Crisi Riello: il sen. Magni interroga il ministro Urso
“La presidente Meloni continua a ripetere che in Italia l’occupazione cresce, ma il Paese reale racconta un’altra storia: siamo dentro una crisi industriale senza precedenti. Oltre 120.000 lavoratrici e lavoratori rischiano il posto, e sono decine i tavoli di crisi aperti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dal ministro Urso”. Lo dichiara il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, intervenendo sull’ennesimo caso di dismissione industriale che colpisce territori strategici per il tessuto produttivo del Paese.

“Da due anni – prosegue Magni – la produzione industriale è in calo e si assiste a una vera e propria fuga di aziende dall’Italia, in particolare delle multinazionali straniere. L’ultimo episodio riguarda la Riello, storica impresa specializzata in sistemi di riscaldamento, con 1.300 dipendenti in Europa, di cui ben 650 tra Verona, Lecco e Treviso. La proprietà americana, la multinazionale Carrier, ha annunciato la vendita dell’azienda senza fornire alcuna garanzia sul futuro degli stabilimenti”.
Secondo il senatore AVS, “il caso Riello evidenzia le gravi difficoltà del settore termoidraulico italiano, ancora troppo legato a tecnologie obsolete e ai combustibili fossili, e in ritardo nell’adeguarsi alla transizione energetica e alle tecnologie green. I lavoratori e i sindacati sono giustamente preoccupati per il futuro dell’azienda e dei posti di lavoro”.
“Per questo – conclude Magni – ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro Urso, chiedendo un intervento concreto a tutela dell’occupazione nei siti produttivi coinvolti e una strategia industriale nazionale che accompagni realmente le imprese e i territori nella sfida della transizione ecologica. Non possiamo permettere che lavoratori e aziende vengano lasciati soli davanti a cambiamenti epocali”.

“Da due anni – prosegue Magni – la produzione industriale è in calo e si assiste a una vera e propria fuga di aziende dall’Italia, in particolare delle multinazionali straniere. L’ultimo episodio riguarda la Riello, storica impresa specializzata in sistemi di riscaldamento, con 1.300 dipendenti in Europa, di cui ben 650 tra Verona, Lecco e Treviso. La proprietà americana, la multinazionale Carrier, ha annunciato la vendita dell’azienda senza fornire alcuna garanzia sul futuro degli stabilimenti”.
Secondo il senatore AVS, “il caso Riello evidenzia le gravi difficoltà del settore termoidraulico italiano, ancora troppo legato a tecnologie obsolete e ai combustibili fossili, e in ritardo nell’adeguarsi alla transizione energetica e alle tecnologie green. I lavoratori e i sindacati sono giustamente preoccupati per il futuro dell’azienda e dei posti di lavoro”.
“Per questo – conclude Magni – ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro Urso, chiedendo un intervento concreto a tutela dell’occupazione nei siti produttivi coinvolti e una strategia industriale nazionale che accompagni realmente le imprese e i territori nella sfida della transizione ecologica. Non possiamo permettere che lavoratori e aziende vengano lasciati soli davanti a cambiamenti epocali”.
