PAROLE CHE PARLANO/245
Pietra
La parola pietra viene dal latino petra, che a sua volta deriva dal greco antico pétra, cioè “roccia, sasso, masso”, parola che è probabilmente imparentata con il verbo greco pétomai, “volare” o “lanciarsi”. Un’associazione non così strana, dato che le pietre erano usate anche come proiettili scagliati a mano o con le fionde: decisamente voli poco piacevoli, ma pur sempre voli.
Nel latino classico, petra indicava la roccia viva, quella delle montagne, apparentemente inamovibile. Per il sasso staccato o trasportabile, invece, c’era il termine lapis, oggi usato nella nostra lingua come sinonimo di matita.
Con il passaggio dal latino all’italiano volgare, petra è diventata pietra, grazie a quella tipica “dittongazione” che trasforma la e in ie.
Nel tempo, pietra non ha perso il suo senso di base, ma si è arricchita di simboli e metafore: è durezza, eternità, fondamento. Nel Vangelo troviamo: “Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” con il chiaro significato di solidità.
In molte culture è segno di resistenza e permanenza… ma anche di ostacolo e freddezza. Insomma, dipende da che lato della pietra ti trovi.
Da pietra derivano parole come pietroso, pietrificare, impietrire, pietrigno. E non dimentichiamo le espressioni popolari: avere un cuore di pietra, mettere una pietra sopra, essere la pietra di scandalo, scrivere sulla pietra.
Ungaretti, nella sua poesia “Sono una creatura”, usa efficacemente come i latini questo termine:
Come questa pietra
del monte San Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo