UP – seconda stagione/5: alla scoperta del Lago di Deleguaggio Inferiore da Premana
La scorsa settimana vi abbiamo raccontato una delle più belle escursioni dell’Alta Valsassina, quella che dall’Alpe di Paglio porta al Rifugio Santa Rita. In questo numero di UP – Un Percorso restiamo in zona e ci spostiamo solo di pochi chilometri, a Premana: vediamo insieme come raggiungere il suggestivo Lago di Deleguaggio inferiore.
Prima, però, una premessa. Tra le nostre montagne è molto difficile imbattersi in laghi di montagna. Questo è dovuto al fatto che le rocce su cui camminiamo sono calcaree, e quindi permeabili: l’acqua piovana, resa leggermente acida dal contatto con l’anidride carbonica presente nell’aria, scioglie goccia dopo goccia la roccia, penetrando al suo interno e scavando fessure, cunicoli e grotte di varie dimensioni. Per questo motivo, non troviamo quasi mai acqua a ridosso delle vette delle montagne, mentre alle falde c’è una grande abbondanza di sorgenti, torrenti e fiumi. Un esempio su tutti: Fiumelatte a Varenna.
Ma torniamo a noi. Sebbene siano rari, i laghetti di montagna ci sono anche nel lecchese. Uno si trova in Val Biandino, proprio a ridosso del Rifugio Santa Rita, ed è il Lago di Sasso. Altri due invece si trovano in alta quota, tra Premana e Pagnona, a ridosso del Monte Legnone: sono i Laghi di Deleguaggio, uno inferiore (a una quota più bassa) e uno superiore, leggermente più in alto. Di seguito presentiamo l’itinerario che porta al lago inferiore, partendo da Premana.
L’escursione per il lago inferiore non ha particolari difficoltà tecniche, ma è abbastanza lunga e faticosa dal punto di vista fisico. Per raggiungere il Lago di Deleguaggio Superiore invece bisogna aggiungere almeno altri 30 minuti di cammino su un sentiero impervio, raccomandato solo agli escursionisti più esperti. Si consiglia di percorrere questo itinerario da aprile a ottobre, evitando i mesi invernali quando è facile trovare neve e ghiaccio.
• Partenza: Premana (940m slm)
• Arrivo: Lago di Deleguaggio Inferiore (2.090m slm)
• Lunghezza: 6,9 km
• Dislivello positivo: 1.150 metri
• Durata: 3 ore
• Difficoltà: Impegnativo
N.B. I dati qui sopra si riferiscono al tragitto di sola andata Premana – Lago di Deleguaggio Inferiore
L’inizio della nostra escursione è a Premana. Il sentiero parte a ridosso della sede della C.A.M.P., in Via Roma. Qui troviamo alcuni cartelli segnaletici marroni, tra cui quello che interessa a noi per il Lago di Deleguaggio. Dopo una prima rampa di salita su fondo cementato, inizia il sentiero vero e proprio. In questo tratto procediamo verso ovest, in direzione di Pagnona e, con un andamento prevalentemente pianeggiante, dopo circa 20 minuti arriviamo alla località Gòrle, dove si trovano alcune baite.
Superiamo le case, procedendo nella stessa direzione da cui proveniamo. A questo punto il sentiero inizia a salire blandamente. In circa 10 minuti raggiungiamo la località Zuk. Rimanendo alti sopra le baite, continuiamo sul sentiero e, quando dalla partenza sono passati circa 45 minuti, arriviamo in località Gianel. Il sentiero alterna tratti in terra battuta ad altri di mulattiera.
A questo punto la salita inizia a farsi più ripida, sempre costante e senza strappi eccessivi. Il sentiero si addentra in un bel bosco fitto, che rimane fresco anche d’estate. Il nostro è l’unico sentiero, non ci sono deviazioni, quindi è impossibile sbagliare. In circa mezz’ora arriviamo a un bel punto panoramico dove il sentiero passa a fianco dei cavi di una teleferica. Il bosco si dirada e la vista si apre: in particolare, possiamo ammirare la vicina cima del Monte Legnone.
Ora attraversiamo un torrente e, poco dopo, una corta scalinata scavata nella roccia. Proseguendo sul sentiero in breve arriviamo a una piccola cappella votiva, dove troviamo anche una fonte d’acqua. Alzando la testa, intuiamo la presenza delle baite dell’Alpe Deleguaggio, uno dei principali “mont” (gli alpeggi) di Premana. Inizia ora una salita abbastanza ripida che, in breve tempo, ci porta proprio all’ingresso dell’alpe. Ci arriviamo che sono passate circa 2 ore dalla partenza da Premana.
Ci concediamo qui una meritata sosta tra le baite ben curate e da cui si gode già di una bella vista panoramica su tutta la Val Varrone. È presente inoltre una piccola altalena panoramica.
Quando siamo pronti per ripartire, ci prepariamo ad affrontare la parte più tosta di tutta l’escursione. Il sentiero passa a monte delle baite (guardando l’alpeggio da dove si è arrivati, sulla destra) e inizia subito a risalire il pendio erboso con brevi tornanti ripidi. Anche in questo caso, il sentiero è solo uno. Proseguiamo la salita attraversando due torrenti, poi quasi di colpo la pendenza si placa. In sentiero ora si allarga quasi pianeggiante a compiere un ampio tornante.
Attraversato di nuovo un torrente (lo stesso già attraversato poco sotto), ricomincia però la salita. È l’ultimo sforzo: in poco tempo si arriva a una baita, alle cui spalle compare il bellissimo Lago di Deleguaggio. Dall’alpe è passata circa 1 ora, per un totale di 3 ore dall’inizio del sentiero a Premana.
L’occhio è naturalmente attratto dal laghetto e dal suo colore blu intenso. Eppure, dando le spalle al lago, la vista è altrettanto bella: non è difficile individuare, tra le montagne che si aprono di fronte, un pezzetto del Lago di Lugano in lontananza.
Come dicevamo, gli escursionisti più esperti ed allenati da qui possono proseguire la salita e raggiungere il Lago di Deleguaggio Superiore. Altrimenti, per tornare a Premana abbiamo due opzioni: una, la più ovvia, è tornare da dove siamo venuti; l’altra è chiudere un ampio anello passato tra i caratteristici “mont” di Premana.
Per fare ciò, dal Lago di Deleguaggio Inferiore torniamo con lo stesso sentiero all’Alpe Deleguaggio. A questo punto, anziché scendere con il sentiero dell’andata, seguiamo le indicazioni per l’Alpe Premaniga. Il sentiero ha un andamento a saliscendi, con poco dislivello. Superata l’Alpe Piancalada, si arriva all’Alpe Solino, dove troviamo un bel punto panoramico. Da qui il sentiero ci porta alla bellissima Alpe Premaniga, dove è presente un ristoro. Da Premaniga si può poi tornare in breve a Premana con una mulattiera. Scegliendo questa opzione (come nella traccia GPS riportata qui sotto), l’escursione in totale risulta lunga 17 km con un tempo di percorrenza complessivo di 6h 30min e un dislivello positivo di circa 1.500 metri.
Prima, però, una premessa. Tra le nostre montagne è molto difficile imbattersi in laghi di montagna. Questo è dovuto al fatto che le rocce su cui camminiamo sono calcaree, e quindi permeabili: l’acqua piovana, resa leggermente acida dal contatto con l’anidride carbonica presente nell’aria, scioglie goccia dopo goccia la roccia, penetrando al suo interno e scavando fessure, cunicoli e grotte di varie dimensioni. Per questo motivo, non troviamo quasi mai acqua a ridosso delle vette delle montagne, mentre alle falde c’è una grande abbondanza di sorgenti, torrenti e fiumi. Un esempio su tutti: Fiumelatte a Varenna.
Ma torniamo a noi. Sebbene siano rari, i laghetti di montagna ci sono anche nel lecchese. Uno si trova in Val Biandino, proprio a ridosso del Rifugio Santa Rita, ed è il Lago di Sasso. Altri due invece si trovano in alta quota, tra Premana e Pagnona, a ridosso del Monte Legnone: sono i Laghi di Deleguaggio, uno inferiore (a una quota più bassa) e uno superiore, leggermente più in alto. Di seguito presentiamo l’itinerario che porta al lago inferiore, partendo da Premana.
L’escursione per il lago inferiore non ha particolari difficoltà tecniche, ma è abbastanza lunga e faticosa dal punto di vista fisico. Per raggiungere il Lago di Deleguaggio Superiore invece bisogna aggiungere almeno altri 30 minuti di cammino su un sentiero impervio, raccomandato solo agli escursionisti più esperti. Si consiglia di percorrere questo itinerario da aprile a ottobre, evitando i mesi invernali quando è facile trovare neve e ghiaccio.
• Partenza: Premana (940m slm)
• Arrivo: Lago di Deleguaggio Inferiore (2.090m slm)
• Lunghezza: 6,9 km
• Dislivello positivo: 1.150 metri
• Durata: 3 ore
• Difficoltà: Impegnativo
N.B. I dati qui sopra si riferiscono al tragitto di sola andata Premana – Lago di Deleguaggio Inferiore
L’inizio della nostra escursione è a Premana. Il sentiero parte a ridosso della sede della C.A.M.P., in Via Roma. Qui troviamo alcuni cartelli segnaletici marroni, tra cui quello che interessa a noi per il Lago di Deleguaggio. Dopo una prima rampa di salita su fondo cementato, inizia il sentiero vero e proprio. In questo tratto procediamo verso ovest, in direzione di Pagnona e, con un andamento prevalentemente pianeggiante, dopo circa 20 minuti arriviamo alla località Gòrle, dove si trovano alcune baite.

