Linee Lecco: trovato l'accordo sul calcolo delle concessioni. La società deve 1.6 milioni al Comune
È stato trovato un accordo tra il Comune e Linee Lecco per risolvere la posizione debitoria della società che gestisce il trasporto pubblico nei confronti di Palazzo Bovara. È questo il secondo dei tre nodi, esistenti tra le due realtà, che vanno a sciogliersi dopo un lungo lavoro di mediazione tra le parti, iniziato dopo il consiglio comunale dell’agosto 2024 nel quale era stata approvata una mozione che impegnava il sindaco e la giunta a trovare una soluzione per la palazzina abusiva alla Piccola che avrebbe dovuto ospitare gli uffici della partecipata; trovare una interpretazione univoca e condivisa, volta a risolvere il problema del calcolo delle percentuali; concludere il rinnovo dell’Iter di affidamento in house a Linee Lecco per la gestione dei posteggi e ristorare Linee Lecco per quelle opere complementari ai posteggi realizzate per conto del Comune.

Il primo punto era stato “risolto” a fine dicembre, rinunciando a perseguire le vie legali, con la delibera di consiglio comunale con cui, a fronte della richiesta di Linee Lecco di acquisizione della palazzina al patrimonio immobiliare del Comune, era stato approvato il cambio di destinazione d’uso dell’area che da “posteggi a raso” è diventata “altre attrezzature di interesse comunale”, per poter sanare l’abuso edilizio. Con il prossimo consiglio comunale del 26 maggio dovrebbero risolversi altri due degli problemi che avevano portato allo scontro tra comune e società: il calcolo dei soldi che Linee Lecco deve a Palazzo Bovara per la gestione dei parcheggi e il ristoro per i lavori effettuati nell’ambito delle manutenzioni dei posteggi.
“La soluzione passa attraverso l’individuazione di una interpretazione univoca dell’articolo 7 del contratto di servizio che ci ha permesso di definire la situazione di crediti e di debiti, per la quale è stata necessaria anche un’analisi dettagliata del valore degli specifici interventi di manutenzione straordinaria dei parcheggi e della rete viaria, compresi quelli per la realizzazione della palazzina della Piccola” ha spiegato l’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli.
L’incriminato articolo 7 si compone di quattro commi, due dei quali sembrano contraddirsi nel loro contenuto. Il primo stabilisce infatti che il concessionario è tenuto a versare un canone annuo di concessione in una percentuale pari al 44% degli incassi derivanti dalla gestione dei parcheggi con un minimo garantito di 800mila euro. Il terzo comma prevede poi che qualora gli incassi superino la somma di 1,8 milioni di euro, la quota da versare al comune sarà pari al 45% sulla differenza tra la somma introitata e l’importo di 1,8 milioni. Di qui la diversa interpretazione con Linee Lecco che ha inteso di dover dare il 44% degli incassi fino a 1,8 milioni e poi del 45% per gli incassi superiori. Il comune di Lecco invece riteneva di dover ricevere il 44% di tutti i ricavi a cui si sarebbe sommato il 45% sui ricavi superiori ai 1,8 milioni. “Entrambe le interpretazioni presentano delle incongruenze con l’articolo per come sono scritti commi - ha aggiunto Pietrobelli - e nel 2022, quando si è palesato il problema, né il comune né Linee Lecco potevano dimostrare qual era l’interpretazione corretta”. Nei tre anni in cui è stato attivo il contratto di servizio prima del 2022, a causa della difficile situazione dovuta al Covid, Palazzo Bovara ha chiesto il pagamento di cifre “calmierate” e quindi mancava un precedente.
La proposta presentata giovedì sera in commissione e che dovrà essere votata dal consiglio comunale prevede che, a differenza di quanto era stato ipotizzato negli anni scorsi, il Comune non chiederà la differenza tra quanto riscosso e quanto avrebbe dovuto versare Linee Lecco in base al contratto per gli anni 2019, 2020 e 2021; per quanto riguarda gli anni successivi si è deciso di sposare l’interpretazione più favorevole a Linee Lecco che prevede il 44% fino agli 1,8 milioni e il 45% per le somme che eccedono. Secondo questi calcoli, il credito di Palazzo Bovara ammonta a 3 milioni di euro (4,8 milioni di euro a cui vanno sottratti gli 1,8 già versati).
