Fratelli d'Italia porta Delmastro a Lecco: 'la riforma consegnerà una giustizia giusta ai nostri figli'

Pomeriggio lecchese, quello odierno, per l'onorevole Andrea Delmastro. Il Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, accompagnato dal consigliere regionale Giacomo Zamperini, dall'onorevole Umberto Maerna e dall'europarlamentare Pietro Fiocchi ha dapprima visitato la casa circondariale di Pescarenico per poi salire, da ospite d'onore, sul palco del Centro Civico Pertini per l'incontro “La Riforma Giusta” affiancato dallo stesso Zamperini, organizzatore dell'evento, nonché dall'onorevole Andrea Tremaglia e dal Procuratore Ezio Domenico Basso
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Andrea Delmastro

“Anche a Lecco il sovraffollamento è importante ma il Governo Meloni ha già finanziato un piano di edilizia imponente per 750 milioni per recuperare 10.000 dei posti detentivi mancanti ed ha nominato un commissario per procedere velocemente. I cittadini debbono sapere che io sono nato 50 anni fa, pressapoco: c'era il problema del sovraffollamento, mancavano 10.000 posti detentivi. Sono passati 50 anni, sono nel mezzo del cammin della mia vita, come direbbe il Poeta, c'è il sovraffollamento e mancano 10.000 posti detentivi. Questo non fa capire che le sinistre ricette del passato sono fallimentari con gli svuota-carceri? C'è bisogno di un enorme piano di edilizia penitenziaria e il Governo Meloni lo ha varato con 750 milioni. Solo così si potrà conferire spazi umanizzati ai detenuti e dopo di che si punta su lavoro, lavoro, lavoro. Perché è tramite la formazione fatta congiuntamente con le Regione e tramite il lavoro, prima interno, poi esterno, che si consegna una persona migliore alla società” ha detto Delmastro all'uscita della casa circondariale, sottolineando altresì come “la spiccata vocazione trattamentale della polizia penitenziaria e del comparto funzioni centrali consente a Lecco di innervare per davvero la funzione rieducativa e trattamentale della pena, nonostante la limitatezza degli spazi” in riferimento anche alle attività proposte e all'apertura alla comunità registrata dall'arrivo della direttrice Luisa Mattina, sua “guida” all'interno della struttura congiuntamente al Comandante, agli agenti e ai delegati sindacali del Corpo di Polizia Penitenziaria.
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Proprio a quest'ultimi – descritti come “consapevoli del loro ruolo, capaci e non demoralizzati” - il Sottosegretario ha assicurato che “l'intervento più immediato che faremo all'interno di questo Istituto sarà dedicato alla caserma, perché è evidente che anche le caserme sono funzionali al benessere dei dipendenti”. In soldoni è quantomeno necessario riorganizzare gli spazi per assicurare camere più confortevoli agli agenti essendo gli attuali alloggi sottodimensionati rispetto alle esigenze.
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Giacomo Zamperini e Andrea Tremaglia

“A tutta l'Italia stiamo raccontando di questa grande riforma costituzionale che finalmente consegnerà una giustizia giusta ai nostri figli, la vera parità processuale tra le parti e il giudice terzo indipendente. Ma soprattutto che, intervenendo sul sorteggio, eradicherà quella malapianta correntizia che tanto male ha fatto all'onorabilità stessa della magistratura. Oggi per crescere in magistratura pare che tutti debbano affiliarsi a una corrente. Noi speriamo che prevalga anche in magistratura il merito e sono assolutamente convinto che tanti, tanti, tanti magistrati festeggeranno la liberazione da un potere correntizio che tanto male ha fatto all'onorabilità sociale della magistratura come il caso Palamara gate insegna” ha detto invece, sintetizzando i punti cardine, a suo avviso, della riforma costituzionale voluta dal Governo Meloni, prima di salire sul palco dinnanzi ad una platea di almeno centocinquanta persone, per buona parte sostenitori di Fratelli d'Italia, tra amministratori – presenti tra tutti, i sindaci di Malgrate, Morterone, Sirtori, Casargo e Crandola, come pure, in prima fila, il capogruppo in consiglio comunale a Lecco Filippo Boscagli e la new entry Emilio Minuzzo – e militanti.
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“Una cosa impensabile tredici anni fa, quando abbiamo fondato il circolo di Fratelli d'Italia” ha rimarcato, con orgoglio per quanto costruito nel tempo, il coordinatore provinciale Alessandro Negri, portando il suo saluto così come Alan Binda (responsabile del dipartimento Giustizia), Filippo Boscagli (che ha posto l'accento anche sul tema della delinquenza giovanile “che sta esplodendo in città”), Umberto Maerna (“questo è un Governo che ha finalmente affrontato con coraggio la riforma, non contro i magistrati ma per i magistrati”) e Pietro Fiocchi (che ha definito “lecito magistralis” la visita del carcere di Pescarenico).

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Chiamata al microfono anche la presidente della Provincia Alessandra Hofmann che, in casa Fratelli d'Italia, ha ribadito come la sua amministrazione sia l'esempio di come il centrodestra unito lavori bene, riprendendo altresì il concetto espresso anche dall'avvocato Vito Zotti (alla presenza di colleghi come Richard Martini e Marilena Guglielmana) nella sua introduzione ovvero la dualità della riforma che guarda alla tutela dell'indagato come anche a quella della persona offesa.
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“Dobbiamo tutelare l'Italia per bene” l'assunto utilizzato dal Delmastro per giustificare il DL Sicurezza (“che io – ha detto – avrei chiamato DL normalità”), attraverso il quale “introduciamo una giustizia più giusta”. E a chi chiede pene certe? “Sono assolutamente convinto della certezza della pena e difatti non mi sono inchinato a nessuna richiesta di svuota-carceri. Dopo di che, la velocità del processo penale dipende essenzialmente dalle assunzioni: questo Governo ha messo in campo un titanico piano di assunzioni di magistrati che permetterà, al termine di questo mandato, pur con la lunghezza dei concorsi, di assicurare per la prima volta nella storia della Repubblica, la piena pianta organica dei magistrati per dare una risposta a quei cittadini che hanno sete di giustizia e che non hanno il diritto alla vendetta ma a una giustizia che arrivi puntuale e che sia certa, una volta che si è arrivati a una sentenza di terzo grado” ci ha risposto a margine del convegno. 
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Ezio Domenico Basso e Andrea Delmastro

In sala, a chiedere uno sforzo in tal senso è stato il Procuratore Basso, ricordando come va bene la digitalizzazione del processo penale telematico ma occorre mettere l'Ufficio nelle condizioni per farlo, a livello di infrastruttura – il sistema dà problemi quotidianamente – e soprattutto di forza lavoro, sia in termini di toghe che di personale amministrativo. Una provincia come Lecco, da circa 350.000 abitanti, ha ricordato, dovrebbe contare 5 sostituti oltre al Capo. Per svariati mesi, invece, la Procura è stata impersonata da lui stesso e una collega. Oggi i sostituti in servizio sono quattro e “il pieno organico lo raggiungeremo a dicembre ma con i Mot” (personale in tirocinio). Va ancora peggio sul piano degli amministrativi: “la scopertura è del 40%”. Con la speranza, dunque, che dei 2.900 nuovi assunti, qualcuno arrivi anche a Lecco.
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