Sala al Barro: 'fede lungo le strade' con la 20^ fiaccolata
Cinque giorni intensi, di preghiera e di testimonianza, in un cammino di 520 chilometri per portare la luce della fede lungo le strade d'Italia.


È decisamente positivo il bilancio della fiaccolata che, per il ventesimo anno, ha visto coinvolta la comunità della frazione galbiatese di Sala al Barro, con circa settanta persone salite sul pullman all'alba di martedì scorso per muoversi in direzione di Assisi da dove poi sono ripartite per tornare verso casa "di corsa", con la torcia accesa proprio nella Basilica di San Francesco e passata di mano in mano tra i ragazzi che hanno accettato di partecipare alla staffetta, supportati dai numerosi volontari - tra autisti, cuochi e altri aiutanti - al loro seguito per tutta la durata dell'esperienza.

Esperienza che si è conclusa sabato 30 agosto con l'arrivo presso la Chiesa Parrocchiale di Sala al Barro, dove i "pellegrini" sono stati accolti da una comunità festante che ha condiviso con loro le emozioni di cinque giorni di tragitto tra campagne, borghi e strade, con tappe tra Perugia, San Sepolcro, Imola e Cremona dove il gruppo ha trascorso le notti, trovando ospitalità come sempre in monasteri, oratori e strutture parrocchiali.


"Ancora una volta siamo tornati a casa con la gioia di aver vissuto un altro cammino molto speciale, in cui abbiamo raccolto concretamente l'invito di Gesù a portare la fede lungo le strade" ci ha raccontato Giovanni Agudio, tra gli storici organizzatori della fiaccolata che non ha esitato a dare la sua disponibilità anche per questa ventesima edizione.

"Lungo tutto il percorso di 520 chilometri non è mai mancata la positività nel nostro gruppo, nonostante qualche fatica: abbiamo sempre percepito un clima di collaborazione, sostegno e aiuto reciproco, che si è visto anche in maniera tangibile nel fatto di accompagnarci tra di noi, mano nella mano, durante la camminata, la corsa e il passaggio del testimone".


"Un doveroso ringraziamento va a don Ivano, che ci ha seguito durante la prima giornata per celebrare la Messa e raccontarci Assisi anche dal punto di vista artistico e culturale, nonché al seminarista Giovanni Corti, che ha pure pedalato per un tratto di strada: il suo sostegno, già importante in senso spirituale, si è rivelato ancora più prezioso", la chiosa di Agudio a nome di tutto il gruppo, con il pensiero rivolto anche all'ex parroco don Aldo che per primo aveva lanciato l'idea della fiaccolata, ormai vent'anni fa. E l'appuntamento, ora, è già per la ventunesima edizione.


È decisamente positivo il bilancio della fiaccolata che, per il ventesimo anno, ha visto coinvolta la comunità della frazione galbiatese di Sala al Barro, con circa settanta persone salite sul pullman all'alba di martedì scorso per muoversi in direzione di Assisi da dove poi sono ripartite per tornare verso casa "di corsa", con la torcia accesa proprio nella Basilica di San Francesco e passata di mano in mano tra i ragazzi che hanno accettato di partecipare alla staffetta, supportati dai numerosi volontari - tra autisti, cuochi e altri aiutanti - al loro seguito per tutta la durata dell'esperienza.


Esperienza che si è conclusa sabato 30 agosto con l'arrivo presso la Chiesa Parrocchiale di Sala al Barro, dove i "pellegrini" sono stati accolti da una comunità festante che ha condiviso con loro le emozioni di cinque giorni di tragitto tra campagne, borghi e strade, con tappe tra Perugia, San Sepolcro, Imola e Cremona dove il gruppo ha trascorso le notti, trovando ospitalità come sempre in monasteri, oratori e strutture parrocchiali.


"Ancora una volta siamo tornati a casa con la gioia di aver vissuto un altro cammino molto speciale, in cui abbiamo raccolto concretamente l'invito di Gesù a portare la fede lungo le strade" ci ha raccontato Giovanni Agudio, tra gli storici organizzatori della fiaccolata che non ha esitato a dare la sua disponibilità anche per questa ventesima edizione.


"Lungo tutto il percorso di 520 chilometri non è mai mancata la positività nel nostro gruppo, nonostante qualche fatica: abbiamo sempre percepito un clima di collaborazione, sostegno e aiuto reciproco, che si è visto anche in maniera tangibile nel fatto di accompagnarci tra di noi, mano nella mano, durante la camminata, la corsa e il passaggio del testimone".


"Un doveroso ringraziamento va a don Ivano, che ci ha seguito durante la prima giornata per celebrare la Messa e raccontarci Assisi anche dal punto di vista artistico e culturale, nonché al seminarista Giovanni Corti, che ha pure pedalato per un tratto di strada: il suo sostegno, già importante in senso spirituale, si è rivelato ancora più prezioso", la chiosa di Agudio a nome di tutto il gruppo, con il pensiero rivolto anche all'ex parroco don Aldo che per primo aveva lanciato l'idea della fiaccolata, ormai vent'anni fa. E l'appuntamento, ora, è già per la ventunesima edizione.
B.P.