'Sicuri in ferrata': presidio del CAI di Calolzio sul Resegone
Il CAI di Calolziocorte ha partecipato domenica 15 giugno alla Giornata nazionale dedicata alla prevenzione degli incidenti in montagna nella stagione estiva dal titolo “Sicuri in ferrata”, presidiando con propri volontari la Ferrata del Centenario sul Monte Resegone, che risale un’imponente bastionata rocciosa addentrandosi in un lungo canalone di bellissima roccia calcarea.
Caratterizzata da una abbondante presenza di staffe metalliche a sostegno della progressione, catene e barre di acciaio, è facilmente concatenabile con altri itinerari. L’uscita dalla Ferrata sul Pian Serrada, dopo un dislivello di circa 150 metri, richiede almeno 45 minuti di impegno e concentrazione.
I volontari del CAI di Calolziocorte hanno attrezzato alla base, presso la capanna sociale Giacomo Ghislandi (“il baitello”) al Passo del Fò (1.284 metri), il punto di informazione, di raccolta dati, di verifica delle attrezzature e del loro corretto utilizzo, per poter intraprendere in sicurezza la salita della Ferrata. Alcuni volontari hanno anche seguito gli escursionisti, per poi riaccompagnarli alla capanna sociale percorrendo il sentiero attrezzato del “Buco della Carlotta”.
L’attività è iniziata alle 8.30 con i primi arrivi, dal lecchese e dalle province di Milano, Monza e Brianza, Bergamo e Pavia. In tutta la giornata si sono presentate in totale 22 persone che hanno affrontato la salita. Gli escursionisti arrivavano alla base della ferrata da due direzioni, da Erve e dal posteggio della funivia per i piani d’Erna, dopo aver percorso circa un'ora e mezza di sentiero. Nessun partecipante ha affrontato per la prima volta da solo la salita. I principianti erano sempre accompagnati da amici più esperti che potevano intervenire con suggerimenti e supporto nei tratti più impegnativi.
Tutti hanno risposto con interesse alle domande previste dal ”Foglio di raccolta dati” predisposto dall’organizzazione della giornata e consultato i materiali informativi, apprezzando il controllo effettuato dagli esperti volontari del CAI di Calolziocorte dei materiali e soprattutto la verifica del corretto utilizzo di imbraghi, set dissipatori e caschi. Molti hanno chiesto informazioni aggiuntive per la gestione delle attrezzature.
Le ultime salite della Ferrata si sono svolte alle 15.45: l’attesa per completare il percorso di salita e la verifica che nessuna persona ha avuto difficoltà o necessità di assistenza del Soccorso Alpino ha permesso ai volontari di chiudere il punto di assistenza presso la capanna sociale Ghislandi con grande soddisfazione. La giornata è stata impegnativa, ricca di scambi di esperienze e informazioni, e merita di essere ripetuta per raggiungere l’obiettivo di avere la maggior sicurezza in montagna.
Nel corso delle ore una decina di escursionisti/alpinisti si sono fermati alla base della bastionata del Resegone e si sono cimentati nella salita delle vie aperte e mantenute in sicurezza dal CAI di Calolziocorte sulle falesie (tutti i dettagli a questo link).
Caratterizzata da una abbondante presenza di staffe metalliche a sostegno della progressione, catene e barre di acciaio, è facilmente concatenabile con altri itinerari. L’uscita dalla Ferrata sul Pian Serrada, dopo un dislivello di circa 150 metri, richiede almeno 45 minuti di impegno e concentrazione.
I volontari del CAI di Calolziocorte hanno attrezzato alla base, presso la capanna sociale Giacomo Ghislandi (“il baitello”) al Passo del Fò (1.284 metri), il punto di informazione, di raccolta dati, di verifica delle attrezzature e del loro corretto utilizzo, per poter intraprendere in sicurezza la salita della Ferrata. Alcuni volontari hanno anche seguito gli escursionisti, per poi riaccompagnarli alla capanna sociale percorrendo il sentiero attrezzato del “Buco della Carlotta”.
L’attività è iniziata alle 8.30 con i primi arrivi, dal lecchese e dalle province di Milano, Monza e Brianza, Bergamo e Pavia. In tutta la giornata si sono presentate in totale 22 persone che hanno affrontato la salita. Gli escursionisti arrivavano alla base della ferrata da due direzioni, da Erve e dal posteggio della funivia per i piani d’Erna, dopo aver percorso circa un'ora e mezza di sentiero. Nessun partecipante ha affrontato per la prima volta da solo la salita. I principianti erano sempre accompagnati da amici più esperti che potevano intervenire con suggerimenti e supporto nei tratti più impegnativi.
Tutti hanno risposto con interesse alle domande previste dal ”Foglio di raccolta dati” predisposto dall’organizzazione della giornata e consultato i materiali informativi, apprezzando il controllo effettuato dagli esperti volontari del CAI di Calolziocorte dei materiali e soprattutto la verifica del corretto utilizzo di imbraghi, set dissipatori e caschi. Molti hanno chiesto informazioni aggiuntive per la gestione delle attrezzature.
Nel corso delle ore una decina di escursionisti/alpinisti si sono fermati alla base della bastionata del Resegone e si sono cimentati nella salita delle vie aperte e mantenute in sicurezza dal CAI di Calolziocorte sulle falesie (tutti i dettagli a questo link).
