Sala al Barro: la Primaria 'non regge' e trasloca subito a Galbiate. La minoranza 'all'attacco'
Lo scenario era già stato messo in preventivo nei mesi scorsi, per poi essere "ufficializzato" a maggio dalla stessa Amministrazione Comunale con una lettera rivolta direttamente ai cittadini. Ora la scelta è obbligata: la Scuola Primaria "Don Milani" di Sala al Barro trasloca, spostando temporaneamente tutte le attività didattiche a Galbiate (e non presso l'oratorio della frazione individuato in un primo momento come lo spazio più idoneo, con tanto di colloqui già ben avviati con la Parrocchia).
Dopo la comunicazione diffusa in primavera, a inizio estate la Giunta guidata dal sindaco Piergiovanni Montanelli aveva in realtà deciso di mantenere ancora per qualche tempo lo status quo, per definire meglio tutti gli aspetti tecnici e amministrativi della questione, con la speranza che i problemi strutturali nel plesso di via della Busa - all'origine, appunto, dell'ipotesi di un trasloco - non si aggravassero ulteriormente. Speranza che però è presto venuta meno, in quanto il maltempo dei giorni scorsi non ha fatto altro che peggiorare una situazione già compromessa, con infiltrazioni di acqua e veri e propri allagamenti.

"Dopo i sopralluoghi effettuati con tecnici nostri e della scuola, oltre che di imprese specializzate, abbiamo condiviso con il Dirigente Luca Rossi la necessità di trasferire bambini, docenti e collaboratori a Galbiate, individuando spazi idonei che sono già stati allestiti" ha fatto sapere il primo cittadino. "Un ringraziamento va ai nostri uffici, al Dirigente e al personale della scuola che in tempi rapidi hanno permesso il trasferimento".
Poi la chiosa, in "risposta" al gruppo consiliare di minoranza Galbiate Riparte che ha puntato il dito contro l'Amministrazione per il dietrofront improvviso, a distanza di un solo giorno dall'inizio dell'anno scolastico ("Ecco sotto gli occhi di tutti la capacità di programmazione e gestione dei problemi", si legge in una nota): "Come ben noto le condizioni climatiche non dipendono da nessuna Amministrazione. A cui semmai va riconosciuta l'efficienza nel far fronte con tempestività a situazioni emergenziali garantendo continuità ai servizi e aggiungendone ulteriori (trasporto, pre e post scuola, mensa...) per contenere i disagi che purtroppo, tanto o poco, non mancheranno".
Dopo la comunicazione diffusa in primavera, a inizio estate la Giunta guidata dal sindaco Piergiovanni Montanelli aveva in realtà deciso di mantenere ancora per qualche tempo lo status quo, per definire meglio tutti gli aspetti tecnici e amministrativi della questione, con la speranza che i problemi strutturali nel plesso di via della Busa - all'origine, appunto, dell'ipotesi di un trasloco - non si aggravassero ulteriormente. Speranza che però è presto venuta meno, in quanto il maltempo dei giorni scorsi non ha fatto altro che peggiorare una situazione già compromessa, con infiltrazioni di acqua e veri e propri allagamenti.

La Scuola Primaria di Sala al Barro
"Dopo i sopralluoghi effettuati con tecnici nostri e della scuola, oltre che di imprese specializzate, abbiamo condiviso con il Dirigente Luca Rossi la necessità di trasferire bambini, docenti e collaboratori a Galbiate, individuando spazi idonei che sono già stati allestiti" ha fatto sapere il primo cittadino. "Un ringraziamento va ai nostri uffici, al Dirigente e al personale della scuola che in tempi rapidi hanno permesso il trasferimento".
Poi la chiosa, in "risposta" al gruppo consiliare di minoranza Galbiate Riparte che ha puntato il dito contro l'Amministrazione per il dietrofront improvviso, a distanza di un solo giorno dall'inizio dell'anno scolastico ("Ecco sotto gli occhi di tutti la capacità di programmazione e gestione dei problemi", si legge in una nota): "Come ben noto le condizioni climatiche non dipendono da nessuna Amministrazione. A cui semmai va riconosciuta l'efficienza nel far fronte con tempestività a situazioni emergenziali garantendo continuità ai servizi e aggiungendone ulteriori (trasporto, pre e post scuola, mensa...) per contenere i disagi che purtroppo, tanto o poco, non mancheranno".
