Lecco, elezioni: nel Risiko estivo, Minuzzo perde pezzi
Il tiro alla corda per il centrodestra, la pesca (grossa) per Gattinoni. L'estate, del resto, si sa è il momento anche dei passatempi. E così, mentre Lega e Fratelli d'Italia a suon di strattoni cercano di portare a casa il candidato sindaco, chi già indossa la fascia tricolore in città costruisce reti (per il turismo) alle quali aderiscono amministratori di tutti i colori politici, permettendogli (ingenuamente), a una manciata di mesi dalla chiamata al voto, di bearsi per aver "scritto una pagina importante per il futuro del nostro territorio", come da incipit della newsletter settimanale. Con la Provincia - "casa dei comuni" - muta.

"Nessuno basta a sé stesso, piste ciclabili e sentieri vanno oltre ogni confine" ha detto alla presentazione dal protocollo il Mauro al governo della città. Poi chissenefrega se Lecco-Malgrate è diventata corsa extraurbana (dunque maggiorata) nella rinegoziazione delle tariffe dei taxi affidata al suo assessore all'attrattività, perché si passa il ponte Kennedy... Immaginiamo la gioia (disinteressata) di Fabio Dadati, già inserito - per restare in tema di giochi estivi - nell'album delle figurine del candidato sindaco in pectore della Lega, Carlo Piazza, che evidentemente già nella partita, agli endorsement alterna visite in amicizia, ovviamente documentate sui social. "Non è tanto conosciuto ma su questo possiamo lavorare", del resto, è ciò che ha già dichiarato quello che si appresta a diventare l'altro Piazza.
Chissà se lo fa per cinque minuti di notorietà, anche Roberto Gagliardi, che in rapida successione, si è fatto immortalare con Eleonora Lavelli di Azione, lo stesso Carlo Piazza e il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Alessandro Negri. Manca solo - o ce la siamo persa noi - la foto con Marco Reguzzoni scelto dal partito - e ormai lo sanno tutti - come supervisore nella disputa, tutta interna agli azzurri, con la segretaria cittadina Angela Fortino, non così convinta, al contrario del suo coordinatore provinciale, di puntare su Piazza jr.
E se sul fronte Fratelli d'Italia Filippo Boscagli non sembra proprio così scalpitante come l'avversario leghista, in casa "civici" Emilio Minuzzo, l'outsider tra i candidati del centrodestra, perde, consenso anche tra i suoi, oltre all'appoggio di Forza Italia. Se Gianni Caravia e Simone Brigatti, eletti come lui sotto il logo "Lecco Merita di più", ad oggi, ancora lo sostengono, non così per la componente dell'originale lista “Lecco Ideale”. Dopo Piero Poli, Daniele Nava e Antonio Rossi, Carlo Piazza conquista infatti anche Lorella Cesana e Peppino Ciresa, con la prima (si dice) già inserita tra le quota rosa di un'ipotetica Giunta ed il secondo, nel volgere di cinque anni, divenuto da sostenuto a sostenitore di colui che gli aveva fatto da assistente nella scorsa campagna elettorale. La stessa tornata, dove, ironia della sorte, a lanciare Minuzzo e compagni c'erano Beppe Mambretti (speaker) e Mauro Piazza ("padrino"), oggi uno meloniano e l'altro salviniano, entrambi ancora convinti che "Lecco Merita di più" ma, evidentemente, non con Emilio quale sindaco. Non essendo l'azzardo un passatempo (e nemmeno sano), non si accettano scommesse su una eventuale frattura anche in consiglio comunale dove, inizialmente separati, i due gruppi "civici" sono ora tutt'uno guidato proprio da Minuzzo...
Se questa a Lecco è la situazione, non va meglio, tra le fila del centrodestra a Mandello, dove si vota a primavera come neppure a Merate, dopo un solo anno in minoranza...
"Nessuno basta a sé stesso, piste ciclabili e sentieri vanno oltre ogni confine" ha detto alla presentazione dal protocollo il Mauro al governo della città. Poi chissenefrega se Lecco-Malgrate è diventata corsa extraurbana (dunque maggiorata) nella rinegoziazione delle tariffe dei taxi affidata al suo assessore all'attrattività, perché si passa il ponte Kennedy... Immaginiamo la gioia (disinteressata) di Fabio Dadati, già inserito - per restare in tema di giochi estivi - nell'album delle figurine del candidato sindaco in pectore della Lega, Carlo Piazza, che evidentemente già nella partita, agli endorsement alterna visite in amicizia, ovviamente documentate sui social. "Non è tanto conosciuto ma su questo possiamo lavorare", del resto, è ciò che ha già dichiarato quello che si appresta a diventare l'altro Piazza.

Roberto Gagliardi e Carlo Piazza
Chissà se lo fa per cinque minuti di notorietà, anche Roberto Gagliardi, che in rapida successione, si è fatto immortalare con Eleonora Lavelli di Azione, lo stesso Carlo Piazza e il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Alessandro Negri. Manca solo - o ce la siamo persa noi - la foto con Marco Reguzzoni scelto dal partito - e ormai lo sanno tutti - come supervisore nella disputa, tutta interna agli azzurri, con la segretaria cittadina Angela Fortino, non così convinta, al contrario del suo coordinatore provinciale, di puntare su Piazza jr.
Emilio Minuzzo
E se sul fronte Fratelli d'Italia Filippo Boscagli non sembra proprio così scalpitante come l'avversario leghista, in casa "civici" Emilio Minuzzo, l'outsider tra i candidati del centrodestra, perde, consenso anche tra i suoi, oltre all'appoggio di Forza Italia. Se Gianni Caravia e Simone Brigatti, eletti come lui sotto il logo "Lecco Merita di più", ad oggi, ancora lo sostengono, non così per la componente dell'originale lista “Lecco Ideale”. Dopo Piero Poli, Daniele Nava e Antonio Rossi, Carlo Piazza conquista infatti anche Lorella Cesana e Peppino Ciresa, con la prima (si dice) già inserita tra le quota rosa di un'ipotetica Giunta ed il secondo, nel volgere di cinque anni, divenuto da sostenuto a sostenitore di colui che gli aveva fatto da assistente nella scorsa campagna elettorale. La stessa tornata, dove, ironia della sorte, a lanciare Minuzzo e compagni c'erano Beppe Mambretti (speaker) e Mauro Piazza ("padrino"), oggi uno meloniano e l'altro salviniano, entrambi ancora convinti che "Lecco Merita di più" ma, evidentemente, non con Emilio quale sindaco. Non essendo l'azzardo un passatempo (e nemmeno sano), non si accettano scommesse su una eventuale frattura anche in consiglio comunale dove, inizialmente separati, i due gruppi "civici" sono ora tutt'uno guidato proprio da Minuzzo...
Se questa a Lecco è la situazione, non va meglio, tra le fila del centrodestra a Mandello, dove si vota a primavera come neppure a Merate, dopo un solo anno in minoranza...
