Garlate: la Biblioteca Civica compie 50 anni. Un brindisi e una mostra per festeggiare

Definirla solo "una raccolta di libri" è certamente riduttivo. È molto, molto di più la Biblioteca Civica di Garlate, di cui questa mattina si sono celebrati i cinquant'anni di appassionata attività con una breve ma sentita cerimonia alla presenza delle autorità e dei tanti volontari che, da più o meno tempo, contribuiscono a renderla un vero e proprio presidio culturale e un punto di riferimento anche per i paesi vicini. 31.200 i documenti catalogati dal 1974 a oggi, di cui 27.500 tuttora disponibili; 212.062 i prestiti a domicilio effettuati, per un numero totale di 2.780 utenti iscritti che, di fatto, supera quello degli abitanti.
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Una bella foto di Piera De Gradi con alcuni bambini di Garlate
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Nata dalla volontà di un gruppo di giovani guidati da Piera De Gradi (1919-2007), a cui è intitolata dal 2011, la Biblioteca fu inaugurata il 7 aprile 1974 con l'allora sindaco Achille Gnecchi, al pianoterra del palazzo comunale; nel 1984 fu poi trasferita all'ultimo piano dello stesso edificio fino al 1991, quando dietro sollecitazione della Commissione al primo cittadino Augusto Teli fu spostata nell'attuale palazzina in Piazza Vittorio Veneto. A seguire, dal 2009, una breve parentesi nei locali della vicina Fondazione Bruni per consentire il restauro dell'immobile, poi aperto il 1° maggio 2011 in una veste rinnovata, più moderna e accogliente.
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Parte del Sistema provinciale e retta da una Commissione di Gestione di nomina dell'Amministrazione Comunale, la Biblioteca di Garlate è una delle poche del territorio lecchese ad essere portata avanti tuttora da soli volontari, una ventina in totale. Ma a contraddistinguerla è soprattutto il suo costante e proficuo legame con il paese, con la sua storia e le sue tradizioni, che si concretizza in un ricco programma di iniziative culturali a partire dalla celeberrima Festa delle Corti, nata nel 1992 nel solco tracciato da due mostre a cura della stessa Biblioteca, che il sindaco Giuseppe Conti ha definito "un luogo riconosciuto di attività che hanno influenzato positivamente Garlate, una luce per il paese perché dove ci sono i libri c'è civiltà, che porta con sè conoscenza e bellezza".
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Il sindaco Giuseppe Conti
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Adelio Ratti

"I pionieri di allora hanno trovato terreno fertile, attirando le energie di tanti giovani e creando un centro di diffusione di idee e conoscenza che ancora oggi è un servizio imprescindibile per tutti noi, un elemento di identità che conserva una forte interazione con le scuole e il paese" ha commentato il primo cittadino, intervenuto alla cerimonia per il 50° in fascia tricolore insieme all'assessore alla Cultura Diana Nava, rivolgendo poi un pensiero di gratitudine alla "maestra" Piera De Gradi che, originaria del milanese, ha fatto di Garlate il suo paese adottivo. "Proprio da qui ha visto la luce la Festa delle Corti, ora evoluta come vetrina che permette di far conoscere la nostra storia e il tessuto associativo. La nostra Biblioteca è un riferimento culturale, un luogo dove si costruiscono rapporti e si crea inclusione, dove si può entrare davvero nella nostra comunità. I suoi numeri, poi, la pongono tra le maggiori realtà di questo tipo del nostro territorio, ma non dobbiamo dimenticare che all'attività dei prestiti si affiancano tante iniziative con le scuole, di educazione alla lettura, svolte in una sede aperta e accogliente".
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Raffaele Merendi
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"Tutti noi siamo grati ai presidenti e ai volontari che si sono succeduti negli anni, a cui Garlate deve molto" ha concluso il sindaco, con una menzione speciale per l'attuale presidente Adelio Ratti che della Biblioteca è "anima" da sempre. Proprio quest'ultimo ha voluto ripercorrerne brevemente la storia fino ad arrivare al presente, che parla di vera ripartenza dopo il "periodo nero" della pandemia, grazie anche al contributo di due realtà di recente costituzione come il Book Club che si incontra una volta al mese e il gruppo "Librando", che si concentra soprattutto sulla promozione della lettura tra i più piccoli.
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I parenti di Piera De Gradi
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"Questa Biblioteca è nata da un sogno di Piera, che poi lo ha saputo trasformare in progetto" ha poi aggiunto non senza un pizzico di commozione Raffaele Merendi, uno dei nipoti della De Gradi, a cui ha fatto eco il cugino Pietro. "Mia zia ha dimostrato la capacità di gestire quella che per lei non era solo una raccolta di libri, ma un luogo di condivisione per crescere insieme al di là delle diversità, valorizzando ciò che ciascuno poteva offrire. Ha sempre avuto il desiderio e l'ambizione di vedere qui i suoi tre libri, ma purtroppo l'ultimo siamo riusciti a portarlo solo dopo la sua scomparsa".
E ci sono anche questi tre volumetti - dedicati rispettivamente alla storia di Garlate, ai boschi e al lago - nella mostra allestita per l'occasione all'interno della struttura, dove si possono osservare da vicino vecchi cimeli come l'atto costitutivo e il primo statuto con il regolamento di gestione, i primi libri catalogati, i cinque numeri del giornalino interno e le locandine di alcuni eventi promossi negli anni, nonchè le fotografie delle tappe più significative della sua storia e delle persone che nel tempo l'hanno resa quella che è ora, con un ricordo speciale per gli amici e i volontari scomparsi.
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Dopo i discorsi, la cerimonia di questa mattina è proseguita con il taglio della torta del 50°, un brindisi in compagnia e la visita all'esposizione, che sarà visitabile per tutto il mese di aprile negli orari di apertura della Biblioteca (che, tra l'altro, per tutto il periodo estivo sarà fruibile anche tutti i martedì sera dalle 21.00 alle 22.00). Domenica 21 a partire dalle 21.00, inoltre, la struttura ospiterà la presentazione del libro "Le ragazze fantasma" di Virginia Benenati, mentre sabato 27 dalle 15.00 un pomeriggio di giochi da tavolo con l'Associazione Lario Ludens.

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B.P.
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