Per Lecco: sul lungolago servono nuove protezioni per dare maggiore sicurezza
La manutenzione straordinaria del lungolago, di cui è stato recentemente aperto un ulteriore tratto, procede, restituendo ordine e decoro utili a rendere più accogliente questo angolo di città. Riteniamo però importante segnalare e chiedere tempestivi aggiustamenti su un aspetto che rischia di essere molto più di un banale dettaglio. Con l’eliminazione dei posti auto sul bordo della passeggiata e di qualsiasi elemento divisorio rispetto alla carreggiata, attualmente buona parte del percorso pedonale e dell’adiacente ciclabile risultano privi di una qualsiasi forma di separazione di sicurezza rispetto alla strada. Eccezion fatta per il tratto alla Malpensata (dove è rimasta una lingua di prato a delimitare gli spazi e dove sono ancora presenti le recinzioni da cantiere) e per i pochi metri prima e dopo gli attraversamenti pedonali, altrove mancano totalmente paracarri o altri tipi di barriere utili a dividere le diverse tipologie di utilizzo.
Se ne sono accorti in questi giorni in primo luogo i genitori con bambini piccoli. In diversi hanno infatti segnalato con preoccupazione il rischio che i figli finiscano troppo facilmente e rapidamente sul bordo del marciapiede accanto alla strada, soprattutto nei tratti meno larghi (citiamo ad esempio quello subito dopo l’imbarcadero). Inoltre, l’assenza di qualsiasi barriera, che prima almeno in parte era rappresentata, loro malgrado, dalle auto parcheggiate negli stalli esistenti e ora eliminati, suscita qualche preoccupazione legata al transito a pochi metri di distanza da pedoni e ciclisti di automobili e mezzi pesanti (cisterne soprattutto), in molti casi ben oltre i limiti di velocità e purtroppo ben poco rallentati dalle nuove e famose castellane (che il progetto iniziale aveva previsto in materiale differente per consistenza e visibilità, ma oggi realizzate con semplice asfalto).
In spirito costruttivo e senza voler instaurare inutili polemiche, chiediamo dunque all’amministrazione di fare un approfondimento e di intervenire al più presto installando lungo tutta la passeggiata adeguati paracarri o arredi di protezione, in grado di separare la passeggiata e la ciclabile dalla carreggiata adiacente. In questo modo si potrebbe garantire maggiore sicurezza e serenità a ciclisti e pedoni, a cominciare dalle tante famiglie che intendono usufruire del percorso risistemato.
Se ne sono accorti in questi giorni in primo luogo i genitori con bambini piccoli. In diversi hanno infatti segnalato con preoccupazione il rischio che i figli finiscano troppo facilmente e rapidamente sul bordo del marciapiede accanto alla strada, soprattutto nei tratti meno larghi (citiamo ad esempio quello subito dopo l’imbarcadero). Inoltre, l’assenza di qualsiasi barriera, che prima almeno in parte era rappresentata, loro malgrado, dalle auto parcheggiate negli stalli esistenti e ora eliminati, suscita qualche preoccupazione legata al transito a pochi metri di distanza da pedoni e ciclisti di automobili e mezzi pesanti (cisterne soprattutto), in molti casi ben oltre i limiti di velocità e purtroppo ben poco rallentati dalle nuove e famose castellane (che il progetto iniziale aveva previsto in materiale differente per consistenza e visibilità, ma oggi realizzate con semplice asfalto).
In spirito costruttivo e senza voler instaurare inutili polemiche, chiediamo dunque all’amministrazione di fare un approfondimento e di intervenire al più presto installando lungo tutta la passeggiata adeguati paracarri o arredi di protezione, in grado di separare la passeggiata e la ciclabile dalla carreggiata adiacente. In questo modo si potrebbe garantire maggiore sicurezza e serenità a ciclisti e pedoni, a cominciare dalle tante famiglie che intendono usufruire del percorso risistemato.
Clara Fusi e Giovanni Tagliaferri, Gruppo consiliare Per Lecco