Lecco: nel nome di Lorenzo Mazzoleni si cercano volontari 'tecnici' per una missione in Pakistan
Nell’ambito del protocollo d’intesa tra la sede centrale del Club Alpino Italiano e l’associazione Amici di Lorenzo, è in fase di organizzazione la prima missione sul campo presso il Lorenzo Mazzoleni Dispensary, nella regione del Gilgit-Baltistan, in Pakistan.
Si svolgerà dal 1° al 21 settembre 2025, e prevede interventi di manutenzione e miglioramento della struttura sanitaria locale.
Servono, per dare corpo a tale progetto di cooperazione internazionale, volontari con competenze tecniche e manuali, in ambito edile, idraulico, elettronico... Da qui l'appello dai soci dall'articolazione centrale del CAI, rilanciato - e non poteva essere altrimenti - da quella di Lecco, visto il legame stretto con lo stesso Lorenzo Mazzoleni, figlio della nostra città, Ragno della Grignetta, mancato nel luglio del 1996 sul K2 dopo aver raggiunto la vetta nell'ambito della spedizione organizzata per celebrare il 50° dei maglioni rossi.
Considerato uno dei più promettenti alpinisti della sua generazione, il lecchese aveva solo 29 anni e già nel 1988 aveva conquistato il suo primo Ottomila, il Cho Oyu. Nel 1992, poi, aveva raggiunto la cima all’Everest, partecipando a un spedizione del CNR. L'anno dopo l'ascesa all’Aconcagua, la cima più alta del sud America, per trovare infine la morte in discesa dal K2, montagna che solo lo scorso anno ha restituito lo zaino di Lorenzo, trovato lungo il ghiacciaio in direzione del campo base avanzato.
Il lecchese, in tutti questi anni, ha continuato a vivere nel cuore dei suoi amici e di tanti giovani grazie ai progetti delle associazioni Namasté e Amici di Lorenzo che, non a caso, operano in favore delle popolazioni in difficoltà delle montagne nepalesi e pakistane. Alla passione per l'alpinismo, infatti, Mazzoleni affiancava una spiccata sensibilità per le popolazioni che incontrava durante le spedizioni.
Da qui la creazione del Dispensary, dove i volontari presteranno servizio a settembre. L’obiettivo del progetto sostenuto dal CAI è contribuire al rafforzamento del presidio sanitario attivo nella Braldo Valley, favorendo un miglior accesso alle cure per la popolazione locale. Le attività tecniche si inseriscono dunque in una cornice più ampia di sostegno alla salute in contesti montani isolati.
Chi fosse interessato/a può candidarsi compilando il modulo a QUESTO LINK entro il 25 luglio 2025.
Si svolgerà dal 1° al 21 settembre 2025, e prevede interventi di manutenzione e miglioramento della struttura sanitaria locale.
Servono, per dare corpo a tale progetto di cooperazione internazionale, volontari con competenze tecniche e manuali, in ambito edile, idraulico, elettronico... Da qui l'appello dai soci dall'articolazione centrale del CAI, rilanciato - e non poteva essere altrimenti - da quella di Lecco, visto il legame stretto con lo stesso Lorenzo Mazzoleni, figlio della nostra città, Ragno della Grignetta, mancato nel luglio del 1996 sul K2 dopo aver raggiunto la vetta nell'ambito della spedizione organizzata per celebrare il 50° dei maglioni rossi.
Una bella foto di Lorenzo Mazzoleni tratta dalla mostra a lui dedicata nel 2016 a Lecco
Considerato uno dei più promettenti alpinisti della sua generazione, il lecchese aveva solo 29 anni e già nel 1988 aveva conquistato il suo primo Ottomila, il Cho Oyu. Nel 1992, poi, aveva raggiunto la cima all’Everest, partecipando a un spedizione del CNR. L'anno dopo l'ascesa all’Aconcagua, la cima più alta del sud America, per trovare infine la morte in discesa dal K2, montagna che solo lo scorso anno ha restituito lo zaino di Lorenzo, trovato lungo il ghiacciaio in direzione del campo base avanzato.
Il lecchese, in tutti questi anni, ha continuato a vivere nel cuore dei suoi amici e di tanti giovani grazie ai progetti delle associazioni Namasté e Amici di Lorenzo che, non a caso, operano in favore delle popolazioni in difficoltà delle montagne nepalesi e pakistane. Alla passione per l'alpinismo, infatti, Mazzoleni affiancava una spiccata sensibilità per le popolazioni che incontrava durante le spedizioni.
Da qui la creazione del Dispensary, dove i volontari presteranno servizio a settembre. L’obiettivo del progetto sostenuto dal CAI è contribuire al rafforzamento del presidio sanitario attivo nella Braldo Valley, favorendo un miglior accesso alle cure per la popolazione locale. Le attività tecniche si inseriscono dunque in una cornice più ampia di sostegno alla salute in contesti montani isolati.
Chi fosse interessato/a può candidarsi compilando il modulo a QUESTO LINK entro il 25 luglio 2025.
