile e l'IC di Calolzio oggi lo ha dimostrato.

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A.M.
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