Calolzio: 'Il Lavello dei cittadini' prende vita grazie agli studenti di otto istituti lecchesi
Spettacoli, opere d'arte, visite guidate e tanto entusiasmo hanno riempito quest'oggi il Monastero di Santa Maria del Lavello a Calolzio per l'evento conclusivo del progetto "Il Lavello dei cittadini".
Nella giornata di sabato 9 maggio i protagonisti sono stati infatti, oltre che ovviamente il bellissimo complesso monastico medievale in riva all'Adda, gli studenti delle tante scuole del territorio che hanno voluto partecipare all'iniziativa: le elementari ''Sacro cuore immacolato'' e ''G. Leopardi'' di Valmadrera, l'elementare San Gottardo di Torre de Busi, le scuole medie ''A. Manzoni'' e ''C. Cittadini'' di Calolziocorte, l'Istituto Fiocchi di Lecco, l'istituto L. Rota di Calolzio e C.F.P. Fondazione Luigi Clerici di Lecco e Merate.
Nella mattina di Sabato le scuole elementari di Valmadrera e San Gottardo si sono confrontate in una coloratissima sfida, realizzando sul piazzale antistante il monastero delle bellissime "infiorate", sorta dio mosaici fatti dagli alunni con della segatura colorata. Opere di "arte al tappeto" - come è stato intitolato il progetto - che hanno lasciato a bocca aperta i tanti visitatori che si trovavano a passeggiare lungo il fiume e che hanno decretato vincitrice la classe V C della scuola Giacomo Leopardi.
La II D dell'Istituto Manzoni ha ad esempio realizzato uno spettacolo teatrale di figura che ha reinterpretato la storia del complesso, grazie ai preziosi consigli di Albert Bagno.
Hanno invece indossato i panni di piccoli "ciceroni" gli studenti delle classi prime delle scuole medie Cittadini e Manzoni di Calolzio, che hanno guidato i visitatori lungo i chiostri e i saloni del Lavello, raccontandone storia, tradizioni e arte. Con la supervisione di Maria Michela di Materia Viva.
Gli studenti lecchesi si sono occupati poi anche della organizzazione stessa di questo weekend di eventi. Le classi ad indirizzo grafico di Fiocchi e Rota hanno realizzato il materiale grafico della manifestazione. Davide e Marco dell'istituto lecchese sono stati i 2 ragazzi che hanno vinto il concorso per il logo del 'Lavello dei cittadini', aggiudicandosi un I-pad.
Proprio per dire grazie a quanti si sono impegnati per la riuscita di questa iniziativa, la Fondazione Santa Maria del Lavello e l'Amministrazione Comunale di Calolziocorte hanno voluto premiare tutte le scuole partecipanti, donando attestati ai ragazzi e materiale didattico per gli istituti.
A presenziare al momento conclusivo sono stati: il presidente della Fondazione Nevio Lo Martire, il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi con il capogruppo in consiglio Roberto Monteleone, l'ideatrice del progetto Cristina Pedretti e Monica Riva, direttrice del CPF Luigi Clerici.
"Ringrazio tutti gli studenti per l'opera di valorizzazione e di diffusione delle bellezze del Lavello. Spero che i ragazzi si siano divertiti e che conservino a lungo nei loro ricordi questa giornata" è stato il messaggio del primo cittadino.
Soddisfatta dell'iniziitiva, e non poteva essere altrimenti, anche la direttrice Riva: "sono contentissima: abbiamo vinto questa scommessa, dimostrando che quando si crede nei giovani i risultati poi arrivano".
Si continua anche domenica 10 maggio con la mostra fotografica "Aspettando la Féra di Cavagnoi" e con laboratori per scoprire da vicino gli antichi mestieri.
Un ringraziamento è andato anche ad Emilia Hoffer, a Don Angelo Belotti, a Carlo Bolis e a tutte le associazioni che hanno collaborato: Cooperativa Liberi Sogni, Agricoltori della Valle San Martino, Servizi Artimedia, Amici di Cà Marti', Ecomuseo Val San Martino, Amici del Meab, Bondeko e Avac.
Nella giornata di sabato 9 maggio i protagonisti sono stati infatti, oltre che ovviamente il bellissimo complesso monastico medievale in riva all'Adda, gli studenti delle tante scuole del territorio che hanno voluto partecipare all'iniziativa: le elementari ''Sacro cuore immacolato'' e ''G. Leopardi'' di Valmadrera, l'elementare San Gottardo di Torre de Busi, le scuole medie ''A. Manzoni'' e ''C. Cittadini'' di Calolziocorte, l'Istituto Fiocchi di Lecco, l'istituto L. Rota di Calolzio e C.F.P. Fondazione Luigi Clerici di Lecco e Merate.
