Confindustria: premiate le scuole vincitrici del progetto 'Riciclone Tech'

Un’infanzia che gioca, legge, costruisce, impara, ma soprattutto si differenzia. È quella della scuola dell’infanzia “Asilo nel bosco” di Serone di Civo, in provincia di Sondrio, vincitrice della terza edizione del progetto “Riciclone Tech”, promosso dal Gruppo Carta, Grafica, Editoria di Confindustria Lecco e Sondrio. La proclamazione è avvenuta questa mattina nella gremita Sala Ticozzi, alla presenza degli alunni partecipanti, dei docenti e della giuria.
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Un’iniziativa formativa che cresce di anno in anno e che ha coinvolto in questa edizione oltre 360 studenti provenienti dalle province di Lecco e Sondrio, abbracciando diversi gradi scolastici – dalle scuole dell’infanzia ai licei – e combinando le metodologie didattiche dell’ambito STEAM: learning by doing, flipped classroom, cooperative learning.  Alcuni istituti si sono occupati esclusivamente della fase di ideazione, con le scuole superiori impegnate nella proposta progettuale. Le primarie hanno poi selezionato e realizzato i progetti in collaborazione con le secondarie di primo grado. Un lavoro condiviso e verticale, che ha visto anche le diverse classi delle elementari unirsi per portare avanti, insieme, un’unica proposta.
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“Il progetto nasce per avvicinare le nuove generazioni al riciclo e al rispetto delle risorse – ha spiegato Beppe Ghelfi, presidente della categoria e membro della giuria – Ogni anno, già a maggio, raggiungiamo il punto di non ritorno: consumiamo più risorse di quante il pianeta possa rigenerare. È fondamentale allora educare al riciclo attivo, e farlo fin da piccoli, costruendo consapevolezza, responsabilità e visione. È emozionante vedere come ragazzi di età diverse, provenienti da scuole e territori differenti, abbiano saputo collaborare e creare insieme. La carta è un materiale prezioso: se usata bene, può essere riciclata infinite volte. Ma serve un cambio di prospettiva culturale, che parta proprio dai banchi di scuola”.
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Ad aggiudicarsi il primo posto con “Quelli che differenziano e si differenziano” sono state le sezioni A e B dell’“Asilo nel bosco” di Serone di Civo (IC Talamona), affiancate dalla classe 2^A dell’IP Romegialli – indirizzo manutenzione. Un progetto che ha saputo unire lettura, manualità e gioco in un’esperienza educativa immersiva, volta a promuovere nei più piccoli il rispetto per l’ambiente e la consapevolezza dello spreco. 
“Il cuore dell’attività è stato l’approccio laboratoriale partecipativo, che ha messo in luce le competenze di ciascun bambino, incentivando la cooperazione, il pensiero creativo e il valore del fare insieme. Un esempio virtuoso di come l’educazione ambientale possa partire anche dai primi anni di vita” hanno spiegato i membri della giuria. 
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Al quarto posto, snocciolanda la classificata a ritroso, la classe 3^A della primaria Torri Tarelli (IC Lecco 1) con “Casa Eco Casa: un habitat da vivere”, guidata nella progettazione dalla classe 2^E della secondaria di primo grado Amilcare Ponchielli, sempre dello stesso istituto. Il progetto scelto, elaborato dagli studenti dell’Enaip di Morbegno, prevedeva la realizzazione di una casa sostenibile ispirata ai principi dell’efficienza energetica e del risparmio ambientale. Gli alunni, dopo aver visionato la proposta iniziale, hanno integrato elementi concreti come il cappotto in sughero, pannelli fotovoltaici e solari, tetti verdi, compostiera, raccolta dell’acqua piovana, pompa di calore, infissi in legno e uno spazio dedicato alla raccolta differenziata. 
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La medaglia di bronzo è andata alla scuola primaria A. Stoppani di Galbiate (classi 3^A e B, 5^A e B) con il supporto della scuola secondaria di primo grado Papa Giovanni XXIII (classi 1^A, B e C), dello stesso IC. Anche in questo caso è stato selezionato il progetto “Casa Eco Casa” proposto dall’Enaip di Morbegno, rielaborato e personalizzato in base a due esperienze didattiche già attive: da un lato l’orto scolastico, pensato come strumento di inclusione per alunni con disabilità; dall’altro un percorso STEM che aveva portato alla progettazione di una casa tecnologica. La fusione tra questi due percorsi ha dato vita a “Casa Green”: una casa a impatto zero, alimentata da energie rinnovabili, costruita con materiali sostenibili, dotata di un sistema di raccolta e riutilizzo dell’acqua, affiancata da un orto per il consumo di verdure a chilometro zero. I bambini hanno immaginato anche auto e bici elettriche, tetti ricoperti di muschio, fragole e fiori ovunque. Una vera e propria utopia ecologica a misura di bambino.
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Al secondo posto il progetto della scuola primaria di Foppenico (IC Calolziocorte), “Giocati la carta del riciclo” delle classi 2^A e B, in collaborazione con la classe 2^R dell’IS P.A. Fiocchi, indirizzo grafica e comunicazione. I bambini hanno ideato e costruito due giochi interamente realizzati con carta e cartone riciclati. A fianco del gioco, è stato prodotto un tutorial per replicarne la costruzione, un fumetto con personaggi eroici nati dai materiali da riciclare e persino un libro digitale esplicativo. Particolarmente toccante la relazione tra i ragazzi più grandi e i piccoli alunni: “La loro delicatezza, la pazienza nell’accompagnarli passo dopo passo, il modo in cui li hanno rassicurati davanti agli errori. È stato come avere dei fratelli maggiori”, hanno raccontato le insegnanti. “Questi ragazzi ci sono rimasti nel cuore, con la loro gioia contagiosa e il loro modo generoso di prendersi cura degli altri”.
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““Riciclone Tech” non è solo un concorso scolastico, ma un laboratorio intergenerazionale di educazione civica e ambientale, che promuove la collaborazione tra scuole primarie, secondarie e istituti professionali. Ogni progetto ha raccontato una storia diversa, ma tutte hanno condiviso un obiettivo comune: sensibilizzare alla sostenibilità attraverso il fare concreto. E proprio questo approccio pratico, inclusivo e creativo, è il vero tratto distintivo dell’iniziativa” ha aggiunto Ghelfi. 
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La giuria, composta anche da Elena Gatti (ICMA di Mandello del Lario), Cristina Pelomori (Cartiera dell’Adda, Calolziocorte) ed Emanuele Redaelli (Tirsa di Barzago), ha sottolineato l’altissimo livello dei lavori presentati e l’importanza di far dialogare il mondo della scuola. “Il futuro lo costruiscono i più giovani - ha concluso – a noi spetta il compito di offrire loro strumenti, contesti, occasioni per scegliere la strada giusta. Il riciclo, l’ambiente, il consumo consapevole: non sono più opzioni, sono la priorità. E da progetti come questi capiamo che il cambiamento è già cominciato, proprio lì, nei cortili delle scuole”.
Sa.A.
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