Pasquini con i “camerati”: la risposta al question time in Provincia
A un mese e mezzo dai fatti, in assise provinciale si è tornati a parlare della presenza del consigliere Antonio Pasquini al corteo dei “sedicenti camerati”, come li aveva definiti l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), svoltosi il 28 aprile scorso nei pressi dello stadio in occasione del 80° anniversario della fucilazione del repubblichini, per “glorificare con una lugubre e cupa fiaccolata chi, sotto l’inganno di una bandiera bianca, uccise alcuni valorosi partigiani".

Il consigliere Paolo Lanfranchi, a nome del gruppo d'opposizione Provincia Territorio Bene Comune, in apertura della seduta del 30 aprile, aveva domandato ad Alessandra Hofmann tramite un question time, spiegazioni e una presa di posizione sull'accaduto.
Quest'oggi è arrivata la risposta (QUI IL TESTO INTEGRALE)
Ricordando come la targa commemorativa nei pressi dello stadio fosse stata collocata molti anni prima da una giunta comunale di centrosinistra, la presidente ha precisato che le parole pronunciate da Pasquini durante l'evento erano in realtà state riprese dal discorso di insediamento dell'allora presidente della Camera Luciano Violante (uomo di sinistra). Un intervento che la presidente ha voluto riproporre integrale al consiglio per meglio contestualizzare quanto accaduto.
"Si tratta di parole chiare e inequivocabili, che non lasciano spazio ad alcuna lettura ambigua o interpretazione revisionista. La scelta del consigliere Pasquini di leggerle è stata motivata proprio dalla loro forza di chiarezza e dal messaggio di responsabilità condivisa che esse trasmettono" ha precisato prima di concludere "Come rappresentanti delle istituzioni, abbiamo il dovere di promuovere i valori della nostra Repubblica che è fondata su democrazia, libertà, rispetto delle differenze e riconoscimento del confronto civile come base di ogni convivenza".

Infine è arrivata nuovamente la condanna per il tentativo di intrusione in municipio, dove era in corso la seduta del consiglio comunale, da parte degli "antagonisti", sempre durante la contromanifestazione del 28 aprile promossa in risposta alla commemorazione dei militari della RSI.
Presa la parola per esprimersi sulla risposta ricevuta, Lanfranchi ha spiegato di avere avuto successivamente al question time una interlocuzione personale con il collega Antonio Pasquini e di avere chiarito l'accaduto e le diverse posizioni.
Delucidazioni arrivate fuori dal contesto istituzionale e non presenti nella risposta che, pur apprezzabile, hanno fatto optare per un "non soddisfatto".

Il consigliere Pasquini alla commemorazione
Il consigliere Paolo Lanfranchi, a nome del gruppo d'opposizione Provincia Territorio Bene Comune, in apertura della seduta del 30 aprile, aveva domandato ad Alessandra Hofmann tramite un question time, spiegazioni e una presa di posizione sull'accaduto.
Quest'oggi è arrivata la risposta (QUI IL TESTO INTEGRALE)
Ricordando come la targa commemorativa nei pressi dello stadio fosse stata collocata molti anni prima da una giunta comunale di centrosinistra, la presidente ha precisato che le parole pronunciate da Pasquini durante l'evento erano in realtà state riprese dal discorso di insediamento dell'allora presidente della Camera Luciano Violante (uomo di sinistra). Un intervento che la presidente ha voluto riproporre integrale al consiglio per meglio contestualizzare quanto accaduto.
"Si tratta di parole chiare e inequivocabili, che non lasciano spazio ad alcuna lettura ambigua o interpretazione revisionista. La scelta del consigliere Pasquini di leggerle è stata motivata proprio dalla loro forza di chiarezza e dal messaggio di responsabilità condivisa che esse trasmettono" ha precisato prima di concludere "Come rappresentanti delle istituzioni, abbiamo il dovere di promuovere i valori della nostra Repubblica che è fondata su democrazia, libertà, rispetto delle differenze e riconoscimento del confronto civile come base di ogni convivenza".

Infine è arrivata nuovamente la condanna per il tentativo di intrusione in municipio, dove era in corso la seduta del consiglio comunale, da parte degli "antagonisti", sempre durante la contromanifestazione del 28 aprile promossa in risposta alla commemorazione dei militari della RSI.
Presa la parola per esprimersi sulla risposta ricevuta, Lanfranchi ha spiegato di avere avuto successivamente al question time una interlocuzione personale con il collega Antonio Pasquini e di avere chiarito l'accaduto e le diverse posizioni.
Delucidazioni arrivate fuori dal contesto istituzionale e non presenti nella risposta che, pur apprezzabile, hanno fatto optare per un "non soddisfatto".
S.V.