Nevio Lo Martire, Cesare Valsecchi e Monica Riva
Tanti i laboratori e le iniziative pensate per i diversi indirizzi scolastici e le diverse fasce d'età, tutte accomunate dalla volontà di voler valorizzare l'enorme patrimonio artistico del Lavello, ancora poco conosciuto anche dagli stessi lecchesi. Uno scrigno prezioso in un angolo di Calolziocorte dall'enorme valore artistico e culturale.Nella mattina di Sabato le scuole elementari di Valmadrera e San Gottardo si sono confrontate in una coloratissima sfida, realizzando sul piazzale antistante il monastero delle bellissime "infiorate", sorta dio mosaici fatti dagli alunni con della segatura colorata. Opere di "arte al tappeto" - come è stato intitolato il progetto - che hanno lasciato a bocca aperta i tanti visitatori che si trovavano a passeggiare lungo il fiume e che hanno decretato vincitrice la classe V C della scuola Giacomo Leopardi.
La II D dell'Istituto Manzoni ha ad esempio realizzato uno spettacolo teatrale di figura che ha reinterpretato la storia del complesso, grazie ai preziosi consigli di Albert Bagno.
Hanno invece indossato i panni di piccoli "ciceroni" gli studenti delle classi prime delle scuole medie Cittadini e Manzoni di Calolzio, che hanno guidato i visitatori lungo i chiostri e i saloni del Lavello, raccontandone storia, tradizioni e arte. Con la supervisione di Maria Michela di Materia Viva.
I videomaker della IV R del Fiocchi
Mattia e Chiara
Ma non solo. I ragazzi della IV R del Fiocchi si sono trasformati in "Videoamatori per il Lavello" realizzando, grazie anche alla collaborazione della professoressa Rossella Mauri e l'operatori Gianni Frigerio, un bel documentario. Mentre Chiara Lambardi della IIS P.A. ha realizzato un racconto ambientato proprio tra le secolari muri di via Padri Serviti, che è stato donato (stampato con l'impaginazione di Mattia Mauri) a tutte le scuole e a tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita di questa ricchissima manifestazione, che ha portato vita e allegria nei corridoi e nei chiostri dove un tempo i monaci meditavano in silenzio.Gli studenti lecchesi si sono occupati poi anche della organizzazione stessa di questo weekend di eventi. Le classi ad indirizzo grafico di Fiocchi e Rota hanno realizzato il materiale grafico della manifestazione. Davide e Marco dell'istituto lecchese sono stati i 2 ragazzi che hanno vinto il concorso per il logo del 'Lavello dei cittadini', aggiudicandosi un I-pad.
Albert Bagno
Proprio per dire grazie a quanti si sono impegnati per la riuscita di questa iniziativa, la Fondazione Santa Maria del Lavello e l'Amministrazione Comunale di Calolziocorte hanno voluto premiare tutte le scuole partecipanti, donando attestati ai ragazzi e materiale didattico per gli istituti.
A presenziare al momento conclusivo sono stati: il presidente della Fondazione Nevio Lo Martire, il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi con il capogruppo in consiglio Roberto Monteleone, l'ideatrice del progetto Cristina Pedretti e Monica Riva, direttrice del CPF Luigi Clerici.
Gli studenti della Caterina Cittadini
"Questa giornata è stata la dimostrazione di come gli studenti, quando si creano le condizioni adatte, sanno esprimere al meglio i propri talenti" ha sottolineato Nevio Lo Martire."Ringrazio tutti gli studenti per l'opera di valorizzazione e di diffusione delle bellezze del Lavello. Spero che i ragazzi si siano divertiti e che conservino a lungo nei loro ricordi questa giornata" è stato il messaggio del primo cittadino.
Soddisfatta dell'iniziitiva, e non poteva essere altrimenti, anche la direttrice Riva: "sono contentissima: abbiamo vinto questa scommessa, dimostrando che quando si crede nei giovani i risultati poi arrivano".
Si continua anche domenica 10 maggio con la mostra fotografica "Aspettando la Féra di Cavagnoi" e con laboratori per scoprire da vicino gli antichi mestieri.
Un ringraziamento è andato anche ad Emilia Hoffer, a Don Angelo Belotti, a Carlo Bolis e a tutte le associazioni che hanno collaborato: Cooperativa Liberi Sogni, Agricoltori della Valle San Martino, Servizi Artimedia, Amici di Cà Marti', Ecomuseo Val San Martino, Amici del Meab, Bondeko e Avac.
Paolo Valsecchi