BMX: 5 rider del Bicimania Garlate in gara a Zolder (Belgio)

Un fine settimana all’insegna dello sport, della competizione e della crescita personale per i cinque rider della BMX Garlate, impegnati nella suggestiva cornice del circuito belga di Zolder, teatro della terza e quarta prova del circuito UEC di BMX. Quasi 1.800 atleti da tutta Europa hanno preso parte a questa due giorni spettacolare, regalando emozioni e grande spettacolo su due ruote. A rappresentare i colori del team garlatese c’erano Martino Caslini, Davide Cattaneo, Gabriele Cattaneo, Alex Gilardi e Marco Radaelli, tutti protagonisti in una sfida di altissimo livello tecnico.
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Per gli Allievi Gilardi, Caslini e Davide Cattaneo, il fine settimana non è stato tra i più fortunati: in entrambe le giornate di gara i tre atleti si sono fermati ai sedicesimi di finale. Ma se il risultato può lasciare l’amaro in bocca, l’esperienza accumulata in un contesto internazionale così competitivo rappresenta un tassello fondamentale per il loro percorso di crescita, sia sportivo che personale.
A spiccare tra i garlatesi è stato l’under Marco Radaelli, impegnato nella categoria Elite. Il giovane lecchese ha messo in mostra grinta, tecnica e determinazione, conquistando due semifinali in due giorni consecutivi, chiudendo con un tredicesimo e undicesimo posto. Un risultato importante, che conferma il suo valore e la sua costanza ad alti livelli, anche se la finale, sfiorata in entrambe le occasioni, resta un obiettivo che continua a motivarlo.
Radaelli, ex campione del mondo Junior, ha già vissuto emozioni forti sul tracciato di Zolder: proprio lo scorso anno, in occasione della seconda giornata di gare, aveva conquistato un brillante terzo posto, a dimostrazione del suo talento e della sua capacità di crescere stagione dopo stagione.
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La trasferta belga si conferma quindi come un appuntamento cruciale per i rider della BMX Garlate, non solo per misurarsi con i migliori atleti del continente, ma anche per arricchire il proprio bagaglio tecnico e umano. Gareggiare in un contesto internazionale, confrontarsi con avversari di alto livello, affrontare pressioni e difficoltà lontano da casa: tutto questo contribuisce a formare non solo l’atleta, ma anche la persona.
Una tappa importante, dunque, che lascia in dote nuove consapevolezze, stimoli e obiettivi, con la consapevolezza che ogni curva affrontata e ogni salto superato sono parte di un percorso più grande, fatto di sacrificio, passione e crescita continua.
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