Bione 'Terra di nessuno': le rubano la borsa dall'auto, scrive al sindaco e... al ladro

E' l'ennesima vittima dei (troppi) furti che, di buon ritmo, vengono commessi sulle auto lasciate in sosta sul parcheggio del Bione da utenti del centro sportivo come da cittadini che, attraverso la ciclopedonale, si incamminano per fare quattro passi o una bella biciclettata. Ma rispetto a tanti che subiscono e tacciono, la signora Francesca ha scelto di prendere - idelamente, si intende - carta e penna e scrivere due lettere. Una indirizzata al sindaco Mauro Gattinoni, per manifestare la rabbia di tanti e invocare l'installazione delle telecamere. L'altra... direttamente al ladro.
Uno sfogo - in doppia forma - che riportiamo integralmente a seguire.
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Caro Sindaco
Sono Francesca, una cittadina residente nel comune di Lecco. Le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione del parcheggio Bione. Situazione che sicuramente conoscerà bene per gli innumerevoli articoli di giornali che io stessa ho letto in questi giorni. Mercoledì scorso, 22 maggio, nel pomeriggio, come mio solito mi sono recata alla piscina comunale del Bione, orbene all’uscita mi sono ritrovata con un vetro rotto e con una portiera forzata della mia auto, parcheggiata proprio in pieno giorno al Bione e ovviamente la mia borsa rubata con effetti personali, documenti vari, bancomat e poco più di 40 euro nel portafoglio. Certo, ammetto di aver commesso un errore di distrazione, lasciare la mia borsa incustodita nella mia auto. Le posso dire che è stato, comunque, traumatico vedere le condizioni della mia auto parcheggiata con vetri rotti ovunque, in presenza di tante persone e soprattutto in pieno giorno.
Mi sono subito messa alla ricerca quanto meno dei miei documenti e speravo di trovare una misera telecamera che potrebbe aver ripreso l’accaduto … ovviamente ho fatto subito denuncia ai carabinieri che mi hanno confermato purtroppo l’inesistenza di telecamere in quella zona, diventata da troppi anni obiettivo di tanta gente di malaffare.
Sindaco, il parcheggio del Bione a detto di molti è proprio un Far West oserei dire “Terra di Nessuno”: ci troviamo di fronte a innumerevoli episodi di piccoli furti con i vetri delle auto in frantumi con furti di borse/zaini, pezzi di auto asportati, atti vandalici perpetrati ai danni di chi si reca al centro sportivo comunale Bione.
Sindaco quanto tempo ancora bisogna attendere per l’installazione di telecamere e dare risposte palpabili mettendo al riparo i suoi cittadini da un fenomeno diventato intollerabile per chi si reca al centro sportivo? Le chiedo a nome di tanti che come me hanno subito episodi del genere che vengano presi provvedimenti immediati, che il parcheggio venga messo in sicurezza. Non continui a rendere il parcheggio del Bione “il supermarket” del malaffare, della criminalità e del vandalismo. Nella speranza
che questa volta il mio urlo di rabbia e non solo mio… non rimanga inascoltato e smuova questa amministrazione comunale ad agire concretamente e subito.
Cordialmente
Francesca P.


Caro Ladro Sfortunato,
Ti definisco Sfortunato in quanto, se non ti manca il denaro, certamente ti manca il senso dell’onore e quella della carità. Quasi sicuramente non leggerai mai questa mia lettera ma io lo voglio fare lo stesso.
Non ho la pretesa di farti cambiare “lavoro” … solo invitarti a riflettere. Sono abituata a parlare con persone come te poiché ho insegnato in carcere per dieci anni (l’esperienza più significativa della mia carriera).
Qualche giorno fa, con destrezza e colpa di una mia leggerezza, nel parcheggio Bione dove vado spesso, hai rotto il vetro della mia auto e rubato la borsa, praticamente ti sei impossessato del mio “mondo”.
Ecco non si tratta del furticello in sé; forse credevi ci fosse un portafoglio zeppo di denaro? Un cellullare di ultimo grido? Si è trattato di un furto di dati personali, ovvero foto a me care, quindi furto di memoria, di momenti, magari anche non ripetibili. Ti sei preso un portafoglio con misere 40 euro circa, i miei documenti, i miei occhiali…Valeva davvero la pena o ti è rimasto l’amaro in bocca? Non so quali strade ti abbiano condotto a questo, voglio credere che sia una ragione più che plausibile: mancanza di lavoro?
Problemi economici impellenti? Sappi che, oltre a sentirmi umiliata devo a causa del tuo gesto privarmi della mia auto non so per quanti giorni, affrontare questioni e pratiche burocratiche noiose e scoccianti.
Hai mai pensato quanto sia deprimente andare per denunce e uffici per rifare documenti e bloccare bancomat e carta di credito? Mi chiedo se hai una coscienza o degli scrupoli morali o forse la mia domanda è superflua perché evidentemente li hai perduti chissà dove quando.
Non voglio augurarti niente solo che i miei soldi siano serviti per una buona causa, per qualcosa di utile. Io però di una cosa ti devo ringraziare.
Ti ringrazio perché mi hai insegnato ad essere d’ora in poi più guardinga e pensar male e a non essere ingenua.
Grazie te ne rendo merito.
Francesca P.
(tu sai il mio cognome perché hai i miei documenti)
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