Per l’analisi dei debiti del Comune è stata fatta una verifica di quali lavori erano previsti dal contratto e quali no, di quali opere erano state già riconosciute e quali no ed è stato aggiunto l’aggio per la Piccola che non era contemplato nel contratto per un totale di 1,4 milioni che sottratto al debito iniziale di Linee Lecco lo porta a 1,6 milioni di euro che la società si impegna a rifondere in dieci anni. Dal punti di vista del bilancio la differenza tra la somma prevista attualmente nel rendiconto e quella riconciliata verrà stralciata dai residui per inesigibilità e i crediti vantati saranno distribuiti negli anni.
Un altro passo verso la soluzione dell’”affaire Linee Lecco” è stato fatto, ma le polemiche non si placano. “L’assessore ci ha detto una cosa che già sappiamo tutti: c’era un tema di insostenibilità della richiesta del Comune di Lecco, abbiamo perso tempo e soldi per trovare una soluzione che andava trovata due anni fa solo per problemi politici interni alla maggioranza - ha detto Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita di più) - È un risultato corretto dopo una gestione fallimentare”.
Molto duro anche Corrado Valsecchi di Appello per Lecco: “Dovreste chiedere scusa all’amministrazione precedente perché l’avete trattata come un branco di delinquenti che avrebbe sottoscritto un contratto che faceva acqua da tutte le parti. La domanda che dobbiamo farci ora è se questo accordo è quello più giusto e che consentirà alla società di non avere contraccolpi di carattere economico e operativo”.
Cinzia Bettega (Lega) ha sottolineato che “il Comune e i suoi rappresentanti hanno sostenuto una posizione che non è quella che è stata riconosciuta. Sono stati per questo due anni di scontri, minacce, veleno e contenziosi per niente. E di chi è la responsabilità?”. Una domanda che ha formulato in altro modo Giovanni Tagliaferri del gruppo Misto: “Qualcuno si assumerà la responsabilità del caos generato?”.
A difendere il lavoro fatto la maggioranza: “Delle difficoltà c’erano ma si è arrivati a una soluzione di buon senso che va ad avvantaggiare Linee Lecco - ha sostenuto Andrea Frigerio di Italia viva - Adesso dobbiamo tornare a parlare più di trasporto pubblico locale e meno di posteggi”.
Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) ha ricordato che "in questi due anni ci sono stati problemi ma i pullman e i parcheggi hanno continuato a funzionare. È vero che è servito del tempo per raggiungere la quadra ma nella mia esperienza gli accordi si fanno quando ci sono le condizioni per farli”.
Se con il prossimo consiglio comunale il problema della interpretazione del calcolo della somme dovute per la concessione dei posteggi sarà superato, bisognerà aspettare giungo per affrontare il rinnovo della concessione in house a Linee Lecco.

Il primo punto era stato “risolto” a fine dicembre, rinunciando a perseguire le vie legali, con la delibera di consiglio comunale con cui, a fronte della richiesta di Linee Lecco di acquisizione della palazzina al patrimonio immobiliare del Comune, era stato approvato il cambio di destinazione d’uso dell’area che da “posteggi a raso” è diventata “altre attrezzature di interesse comunale”, per poter sanare l’abuso edilizio. Con il prossimo consiglio comunale del 26 maggio dovrebbero risolversi altri due degli problemi che avevano portato allo scontro tra comune e società: il calcolo dei soldi che Linee Lecco deve a Palazzo Bovara per la gestione dei parcheggi e il ristoro per i lavori effettuati nell’ambito delle manutenzioni dei posteggi.

L'assessore Roberto Pietrobelli
“La soluzione passa attraverso l’individuazione di una interpretazione univoca dell’articolo 7 del contratto di servizio che ci ha permesso di definire la situazione di crediti e di debiti, per la quale è stata necessaria anche un’analisi dettagliata del valore degli specifici interventi di manutenzione straordinaria dei parcheggi e della rete viaria, compresi quelli per la realizzazione della palazzina della Piccola” ha spiegato l’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli.