A questo punto la salita inizia a farsi più ripida, sempre costante e senza strappi eccessivi. Il sentiero si addentra in un bel bosco fitto, che rimane fresco anche d’estate. Il nostro è l’unico sentiero, non ci sono deviazioni, quindi è impossibile sbagliare. In circa mezz’ora arriviamo a un bel punto panoramico dove il sentiero passa a fianco dei cavi di una teleferica. Il bosco si dirada e la vista si apre: in particolare, possiamo ammirare la vicina cima del Monte Legnone.


Quando siamo pronti per ripartire, ci prepariamo ad affrontare la parte più tosta di tutta l’escursione. Il sentiero passa a monte delle baite (guardando l’alpeggio da dove si è arrivati, sulla destra) e inizia subito a risalire il pendio erboso con brevi tornanti ripidi. Anche in questo caso, il sentiero è solo uno. Proseguiamo la salita attraversando due torrenti, poi quasi di colpo la pendenza si placa. In sentiero ora si allarga quasi pianeggiante a compiere un ampio tornante.

Come dicevamo, gli escursionisti più esperti ed allenati da qui possono proseguire la salita e raggiungere il Lago di Deleguaggio Superiore. Altrimenti, per tornare a Premana abbiamo due opzioni: una, la più ovvia, è tornare da dove siamo venuti; l’altra è chiudere un ampio anello passato tra i caratteristici “mont” di Premana.

Michele Castelnovo, Guida Ambientale Escursionistica - www.trekkinglecco.com