UP – seconda stagione/14: due passi sul panoramico Monte di Borbino ad Abbadia
Questa settimana per la nostra rubrica UP – Un Percorso torniamo “a casa”, dopo essere stati in trasferta sul Lago Maggiore la scorsa settimana. Più precisamente, ci spostiamo ad Abbadia e andremo a scoprire uno degli itinerari recentemente mappati dal comune lariano e identificato con il nome “Borbino View”. Noi, più modestamente, lo definiamo un giro ad anello sul Monte di Borbino - dalla cui sommità si ammira una bellissima vista sul bacino lecchese del Lario.
L’escursione è abbastanza semplice e breve, ideale per una camminata serale post-lavoro in queste giornate estive, o per sgranchirsi le gambe una domenica mattina prima di andare a pranzo sul lago. La partenza dell’itinerario è la stazione di Abbadia e il percorso è contrassegnato da chiare indicazioni. Attenzione solo a una cosa: l’inizio della salita su mulattiera è abbastanza ripido e, per chi è meno allenato, potrebbe risultare un po’ faticoso, ma comune assolutamente fattibile con qualche pausa per riprendere fiato.
Partenza: Stazione di Abbadia Lariana (210m slm)
Arrivo: Monte di Borbino (463m slm)
Lunghezza anello: 4 km
Dislivello: 250 metri
Durata totale: 1 ora 45 minuti (passo medio/lento)
Difficoltà: Facile
Adatto ai bambini: dai 6 anni
Se il problema di Palermo è il “ciaffico”, come ci ha insegnato Johnny Stecchino, possiamo dire che il problema di Abbadia sono i parcheggi, soprattutto nella stagione estiva quando il lago è preso d’assalto dai bagnanti. Per questa nostra escursione possiamo provare a parcheggiare nel posteggio gratuito che si trova a ridosso della stazione, altrimenti si può tentare con i parcheggi a pagamento del Parco Ulisse Guzzi.
Comunque sia, dalla stazione scendiamo in direzione lago fino ad incontrare la Strada Provinciale. Qui svoltiamo a sinistra (direzione Lecco) e continuiamo sul marciapiedi per un centinaio di metri, poi giriamo ancora a sinistra in Via Onedo. Saliamo seguendo la strada, teniamo la destra ignorando la deviazione e in breve arriviamo a ridosso della caratteristica frazione di Borbino. Superato un parco giochi, prima di entrare nel nucleo vero e proprio svoltiamo a destra (Via Corte Americana) e arriviamo a un piccolo spiazzo tra due condomini, dove termina la strada asfaltata. Qui incontriamo il Sentiero del Viandante e, svoltando a sinistra, lo percorriamo per un tratto su una caratteristica mulattiera che costeggia l’abitato di Borbino con andamento pianeggiante.
Quando dalla partenza sono passati circa 15 minuti, giungiamo a un incrocio. Ora svoltiamo nettamente a destra, lasciando il Viandante. Seguendo le indicazioni del sentiero “Borbino View”, imbocchiamo una mulattiera che ora inizia a salire nel bosco con pendenze decisamente sostenute. In una decina di minuti troviamo un altro bivio, con un cartello ligneo che indica la “Cappella di Garoful”. Ignoriamo la deviazione, ma teniamo presente che la cappelletta in questione si trova proprio sulla vetta del Monte di Borbino e che percorreremo questo sentiero in discesa, al ritorno.
Proseguiamo sulla mulattiera. La salita è ancora costante per circa 5 minuti (30 totali dalla partenza), poi inizia ad ammorbidirsi e troviamo anche alcuni tratti pianeggianti dove riprendere fiato. Mentre camminiamo iniziamo a sentire il rumore del Torrente Zerbo che passa nella valle qualche metro sotto di noi. In questo tratto siamo sempre nel bosco, riparati dagli alberi.
Quando l’orologio segna circa 45 minuti dalla partenza, giungiamo a un bivio. Proseguendo dritti si raggiunge la strada che da Abbadia porta ai Campelli e quindi ai Piani Resinelli, oltre che alla Cascata del Cenghen, ma noi dobbiamo andare al Monte di Borbino e allora svoltiamo nettamente a destra. Dopo una prima rampa leggermente in salita, anche in questo tratto le pendenze sono molto blande, quasi nulle. Ci troviamo su un largo tracciato di strada sterrata.
Dopo alcuni minuti, arriviamo nei pressi di una casa. La strada conduce proprio alla baita, noi invece dobbiamo svoltare a destra (troviamo il segnavia su un piccolo edificio in pietra). Proseguiamo ancora in piano all’interno del bosco su un tracciato un po’ più stretto e in stile sentiero, fino a sbucare in un grande prato attorno a una casa. Attraversiamo il prato, superiamo la casa e, sulla destra, troviamo un bel punto panoramico da cui ammirare la vista sulla parte più meridionale del lago, con la città di Lecco in lontananza. Qui siamo proprio sotto la sommità del Monte di Borbino, di cui intravediamo la croce.
Proseguiamo sul sentiero per alcuni metri e saliamo in vetta, dove arriviamo dopo circa un’ora dalla partenza. Qui troviamo la cappelletta di Garoful che abbiamo citato in precedenza e una piccola croce. Oltre, ovviamente, a una bellissima vista! L’atmosfera purtroppo è un po’ rovinata da un grande traliccio elettrico che si trova nelle vicinanze, ma la bellezza del panorama ce lo fa dimenticare facilmente.
Dopo una meritata sosta a godere del luogo (consiglio: in serata, poco prima del tramonto, i colori sono davvero bellissimi), ora vediamo la discesa. Torneremo ad Abbadia con un piccolo anello.
Scendiamo dalla sommità del Monte di Borbino così come ci siamo saliti. Tornati alla casa con il prato, ora ci avviciniamo all’edificio, costeggiando il limite del prato, e sulla destra troviamo la traccia che scende. Ora ci aspetta una larga rampa cementata in discesa, decisamente ripida. In breve giungiamo a un inusuale garage in mezzo ai boschi e il tracciato carrabile finisce qui, per lasciare posto a un sentiero. La traccia è una sola, quindi proseguiamo in discesa sul sentiero. Alcuni tratti sono un po’ ripidi e accidentati (è pur sempre un sentiero di montagna). In circa 15/20 minuti arriviamo al bivio che abbiamo già incontrato in precedenza.
Qui svoltiamo a sinistra e ripercorriamo la stessa mulattiera dell’andata. Ci aspetta un tratto di discesa ripida (attenzione in particolare se dovesse esserci bagnato), ma in una decina di minuti arriviamo al termine della discesa e ritroviamo il Sentiero del Viandante. Ripercorriamo a ritroso quanto già percorso stamattina, tornando prima a Borbino, poi sulla Provinciale fino a giungere nuovamente alla stazione. Il giro complessivamente dura circa 1 ora e 45 minuti con un passo medio/lento. A passo più svelto ci si può impiegare circa un’ora per l’intero giro.
L’escursione è abbastanza semplice e breve, ideale per una camminata serale post-lavoro in queste giornate estive, o per sgranchirsi le gambe una domenica mattina prima di andare a pranzo sul lago. La partenza dell’itinerario è la stazione di Abbadia e il percorso è contrassegnato da chiare indicazioni. Attenzione solo a una cosa: l’inizio della salita su mulattiera è abbastanza ripido e, per chi è meno allenato, potrebbe risultare un po’ faticoso, ma comune assolutamente fattibile con qualche pausa per riprendere fiato.
Partenza: Stazione di Abbadia Lariana (210m slm)
Arrivo: Monte di Borbino (463m slm)
Lunghezza anello: 4 km
Dislivello: 250 metri
Durata totale: 1 ora 45 minuti (passo medio/lento)
Difficoltà: Facile
Adatto ai bambini: dai 6 anni
Se il problema di Palermo è il “ciaffico”, come ci ha insegnato Johnny Stecchino, possiamo dire che il problema di Abbadia sono i parcheggi, soprattutto nella stagione estiva quando il lago è preso d’assalto dai bagnanti. Per questa nostra escursione possiamo provare a parcheggiare nel posteggio gratuito che si trova a ridosso della stazione, altrimenti si può tentare con i parcheggi a pagamento del Parco Ulisse Guzzi.