L’incriminato articolo 7 si compone di quattro commi, due dei quali sembrano contraddirsi nel loro contenuto. Il primo stabilisce infatti che il concessionario è tenuto a versare un canone annuo di concessione in una percentuale pari al 44% degli incassi derivanti dalla gestione dei parcheggi con un minimo garantito di 800mila euro. Il terzo comma prevede poi che qualora gli incassi superino la somma di 1,8 milioni di euro, la quota da versare al comune sarà pari al 45% sulla differenza tra la somma introitata e l’importo di 1,8 milioni. Di qui la diversa interpretazione con Linee Lecco che ha inteso di dover dare il 44% degli incassi fino a 1,8 milioni e poi del 45% per gli incassi superiori. Il comune di Lecco invece riteneva di dover ricevere il 44% di tutti i ricavi a cui si sarebbe sommato il 45% sui ricavi superiori ai 1,8 milioni. “Entrambe le interpretazioni presentano delle incongruenze con l’articolo per come sono scritti commi - ha aggiunto Pietrobelli - e nel 2022, quando si è palesato il problema, né il comune né Linee Lecco potevano dimostrare qual era l’interpretazione corretta”. Nei tre anni in cui è stato attivo il contratto di servizio prima del 2022, a causa della difficile situazione dovuta al Covid, Palazzo Bovara ha chiesto il pagamento di cifre “calmierate” e quindi mancava un precedente.

Per l’analisi dei debiti del Comune è stata fatta una verifica di quali lavori erano previsti dal contratto e quali no, di quali opere erano state già riconosciute e quali no ed è stato aggiunto l’aggio per la Piccola che non era contemplato nel contratto per un totale di 1,4 milioni che sottratto al debito iniziale di Linee Lecco lo porta a 1,6 milioni di euro che la società si impegna a rifondere in dieci anni. Dal punti di vista del bilancio la differenza tra la somma prevista attualmente nel rendiconto e quella riconciliata verrà stralciata dai residui per inesigibilità e i crediti vantati saranno distribuiti negli anni.
Un altro passo verso la soluzione dell’”affaire Linee Lecco” è stato fatto, ma le polemiche non si placano. “L’assessore ci ha detto una cosa che già sappiamo tutti: c’era un tema di insostenibilità della richiesta del Comune di Lecco, abbiamo perso tempo e soldi per trovare una soluzione che andava trovata due anni fa solo per problemi politici interni alla maggioranza - ha detto Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita di più) - È un risultato corretto dopo una gestione fallimentare”.
Molto duro anche Corrado Valsecchi di Appello per Lecco: “Dovreste chiedere scusa all’amministrazione precedente perché l’avete trattata come un branco di delinquenti che avrebbe sottoscritto un contratto che faceva acqua da tutte le parti. La domanda che dobbiamo farci ora è se questo accordo è quello più giusto e che consentirà alla società di non avere contraccolpi di carattere economico e operativo”.
Cinzia Bettega (Lega) ha sottolineato che “il Comune e i suoi rappresentanti hanno sostenuto una posizione che non è quella che è stata riconosciuta. Sono stati per questo due anni di scontri, minacce, veleno e contenziosi per niente. E di chi è la responsabilità?”. Una domanda che ha formulato in altro modo Giovanni Tagliaferri del gruppo Misto: “Qualcuno si assumerà la responsabilità del caos generato?”.
A difendere il lavoro fatto la maggioranza: “Delle difficoltà c’erano ma si è arrivati a una soluzione di buon senso che va ad avvantaggiare Linee Lecco - ha sostenuto Andrea Frigerio di Italia viva - Adesso dobbiamo tornare a parlare più di trasporto pubblico locale e meno di posteggi”.
Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) ha ricordato che "in questi due anni ci sono stati problemi ma i pullman e i parcheggi hanno continuato a funzionare. È vero che è servito del tempo per raggiungere la quadra ma nella mia esperienza gli accordi si fanno quando ci sono le condizioni per farli”.
Se con il prossimo consiglio comunale il problema della interpretazione del calcolo della somme dovute per la concessione dei posteggi sarà superato, bisognerà aspettare giungo per affrontare il rinnovo della concessione in house a Linee Lecco.
M.V.