Replica all'assessore Sandonini sulla raccolta rifiuti a Dervio

Come sempre l’Assessore Sandonini non risponde alle questioni poste dal mio intervento ma, infastidito dalle critiche, attacca personalmente, con motivazioni risibili, chi “si permette” di dissentire:
io uso il parcheggio creato dall’abbattimento di quella che era una casa storica di Dervio, sì è vero, ho anche controllato, ma non ho visto alcun cartello che impedisce la sosta agli oppositori e quegli stalli sono costati circa 60.000 euro l’uno, io pago le tasse anche al comune perché non dovrei usarli? E’ come se, contraria all’uso dell’energia nucleare, staccassi in casa mia la corrente elettrica perché una parte viene prodotta dalle centrali nucleari… E’ vero che ho chiesto il conferimento in un’isola ecologica vicino a casa mia…forse perché non è stata fatta al meglio l’assegnazione dei punti di raccolta. Io, come altre persone hanno fatto, a 68 anni sono stata destinata ad un posto distante dalla mia abitazione e, dove non passo mai, mentre ad un terzo della distanza c’è un altro punto di raccolta: sì ho chiesto di conferire in un posto più comodo…vicino a casa, e questa si chiama logica per accedere ad un SERVIZIO e non ad una CONCESSIONE….questo non vuol dire che i cassonetti stiano bene nel contesto urbano o che siano comodi da utilizzare!
Restano quindi sempre le questioni che ho posto all’Assessore che non hanno ricevuto alcuna risposta: le persone in carrozzina non possono conferire i rifiuti, le persone anziane non sono più autonome. 
Questo metodo di raccolta è stato realizzato i soldi del PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che devono essere investiti per rilanciare l'economia italiana, rendendola più competitiva, sostenibile e inclusiva. Questi investimenti sono focalizzati su tre assi principali: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Orbene il progetto derviese non rispetta queste indicazioni: noi già avevamo una raccolta dei rifiuti che ha raggiunto livelli considerevoli di raccolta differenziata. Il costo di 1.400.000€ è spropositato, non replicabile in tutti i Comuni del comprensorio perché ha costi insostenibili, quindi quali vantaggi apporta al rilancio dell’economia? Se qualche persona non conferiva correttamente i rifiuti, la colpa non era della raccolta porta a porta, ma di quelle persone, che potevano farlo grazie alla mancanza di controlli che anche il Comune avrebbe dovuto fare. Ora, con questo nuovo conferimento non verranno più neppure fatti quei controlli che chi li ritirava faceva, lasciando sul posto quelli non conformi alle indicazioni. Adesso, raccolti nei cassoni, non riesco ad immaginare che i sacchi vengano poi controllati “uno ad uno” nel centro di raccolta… 
E Silea che avrebbe dovuto adottare dei criteri di scelta dei progetti presentati che comprendessero l’economicità, l’innovazione (siamo tornati ai cassonetti), replicabili nei comuni e soprattutto INCLUSIVI. Perché abbia scelto questo progetto resta un mistero…. Tra l’altro quasi giornalmente si creano disturbi alla circolazione perché i camion che svuotano i cassonetti, non passano di mattina presto, ma di mattina tardi fino al pomeriggio. 
L’Assessore giustamente rileva che il 60% dei e delle derviesi hanno votato questa amministrazione, è vero, ma il 40% non lo ha fatto e questa Amministrazione dovrebbe amministrare e ascoltare le voci di tutti/e, soprattutto dovrebbe avere una attenzione per le persone più vulnerabili. Vedremo comunque in futuro, quando pioverà o ci saranno condizioni atmosferiche più proibitive, come saranno contente le persone che useranno questo servizio, che triplica le volte in cui si deve accedere (da un sacco conferito ogni 15 giorni a 2 o 3 con i sacchi che passano dagli sportelli che sono minuscoli)… e domenica, vicino al campo sportivo, con cassonetti che si riempiono in pochissimo tempo, c’erano abbandonati una decina di sacchi viola…
Gabriella Friso
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.