UP – seconda stagione/1: torna la nostra rubrica di montagna, si riparte con il Sentiero Natura ai Piani d’Erna
La primavera, si sa, è tempo di rinascita: gli animali escono dal riposo invernale, la vegetazione si rianima e gli escursionisti tornano a popolare i sentieri. E così, con il mese di maggio, ritroviamo una nuova stagione, la seconda, della nostra rubrica UP – Un Percorso: ogni giovedì un itinerario per scoprire le montagne lecchesi (e non solo).
Riprendiamo quindi questa avventura con un sentiero classico e adatto a tutti, anche alle famiglie con bambini: il Sentiero Natura ai Piani d’Erna. L’itinerario è lungo circa 7 km e presenta un dislivello modesto, di circa 350 metri, e a passo medio si percorre in circa 2 ore e 30 minuti. Ovviamente i tempi variano in base alle condizioni di allenamento di ciascuno!
Questo giro si svolge interamente ai Piani d’Erna, l’altipiano che sorge tra Lecco e il Resegone, ed è accompagnato da numerosi pannelli didattici, esplicativi delle particolarità naturalistiche del territorio: geologia, flora, fauna, ma attività umane.
L’escursione si può svolgere in qualsiasi periodo dell’anno, ma è particolarmente consigliata in primavera e in autunno, i due periodi in cui la vegetazione dà il meglio di sé. I Piani d’Erna sono raggiungibili da Lecco con la funivia che parte dalla località Versasio del capoluogo.
- Partenza e arrivo: Stazione della funivia ai Piani d’Erna
- Lunghezza: circa 7 km
- Dislivello: circa 350 metri
- Durata: circa 2 ore 30 minuti
- Difficoltà: Facile
- Adatto ai bambini: sì
Una volta arrivati in quota, uscendo dalla stazione ci dirigiamo subito a sinistra, verso un’area di prato, e incontriamo la segnaletica del Sentiero Natura (pannelli metallici con bande verdi). Procediamo leggermente in salita fino ad una piccola area picnic panoramica con vista sulle Grigne e il Monte Due Mani, poi il sentiero entra nel bosco e inizia a scendere con pendenze che, in alcuni tratti, si fanno leggermente ripide.Rimaniamo sulla traccia principale (nonché l’unica) e continuiamo la discesa. Ignoriamo la deviazione per il Parco Avventura e in poco tempo arriviamo nei pressi di uno stagno (ce ne accorgiamo da un canneto e dalla presenza di un torrente). Seguendo sempre le indicazioni, ci addentriamo nel bosco che ci conduce verso la zona più bassa e più settentrionale dei Piani d’Erna.
In breve arriviamo a intercettare il sentiero del Passo del Cammello, una variante alternativa per salire da Lecco ai Piani d’Erna. Ignoriamo e continuiamo a procedere sul nostro sentiero. Mentre camminiamo non lo si percepiamo, ma in questo tratto il percorso fa il giro intorno a uno zuccotto che, visto dall’alto, costituisce una delle due “gobbe” che danno il curioso nome al Passo del Cammello. Usciti dal bosco, si attraversa un ponticello su un torrente e si giunge nei pressi di un tavolo in legno dove godersi una meritata sosta.
Ripreso il cammino, tenendo la sinistra, si rientra nel bosco di faggi e si circumnaviga la seconda “gobba” del cammello, fino ad arrivare al punto più a nord dell’intero percorso che coincide circa con la metà del giro (siamo a 3,5 chilometri e circa 1 ora e 15 minuti di cammino). Fino a questo punto, dopo la discesa iniziale, il percorso è sempre pressoché pianeggiante. Proseguiamo sull’unico sentiero che c’è fino a sbucare sulla traccia di strada agrosilvopastorale che sale dalla Val Boazzo ai Piani d’Erna. Svoltiamo a destra e, passando paralleli al tavolo di legno superato poco prima, iniziamo la salita.
Rimanendo sulla pista carrabile, in breve guadagniamo quota fino a raggiungere alcune baite. Poco distante si intravedono le abitazioni del vecchio nucleo di Erna. Procediamo in quella direzione e, una volta raggiunte le case le ignoriamo e pieghiamo nettamente a destra. Rientrati nel bosco, arriviamo nuovamente nei pressi dell’incrocio con il Passo del Cammello (il percorso del Sentiero Natura disegna una specie di 8).
Qui, seguendo i cartelli, imbocchiamo una breve ma ripida salita che in poco tempo ci porta alla chiesetta della Santa Maria della Neve di Erna e, proseguendo oltre, entriamo finalmente nel vecchio borgo, dove troviamo il Rifugio Marchett per una sosta (o per il pranzo).
Usciti dal borgo proseguiamo sulla strada che riporta alla stazione della funivia, ma, dopo pochi metri, sulla sinistra troviamo un nuovo cartello segnaletico. Abbandoniamo la strada e iniziamo a salire su una scalinata in cemento che passa a fianco di alcune baite. La scalinata è abbastanza faticosa e in questo tratto si guadagna buona parte del dislivello positivo dell’escursione.
Seguiamo la larga strada in salita, la stessa che riporta alla stazione della funivia, poi dopo pochi metri troviamo un cartello del Sentiero Natura che ci fa prendere una deviazione sulla sinistra. Lo seguiamo e ci immergiamo nuovamente nel bosco. Procediamo con pendenze blande fino ad arrivare sotto ad alcune case verdi. Qui lasciamo il sentiero (che altrimenti scende verso Lecco, è il cosiddetto “Sentiero della Sponda”) e imbocchiamo una nuova, scoscesa e faticosa scalinata di cemento.
Saliamo i gradini e arriviamo nel cortile della Trattoria Milani (altro punto sosta/pranzo). Svoltiamo a sinistra, seguiamo un largo tracciato pianeggiante e, superata una baita, affrontiamo un ulteriore (ma è l’ultimo!) tratto di salita su sentiero. In poco tempo arriviamo al cospetto della croce di vetta del Pizzo d’Erna, dove si apre un’incredibile vista mozzafiato sulla città.Dopo una meritata sosta al belvedere, riprendiamo il cammino seguendo l’evidente segnaletica e in una decina di minuti torniamo nei pressi della stazione della funivia, chiudendo così il giro ad anello.
N.B. Sebbene sia di difficoltà modesta, il Sentiero Natura ai Piani d’Erna presenta comunque tutte le caratteristiche di un sentiero di montagna, pertanto bisogna indossare calzature da trekking e abbigliamento adeguato!