Gli 'Amici di Claudio' a cena. L'associazione è 'un esempio'

E’ stata la splendida cornice di Palazzo Gallio a Gravedona ed Uniti ad ospitare nella serata di ieri la cena sociale dell’associazione Amici di Claudio, il sodalizio valtellinese che dal 2008 si occupa di presidiare durante i mesi estivi, le spiagge di Colico e di Sorico e, dallo scorso anno, anche di permettere l’accesso lacustre ai diversamente abili, con la spiaggia inclusiva nei pressi de l’Ontano. 
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Erano oltre un centinaio i commensali. Grazie al lavoro dei numerosi volontari, hanno potuto trascorrere delle piacevoli ore insieme in quella che è stata una calda serata, dal sapore quasi estivo. Patrizia Gobbi, presidente dell’odv – nonché madre del giovane Claudio Brunetti che fu inghiottito appena 15enne dalle acque del Lario - non ha certo mancato di ringraziare tutti i partecipanti e i volontari che hanno collaborato alla buona riuscita della serata.
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Ha ceduto poi la parola al sindaco di Colico Monica Gilardi che ha ribadito l’importanza dell’associazione “per la sicurezza sulle spiagge e per il lustro al Comune". Non ha dimenticato, il primo cittadino, di citare la spiaggia accessibile ai disabili, “come possibilità data a tutti di fruire delle acque del lago, con la fondamentale assistenza in acqua, per chi in acqua non riesce a muoversi”.
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Anche Bruno Frangi, presidente di AUS Niguarda e formatore dei bagnini, si è detto orgoglioso di questi volontari e del progetto portato avanti elevando Colico e gli Amici di Claudio ad esempio da seguire. "Vi stiamo osservando per cercare di esportare il modello in alte città".
Best APS Colico, attraverso Marcello Pinizzotto, ha voluto confermare l’impegno degli imprenditori, assicurando un sostegno anche per l'anno in corso. 

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La consigliera regionale Gigliola Spelzini, è intervenuta focalizzandosi su Claudio: "lui vive in questo modo, la sua energia aiuta Patrizia e tutti noi, che crediamo in questa cosa. E’ un amore che non muore mai e c’è sempre, questo è molto importante”. La stessa Spelzini – abitando a Sorico - ha conosciuto personalmente il sodalizio e ha rimarcato il fatto che oltre alle attrezzature che possono essere finanziate con diversi contributi, serve la formazione dei bagnini.
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“Un esempio da portare avanti questo, che sta funzionando, soprattutto ora che si è data la possibilità di accedere ai disabili alla spiaggia, e solo facendo rete, ognuno con il proprio ruolo e la propria esperienza, può contribuire”.
M.A.
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