Lecco perduta/428: quando viale Turati era Maria Josè di Savoia

Nel 1933, quando si delineò il primo tracciato “campestre”, dalla zona del cimitero Monumentale di via Parini, verso le prime propaggini del monte San Martino, sotto il colle di Santo Stefano, il podestà del tempo deliberò di intitolare la nuova via alla principessa Maria Josè di Savoia. Sarà quest’ultima, nel 1946, l’ultima regina d’Italia per un breve periodo a fianco di re Umberto II.
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Panoramica della seconda metà dell'Ottocento quando non c'era alcuna traccia stradale

La principessa Maria Josè di Savoia è stata a Lecco nel 1943 quando visitò l’ospedale militare che si trovava al Caleotto, nell’attuale sede dell’Istituto Badoni, sfollato da Milano dopo i terribili bombardamenti aerei. La principessa arrivò in città in treno, vestita da crocerossina; in convoglio ripartì dopo la visita ai vari reparti ospedalieri in un nosocomio che ospitava 300 degenti con l’organico di una trentina di medici e di un centinaio di militari della Sanità. Operavano anche le infermiere della Croce Rossa con oltre venti volontarie.
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Panoramica di inizio secolo Novecento, quando si delinea un tracciato lungo il perimetro esterno alto del cimitero di via Parini

Dopo il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, quando prevalse la scelta della Repubblica, vennero cambiati i nomi di alcune vie e, fra questi ultimi, il viale Maria Josè divenuto Filippo Turati.
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Panoramica del vecchio bersaglio accanto alla nuova chiesa dei Cappuccini
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Nell’immediato dopoguerra ’45/’50 l’inizio delle costruzioni di nuove ampie sedi residenziali lungo viale Turati avveniva mentre lo stesso era ritenuto ed indicato come un polo futuro di aggregazioni sportive, per il fatto che in fondo al lungo rettilineo ancora tra verdi prati, sotto lo zucco di Santo Stefano, c’era il Tiro al Bersaglio, realizzato nel 1876 e valorizzato da un’attivissima Società di Tiratori.
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Gara podistica del GSG Lecco, inizio anni '50

La vocazione sportiva del nuovo viale Turati è confermata da un articolo su un settimanale cittadino dell’autunno 1947. Si può leggere “Da fonte bene informata ci viene assicurato che il progetto dell’attesissimo stadio nella zona di Santo Stefano è stato felicemente varato. Le dimensioni dello stadio saranno in un primo tempo di metri 60x100 … per arrivare a metri 65x115, con relativa pista podistica … I lavori sono già in corso”.  Quanto scritto, però, non si è realizzato: lo stadio in zona Santo Stefano-Bersaglio non è stato costruito nemmeno dopo l’auspicata demolizione del vecchio tiro a segno. E’, comunque, vero, che sul campetto adiacente al Bersaglio ha giocato la Juvenilia, formazione giovanile con sede al convegno Toniolo di via Mascari, poi assorbita nel 1955 dal Calcio Lecco, già con la guida del presidentissimo Mario Ceppi.
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Arrivo del Gran Premio San Pellegrino nel 1958

La zona di viale Turati ha, comunque, avuto un alone sportivo: nel tratto più vicino al centro cittadino, parallelo al muro di cinta del Monumentale, anni ‘50/’55 si sono svolte le gare di atletica della festa del ragazzo dell’oratorio San Luigi di Lecco centro; nello stesso programma della festa vi sono state anche batterie di velocità di ciclisti, dilettanti ed allievi locali, con la collaborazione del Moto Velo Club Lecco. E sempre in viale Turati, nel tratto più vicino a via Parini, venne fissato nel 1958 il traguardo della tappa giunta a Lecco del Gran Premio San Pellegrino che vedeva in gara i migliori dilettanti nazionali alla soglia del professionismo e che in città arrivava al termine della frazione che comprendeva la scalata del mitico Ghisallo. C’è da aggiungere che il giorno successivo partiva da Lecco la cronometro individuale sino a Barzio e poi ancora l’ultima tappa del Giro con arrivo a San Pellegrino Terme.
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Gran Premio Banca Popolare di Lecco in viale Turati nel 1980

E’ stato, inoltre, viale Turati ad ospitare negli anni ’80 le tre edizioni del Gran Premio Banca Popolare di Lecco, organizzato dall’ELMA, gara tra professionisti lungo un anello da ripetere più volte per un totale di oltre 100 chilometri che prevedeva l’arrivo nel tratto centrale di viale Turati. Il menzionato circuito ciclistico divenne un derby tra Beppe Saronno su Francesco Moser per le vittorie raggiunte: Beppe Saronni vinse due volte, Francesco Moser una.
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Squadre giovanili anno 1961

L’attività agonistica e sportiva intorno a viale urati ha trovato espressione e valorizzazione nella fondazione, nel 1962, del gruppo sportivo Aurora San Francesco: si è distinto in varie specialità, portando una formazione di tennis da tavolo al campionato di serie B, valorizzando giovanissime promesse del calcio, salite alla ribalta di formazioni come Milan, Atalanta, Como, Lecco ed altre, ed avendo in proprio anche una squadra nel campionato dilettanti.
Anche oggi il quartiere mantiene una dinamicità di iniziative che lo pongono all’attenzione della vita cittadina. E’ doveroso segnalare che recentemente ha concluso la sua 28^ edizione “Una città sul palcoscenico”, rassegna del teatro amatoriale con le filodrammatiche di appassionati dilettanti che hanno retto alla concorrenza del cinema, della televisione e di altri richiami di spettacolo contemporaneo.
Sarà l’aria del San Martino, la brezza del Santo Stefano, con il tracciato superstite di quella che sarebbe, un’antica arteria romana, ma la storia è andata così. Con la speranza che continui.
A.B.
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