Lecco: due giorni di eventi per la decima edizione della ''PrimaVera Festa'' di Rancio

La PrimaVera Festa di Rancio trova ogni anno linfa nuova, così l'interesse continua a accresce dentro e fuori al rione, e il risultato della decima edizione non ha certo deluso le aspettative, anzi. Tra i volti nuovi e gli habitué, di fatto, sono stati in molti a rispondere al richiamo dell'evento che si snoda tra gli antichi vicoli rancesi, collegando tra di loro case, cascine, fattorie, archi, cortili, cantine, scuole e piazze adibiti a festa, il tutto coronato da un ambiente paesaggistico di elevato impatto suggestivo. 



Il taglio del nastro è arrivato attorno alle ore 16.30 di sabato 30 maggio, nella località di Castione, quando dalla Chiesa di San Carlo hanno iniziato a diffondersi le melodie di flauti dolci e violoncelli degli allievi ed ex allievi della Scuola Civica Zelioli di Lecco. Il concerto, che ha allietato i presenti per una ricca ora e mezza, ha giovato delle musiche di un'orchestra al gran completo, composta da 18 flauti dolci e 3 violoncelli, oltre che dai due giovanissimi volti addetti alla chitarra e alle percussioni.


 
A dirigere il concerto è stato uno degli insegnanti, il maestro Nicola Sansone (flauto dolce) che, in chiusura, dopo gli applausi scroscianti e il famigerato "bis", ha voluto spendere due parole per l'occasione: "Voglio ringraziare in primis la delegazione FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Lecco per averci invitato a questa bella festa. Un ringraziamento poi a tutti i presenti e a questa orchestra, mai così numerosa come quest'anno". 



Una volta terminata il concerto, i più curiosi sono rimasti all'interno della Chiesa per assistere alla visita guidata della stessa, la quale lega la sua storia a quella della famiglia Mazzucconi e, più tardi, a quella della famiglia Buttironi. Fu proprio il sacerdote Giuseppe Buttirnoni, infatti, ultimo esponente della dinastia, a decidere di lasciare la Chiesa in eredità alla Comunità di Rancio, che oggi ne è custode grazie alla gestione e alla cura dedicatagli dalla parrocchia. 



Le bellezze pittorico-artistiche, invece, sono state enumerate da Umberto Calvi, a partire dall'altare, datato 1700 ma arrivato a Rancio nel 1800, per poi passare all'affresco apposto sulla parete a fianco dell'altare, che ritrae S.Carlo nell'atto di sfamare gli appestati, e al quadro di provenienza basso-padana raffigurante l'adorazione dei pastori. Per quanto riguarda l'esterno, invece, l'attenzione è stata posta sulla piccola piazza dove è situata la Fontana "delle tre bocche", recentemente restaurata dalla Delegazione FAI di Lecco, nel 2009. A scolpirla l'opera originale fu Abbondio Molinari, noto lapicida di Clivio, che diede vita ad un complesso in pietra di Saltrio, composto da una vasca circolare di base e da una colonna centrale che sorregge i tre delfini addetti ad erogare l'acqua.
La giornata di sabato si è infine conclusa presso il Circolo Libero Pensiero, con la cena e le musiche del cantautore Enzo Romano.



La mattina seguente, tutti in marcia tra i vicoli di Rancio Alta per partecipare ai numerosi eventi in programma per la seconda giornata. La festa si è aperta alle ore 10.30, con la dimostrazione della Squadra Antincendio Boschivo e, parallelamente, con la visita al Cimitero guidata da Tiziana Rota, esperta legata all'Associazione Amici dei Musei del Territorio Lecchese, che ha mostrato ai presenti le peculiarità e il volto prezioso di questo luogo. 



Verso le 11.00 ha preso il via il laboratorio Poster House, dedicato ai più piccoli, dove questi hanno potuto mettersi alla prova sui tavoli da lavoro con colla, colori e cornici in legno fino alle ore 15.00. Fuori dal laboratorio, distese di fiori coloravano la zona facendo dimenticare il cielo plumbeo, e la musica della banda di Rancio Giovanni Brivio ha risuonato tra le vie del quartiere fino a giungere al piazzale Santuario, dove il concerto è stato accompagnato da un aperitivo all'aperto.



In giro per il rione, tanti erano i punti di sosta dove fermarsi ammirare le iniziative: una sentiero in salita portava alla Fattoria, dove l'Azienda Agricola Canto, proprietà della famiglia Corti, accompagnava alla degustazione dei formaggi alcune attività di sensibilizzazione verso il mondo della fattoria. Per i più piccoli erano previsti giochi nell'orto come la caccia alle verdure, mentre ai più grandi è stato mostrato il processo di produzione e di lavorazione del formaggio. 



