Educare al digitale: concluso il progetto sul cyberbullismo all’Alberghiero di Casargo
Si è concluso con un incontro di grande intensità e partecipazione il progetto “Insieme contro il cyberbullismo”, che durante l’anno scolastico ha coinvolto le classi prime dell’Istituto Alberghiero di Casargo in un articolato percorso di sensibilizzazione dedicato alla sicurezza online, all’uso consapevole dei social media e alla prevenzione del cyberbullismo.
Nelle scorse settimane, gli studenti hanno partecipato a un incontro finale con gli agenti della Polizia di Stato di Lecco, tenuto dall’ispettore Pietro Aiello, che in un’ora e mezza di dialogo aperto e diretto ha affrontato i principali rischi legati alla rete, offrendo consigli pratici per proteggere sé stessi e gli altri dalle insidie del web.

L’incontro ha rappresentato il momento conclusivo di un progetto educativo più ampio, costruito nel corso dell’anno insieme al docente ed esperto Cristian Villa, da anni impegnato nella promozione di una cultura digitale consapevole tra i più giovani.
Attraverso una metodologia innovativa, che ha incluso la visione di film e serie tv come strumenti di riflessione e confronto, il progetto ha voluto parlare ai ragazzi con un linguaggio a loro vicino, mettendoli nelle condizioni di riconoscere i segnali del cyberbullismo, affrontarli in modo critico e sapere a chi rivolgersi in caso di difficoltà.
«Il progetto nasce come un percorso pensato per sensibilizzare gli studenti su un fenomeno sempre più diffuso ma spesso sottovalutato – ha spiegato Villa –. Utilizzando strumenti come il linguaggio audiovisivo, i ragazzi riescono a immedesimarsi nelle storie e nei personaggi, riflettendo in modo profondo sulle dinamiche del cyberbullismo e sulle sue conseguenze. Il nostro obiettivo è aiutarli a diventare cittadini digitali più consapevoli, capaci di riconoscere i rischi, tutelare la propria privacy e utilizzare le tecnologie in modo responsabile».

I dati più recenti confermano l’urgenza di simili iniziative: secondo il CNR, nel 2024 quasi la metà degli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni ha subito episodi di cyberbullismo. Un fenomeno in preoccupante crescita, che trova spesso terreno fertile proprio nell’ambiente scolastico.
“ Come istituto con convitto - afferma il direttore della scuola valsassinese Alan Vaninetti -abbiamo una responsabilità educativa che va ben oltre la didattica. Il nostro obiettivo è quello di offrire ai ragazzi un ambiente protetto, in cui possano crescere non solo come studenti, ma anche come persone consapevoli e responsabili. Il convitto rappresenta uno spazio di vita quotidiana dove i valori del rispetto, dell’ascolto e della collaborazione vengono vissuti ogni giorno. Il progetto “Insieme contro il cyberbullismo” si è mosso in questa direzione, costruendo consapevolezza e responsabilità, attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti e il supporto di professionisti qualificati, che desidero ringraziare sentitamente per il prezioso lavoro svolto. È proprio da esperienze come questa che emerge con forza il valore educativo della nostra proposta formativa, che mette al centro il benessere e la sicurezza dei nostri allievi, anche nel loro rapporto con il mondo digitale.”

Parole a cui fanno eco quelle del presidente di Apaf Francesco Maria Silverij: “a nome del Consiglio di amministrazione desidero ringraziare la questura di Lecco e l’ispettore Aiello per la disponibilità, la competenza e la sensibilità con cui ha saputo affrontare un tema tanto delicato quanto attuale.
Il fenomeno del cyberbullismo rappresenta una sfida educativa che non può essere affrontata solo all’interno delle aule scolastiche, ma deve vedere coinvolte tutte le componenti della comunità formativa. Progetti come questo dimostrano quanto sia fondamentale lavorare in sinergia tra scuola, famiglie e istituzioni, per offrire ai nostri giovani strumenti concreti di prevenzione e consapevolezza. Sostenere questi percorsi significa investire nella sicurezza e nel futuro dei nostri studenti.”
Nelle scorse settimane, gli studenti hanno partecipato a un incontro finale con gli agenti della Polizia di Stato di Lecco, tenuto dall’ispettore Pietro Aiello, che in un’ora e mezza di dialogo aperto e diretto ha affrontato i principali rischi legati alla rete, offrendo consigli pratici per proteggere sé stessi e gli altri dalle insidie del web.

L’incontro ha rappresentato il momento conclusivo di un progetto educativo più ampio, costruito nel corso dell’anno insieme al docente ed esperto Cristian Villa, da anni impegnato nella promozione di una cultura digitale consapevole tra i più giovani.
Attraverso una metodologia innovativa, che ha incluso la visione di film e serie tv come strumenti di riflessione e confronto, il progetto ha voluto parlare ai ragazzi con un linguaggio a loro vicino, mettendoli nelle condizioni di riconoscere i segnali del cyberbullismo, affrontarli in modo critico e sapere a chi rivolgersi in caso di difficoltà.
«Il progetto nasce come un percorso pensato per sensibilizzare gli studenti su un fenomeno sempre più diffuso ma spesso sottovalutato – ha spiegato Villa –. Utilizzando strumenti come il linguaggio audiovisivo, i ragazzi riescono a immedesimarsi nelle storie e nei personaggi, riflettendo in modo profondo sulle dinamiche del cyberbullismo e sulle sue conseguenze. Il nostro obiettivo è aiutarli a diventare cittadini digitali più consapevoli, capaci di riconoscere i rischi, tutelare la propria privacy e utilizzare le tecnologie in modo responsabile».

I dati più recenti confermano l’urgenza di simili iniziative: secondo il CNR, nel 2024 quasi la metà degli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni ha subito episodi di cyberbullismo. Un fenomeno in preoccupante crescita, che trova spesso terreno fertile proprio nell’ambiente scolastico.
“ Come istituto con convitto - afferma il direttore della scuola valsassinese Alan Vaninetti -abbiamo una responsabilità educativa che va ben oltre la didattica. Il nostro obiettivo è quello di offrire ai ragazzi un ambiente protetto, in cui possano crescere non solo come studenti, ma anche come persone consapevoli e responsabili. Il convitto rappresenta uno spazio di vita quotidiana dove i valori del rispetto, dell’ascolto e della collaborazione vengono vissuti ogni giorno. Il progetto “Insieme contro il cyberbullismo” si è mosso in questa direzione, costruendo consapevolezza e responsabilità, attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti e il supporto di professionisti qualificati, che desidero ringraziare sentitamente per il prezioso lavoro svolto. È proprio da esperienze come questa che emerge con forza il valore educativo della nostra proposta formativa, che mette al centro il benessere e la sicurezza dei nostri allievi, anche nel loro rapporto con il mondo digitale.”

Parole a cui fanno eco quelle del presidente di Apaf Francesco Maria Silverij: “a nome del Consiglio di amministrazione desidero ringraziare la questura di Lecco e l’ispettore Aiello per la disponibilità, la competenza e la sensibilità con cui ha saputo affrontare un tema tanto delicato quanto attuale.
Il fenomeno del cyberbullismo rappresenta una sfida educativa che non può essere affrontata solo all’interno delle aule scolastiche, ma deve vedere coinvolte tutte le componenti della comunità formativa. Progetti come questo dimostrano quanto sia fondamentale lavorare in sinergia tra scuola, famiglie e istituzioni, per offrire ai nostri giovani strumenti concreti di prevenzione e consapevolezza. Sostenere questi percorsi significa investire nella sicurezza e nel futuro dei nostri studenti.”
