Dervio, raccolta differenziata dei rifiuti: tre passi indietro o... uno scatto verso il futuro?
Ho letto con interesse l’articolo a firma di Gabriella Friso e la prima riflessione è stata: accidenti, non abbiamo indovinato nemmeno questa. Eh sì, perchè dall’insediamento dell’amministrazione Cassinelli per la cittadina Friso non ne abbiamo combinata una giusta: una lunga sequenza di errori e di scelte sbagliate, prontamente contestate e criticate. è curioso però constatare che, a cose fatte, la cittadina contestatrice è poi la prima ad usufruire delle scelte sbagliate e contestate. Due esempi su tutti: la tanto osteggiata demolizione della “casa Elide”, definita dalla stessa monumento storico, per creare una piazza con annesso parcheggio viene poi utilizzata in pianta stabile per parcheggiare la propria autovettura vicino a casa, o, come nel caso delle Ecoisole, la contestata collocazione delle stesse in via Greppi in prossimità delle scuole, ha visto la cittadina Friso correre in comune per richiedere che la propria utenza fosse autorizzata a conferire proprio in via Greppi, scelta tanto errata e di conseguenza contestata, ma poi a cose fatte ben gradita. La coerenza, questa sconosciuta!
Ci viene contestato poi di fare scelte unilaterali senza ascoltare la cittadinanza; facciamo presente che durante le prime fasi di costituzione della lista “Dervio Viva” nel 2018 (alla quale ho poi aderito in una seconda fase) la gran parte dei cittadini interpellati ha evidenziato, tra tanti altri, proprio il problema della raccolta porta a porta che creava un lungo elenco di problematiche che non stiamo qui ad elencare. Per questo motivo abbiamo inserito l’eliminazione della raccolta porta a porta nel nostro programma elettorale, sia del 2019 che successivamente nel 2024. Il fatto che il 60% dei cittadini derviesi ci abbia dato fiducia in entrambe le consultazioni, significa che la maggior parte della popolazione abbia ritenuto valide le nostre proposte, compreso quindi l’abbandono della raccolta porta a porta. L’esperienza diretta nel primo mandato elettorale con l’ascolto delle molteplici lamentele di un gran numero di cittadini ci ha poi dato la convinzione che la scelta di abbandonare il porta a porta, e sostituirla con la raccolta stradale perfezionata e migliorata dalle nuove tecnologie e dai nuovi metodi di controllo, fosse la scelta migliore. L’ostacolo maggiore era il costo notevole delle nuove ecoisole che non era sostenibile se non accedendo ad un eventuale bando. Cosa che è poi stata possibile, con la partecipazione ad un bando grazie ai fondi del PNRR.

È qui d’obbligo fare alcune considerazioni.
Un piccolo paese come Dervio presenta il proprio progetto a Silea che, non dimentichiamolo, utilizza in tutto il comprensorio il ritiro porta a porta e quindi decide di verificare progetto con tecnici prima di validarlo. Silea, dopo una lunga sequenza di analisi, ritiene valido il progetto presentato e decide, nella partecipazione del bando, di inserire tutte le richieste avanzate dal comune di Dervio facendole proprie.
I tecnici del ministero validano il progetto ed assegnano al progetto di Silea un punteggio tale da ammetterlo tra quelli finanziabili. Il comune di Dervio ottiene un finanziamento di 1.400.000€ di gran lunga superiore a tutti gli altri comuni del comprensorio, capoluogo compreso.
Siamo consapevoli che ci siano alcuni aspetti negativi come del resto qualsiasi scelta nella vita comporta lati positivi e non. Ma siamo convinti della bontà della nostra scelta, confortati dall’appoggio totale di Silea pur tra le comprensibili difficoltà iniziali. Avremmo voluto partire prima ed i tecnici di Silea sanno le pressioni che abbiamo esercitato per essere operativi entro fine 2024 prima ed entro marzo 2025 poi, ma diversi problemi tecnici dei produttori hanno fatto slittare l’operazione. Abbiamo fatto degli errori? Probabilmente, anzi sicuramente si. Ma siamo convinti che l’errore più grande sia l’immobilismo e l’incapacità di fare delle scelte, anche se difficili, e siamo sicuri che, nello specifico, non vorremo mai più vedere il nostro bel paese ostaggio della spazzatura selvaggia.
Nelle foto alcune immagini del 26.06 in un paese vicino dopo il passaggio del ritiro porta a porta. È questo che vogliamo?
Ci viene contestato poi di fare scelte unilaterali senza ascoltare la cittadinanza; facciamo presente che durante le prime fasi di costituzione della lista “Dervio Viva” nel 2018 (alla quale ho poi aderito in una seconda fase) la gran parte dei cittadini interpellati ha evidenziato, tra tanti altri, proprio il problema della raccolta porta a porta che creava un lungo elenco di problematiche che non stiamo qui ad elencare. Per questo motivo abbiamo inserito l’eliminazione della raccolta porta a porta nel nostro programma elettorale, sia del 2019 che successivamente nel 2024. Il fatto che il 60% dei cittadini derviesi ci abbia dato fiducia in entrambe le consultazioni, significa che la maggior parte della popolazione abbia ritenuto valide le nostre proposte, compreso quindi l’abbandono della raccolta porta a porta. L’esperienza diretta nel primo mandato elettorale con l’ascolto delle molteplici lamentele di un gran numero di cittadini ci ha poi dato la convinzione che la scelta di abbandonare il porta a porta, e sostituirla con la raccolta stradale perfezionata e migliorata dalle nuove tecnologie e dai nuovi metodi di controllo, fosse la scelta migliore. L’ostacolo maggiore era il costo notevole delle nuove ecoisole che non era sostenibile se non accedendo ad un eventuale bando. Cosa che è poi stata possibile, con la partecipazione ad un bando grazie ai fondi del PNRR.

È qui d’obbligo fare alcune considerazioni.
Un piccolo paese come Dervio presenta il proprio progetto a Silea che, non dimentichiamolo, utilizza in tutto il comprensorio il ritiro porta a porta e quindi decide di verificare progetto con tecnici prima di validarlo. Silea, dopo una lunga sequenza di analisi, ritiene valido il progetto presentato e decide, nella partecipazione del bando, di inserire tutte le richieste avanzate dal comune di Dervio facendole proprie.
I tecnici del ministero validano il progetto ed assegnano al progetto di Silea un punteggio tale da ammetterlo tra quelli finanziabili. Il comune di Dervio ottiene un finanziamento di 1.400.000€ di gran lunga superiore a tutti gli altri comuni del comprensorio, capoluogo compreso.
Siamo consapevoli che ci siano alcuni aspetti negativi come del resto qualsiasi scelta nella vita comporta lati positivi e non. Ma siamo convinti della bontà della nostra scelta, confortati dall’appoggio totale di Silea pur tra le comprensibili difficoltà iniziali. Avremmo voluto partire prima ed i tecnici di Silea sanno le pressioni che abbiamo esercitato per essere operativi entro fine 2024 prima ed entro marzo 2025 poi, ma diversi problemi tecnici dei produttori hanno fatto slittare l’operazione. Abbiamo fatto degli errori? Probabilmente, anzi sicuramente si. Ma siamo convinti che l’errore più grande sia l’immobilismo e l’incapacità di fare delle scelte, anche se difficili, e siamo sicuri che, nello specifico, non vorremo mai più vedere il nostro bel paese ostaggio della spazzatura selvaggia.
Nelle foto alcune immagini del 26.06 in un paese vicino dopo il passaggio del ritiro porta a porta. È questo che vogliamo?
Angelo Sandonini, consigliere di Dervio Viva