Scendendo più in basso, numerose attrazioni catturavano la vista, dallo spazio dedicato al Falegnomo, di Alberto Possenti, fino a giungere all'officina, dove Giuseppe Villa metteva in scena alcune sue opere guidate dal tema di quest'anno: "take a smile". Nella prima sala vi si potevano trovare foto di archeologia industriale scattate da Roberto Valsecchi e dominate dalla sensazione di abbandono tipica della materia inanimata e meccanica, cui si è così cercato di donare vita aggiungendo delle parti che andassero a formare dei sorrisi, dei volti, regalando così a motori e ingranaggi una sorte di rinascita. 



"L'idea è quella di sensibilizzare la gente sulla necessità di riqualificare le zone, le cose, di riciclarle e riproporle in altra veste invece che distruggerle" ha commentato l'ideatore dell'iniziativa. Spostandosi nell'altra sala, invece, era possibile ammirare l'altra passione del Villa, questa volta più personale ma sempre legata al tema del sorriso: il Mandala, termine che identifica un'immagine simbolica circolare che va a costituire un nuovo metodo antistress per ritrovare il sorriso. "Il tempo materiale che il Mandala richiede per essere colorato permette di staccare la spina e quindi di raggiungere uno stato di equilibrio interiore. Si tratta un po' di ritornare all'essenza" ha spiegato Villa.



Poco più in là, la scuola d'infanzia Mazzucconi ha messo in mostra l'intero percorso educativo che ha coinvolto i bambini durante l'anno scolastico. "La mostra segue la logica del pensiero scientifico, che mette al centro il bambino e la sua capacità di essere protagonista di un percorso di conoscenza del mondo che parta da sé" ha spiegato Manuela Bianchi, la coordinatrice. Il grande tema di riferimento è stato quello della terra, dispiegato attorno a due direttive: la terra come materia e la terra come pianeta. "Nella conoscenza di questa tematica, erano i bambini ad avanzare le loro proposte, indicando liberamente che cosa fosse per loro la terra, facendo ipotesi, domande ed esperimenti, il tutto sotto la guida costante di noi insegnanti che, partendo dagli spunti dei bambini, abbiamo provato ad indirizzare e a formulare insieme a loro le risposte" ha proseguito Bianchi. 



La terra intesa come materia è stata così oggetto di esperimenti grazie alla collaborazione con il CFPP, mentre la terra come mondo ha individuato due maggiori realtà d'attenzione: l'Italia, per il cibo e i monumenti e l'Africa, per gli animali e le favole. Grazie all'appoggio dell'Associazione Les Cultures è stato possibile anche operare il confronto tra la realtà della scuola dell'infanzia di Rancio e quella di un asilo del Niger: come si gioca? Come ci si nutre? Come è costruita? Queste le maggiori domande di quello che è stato un lavoro esauriente, profondo e di grande arricchimento per bambini e insegnanti insieme.



Proseguendo nel percorso, la festa di Rancio ha regalato ancora grandi emozioni: dopo il pranzo presso la sede degli Alpini, i bambini hanno ricevuto nuovo intrattenimento grazie a "Pagliacciando in festa", un'iniziativa curata dall'Associazione Fiumi di Vita, mentre attorno alle 17, invece, è giunto il momento della letteratura con la presentazione del libro di Francesco D'Alessio intitolato "I cipressi che a Brogno...". Alle 16, poi, il "Coro Grigna" si è esibito in un concerto presso il Santuario, regalando momenti di canto che si sono affiancati agli itinerari di musiche e danze popolari del gruppo "Lo stivale che sona" e dell'Associazione Ballatella.



Una grande festa, dunque, dispiegata in due giorni ricchi di eventi che hanno divertito la gente del luogo e tutti i curiosi. La PrimaVera festa tornerà quindi, come di consueto, l'anno prossimo. 



Si ringraziano per l'organizzazione il Comune di Lecco in collaborazione con il Comitato Organizzatore Prima-vera Festa composto da: Circolo e Fotoclub Libero Pensiero, Circolo Pio X, Corpo Musicale Brivio, GER, Gruppo Alpini Monte Medale, Gruppo Antincendio Boschivo Rancio, Oratorio, Delegazione Fai di Lecco, Associazione Amici dei Musei del Territorio Lecchese, Associazione Scuola Famiglia don Ticozzi, Associazione Ballatella, Associazione Fiume di Vita e tutti gli abitanti di Rancio.
Giulia Achler
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