Quando l’orologio segna circa 45 minuti dalla partenza, giungiamo a un bivio. Proseguendo dritti si raggiunge la strada che da Abbadia porta ai Campelli e quindi ai Piani Resinelli, oltre che alla Cascata del Cenghen, ma noi dobbiamo andare al Monte di Borbino e allora svoltiamo nettamente a destra. Dopo una prima rampa leggermente in salita, anche in questo tratto le pendenze sono molto blande, quasi nulle. Ci troviamo su un largo tracciato di strada sterrata.
Dopo alcuni minuti, arriviamo nei pressi di una casa. La strada conduce proprio alla baita, noi invece dobbiamo svoltare a destra (troviamo il segnavia su un piccolo edificio in pietra). Proseguiamo ancora in piano all’interno del bosco su un tracciato un po’ più stretto e in stile sentiero, fino a sbucare in un grande prato attorno a una casa. Attraversiamo il prato, superiamo la casa e, sulla destra, troviamo un bel punto panoramico da cui ammirare la vista sulla parte più meridionale del lago, con la città di Lecco in lontananza. Qui siamo proprio sotto la sommità del Monte di Borbino, di cui intravediamo la croce.

Dopo una meritata sosta a godere del luogo (consiglio: in serata, poco prima del tramonto, i colori sono davvero bellissimi), ora vediamo la discesa. Torneremo ad Abbadia con un piccolo anello.

Qui svoltiamo a sinistra e ripercorriamo la stessa mulattiera dell’andata. Ci aspetta un tratto di discesa ripida (attenzione in particolare se dovesse esserci bagnato), ma in una decina di minuti arriviamo al termine della discesa e ritroviamo il Sentiero del Viandante. Ripercorriamo a ritroso quanto già percorso stamattina, tornando prima a Borbino, poi sulla Provinciale fino a giungere nuovamente alla stazione. Il giro complessivamente dura circa 1 ora e 45 minuti con un passo medio/lento. A passo più svelto ci si può impiegare circa un’ora per l’intero giro.
Michele Castelnovo – Guida ambientale escursionistica – www.trekkinglecco.com