Linee Lecco: approvato l'accordo che ripianerà i debiti tra società e Comune. Il provvedimento alla Corte dei Conti

È stata approvata dal consiglio comunale la delibera che stabilisce gli indirizzi per la definizione di un “accordo transattivo” che andrà ad appianare i rapporti di debito e credito tra il Comune di Lecco e la partecipata Linee Lecco Spa. Il voto è arrivato al termine di un lungo dibattito durante la seduta di lunedì sera che ha visto i gruppi di minoranza votare contro il provvedimento sia in polemica con la gestione “dell’affaire” portata avanti dall’amministrazione comunale sia per l’attesa del pronunciamento in merito da parte della Corte dei Conti.
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Il taglio del nastro del parcheggio della Piccola nel 2021

Ma partiamo dall’inizio: nella seduta consiliare il sindaco Mauro Gattinoni ha presentato  l’accordo raggiunto dai due enti per risolvere uno dei nodi che ha caratterizzato il loro rapporto negli ultimi anni: il calcolo dei soldi che Linee Lecco deve a Palazzo Bovara per la gestione dei parcheggi e il ristoro per i lavori effettuati nell’ambito delle manutenzioni dei posteggi e strade. “Questo è un atto di riconciliazione e si sostanzia nella cifra di 1,6 milioni di euro che Linee Lecco si impegna a dare al Comune in dieci anni - ha spiegato Gattinoni - Una cifra che risulta dalla differenza tra quanto Linee Lecco deve al Comune per gli aggi della sosta non pagati negli anni (tre milioni di euro) e quanto il Comune riconosce a Linee Lecco per gli investimenti della società svolti al di fuori dell’affidamento (1,4 milioni circa). C’è stato un grande lavoro, molto approfondito, di analisi di opera per opera e di interpretazione dell’articolo 7 del contratto di servizio (un articolo con due commi contraddittori che non permettevano di definire chiaramente l’aggio dovuto da Linee Lecco). Il punto a cui siamo giunti non è una mediazione ma una riconciliazione condotta sul piano tecnico in chiave rigorosa, equa e coerente”.

Corrado Valsecchi di Appello per Lecco l’ha definita una “situazione sempre più imbarazzante”: “Dopo che sono stati millantati ‘violazioni di contratti’, ‘canoni abbassati’ e ‘comiche’ facciamo una riconciliazione e finisce tutto così? È una farsa”. Una valutazione condivisa da Lecco Ideale - Lecco merita di più: “Questi due anni sono stati una via di mezzo tra un cinema o un circo - ha detto Emilio Minuzzo - Questa proposta l’avrebbe approvata tranquillamente anche il Cda precedente e invece sono passati due anni, sono stati sprecati un sacco di soldi in spese legali, un Cda è saltato, per arrivare a dire che l’89% sparisce, che l’in house deve andare avanti e che i lavori fatti vanno ristorati?”. Anche la leghista Cinzia Bettega ha sottolineato la questione dell’89%: “La posizione di contrapposizione assoluta con la società è stata innescata dall’ex segretario comunale Spoto e sostenuta dall’amministrazione, in particolare per la rigidità sull’89% che è stata abbandonata. L’accordo è stato trovato perché avete fatto retromarcia su questa pretesa”.

Diverso l’approccio della maggioranza: “Ci siamo trascinati per lungo tempo, forse troppo, la vicenda, entrambe le parti hanno sempre ammesso che di errori ne erano stati commessi e c’è stato un irrigidimento dell’una e dell’altra parte, sicuramente le posizioni del Comune e quelle di Linee Lecco non erano in linea - ha ammesso il capogruppo dem Pietro Regazzoni - Linee Lecco avrà tante sfide da affrontare da qui in avanti e rimuginare non serve niente, oggi dobbiamo essere felici per una delibera che mette a posto un contenzioso e dà una linea chiara”. Anche Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) ha indicato nel provvedimento di oggi e di quello che sarà proposto per la gestione in house “degli atti propedeutici a rilanciare una società che è nostra e che svolge un compito delicato e strategico per la città”. Saulo Sangalli (Fattore Lecco) ha sottolineato che l’accordo è frutto dell’impegno di tutti a dare risposte e soluzioni, così come di un dialogo lungo e faticoso che alla fine ha pagato. “È stato un lavoro lungo che però andava fatto, la strada presa dall’amministrazione è quella più giusta e intelligente, in linea con quella di dare futuro a Linee Lecco”. 

Non è entrato nel dibattito il sindaco, limitandosi è commentare: “Io sono qui per trovare una soluzione e questa è la soluzione che abbiamo trovato mettendoci del tempo e del lavoro. Rappresenta un punto di approdo importantissimo per il Comune e per la società”. A entrare nel merito di questioni tecniche sollevate da Corrado Valsecchi e Stefano Parolari è stato invece il segretario comunale Francesco Bergamelli: “Con la delibera di oggi andiamo ad assicurare copertura finanziaria di opere che non l’avevano quando Linee Lecco le ha realizzate. Per rispondere ai quesiti (sollevati dai due consiglieri) ‘Chi ha detto a Linee Lecco di fare delle opere? È previsto nel contratto che Linee Lecco possa farle?’ dobbiamo fare riferimento alla relazione preparata dal dirigente Crippa che distingue tra le opere realizzate in ossequio a previsioni contrattuali, che valgono poco più di 300mila euro che non verranno rimborsate proprio perché previste dal contratto, e opere classificate come extra contratto di servizio, che sono state approvate da delibere di Giunta senza però avere la copertura finanziaria. Uno degli effetti di questa delibera, quindi, è quello di riportare nel bilancio qualcosa che è transitato al di fuori di esso e visto che la logica è quella del debito fuori bilancio, il provvedimento sarà trasmesso alla Corte dei Conti”.
M.V.
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