UP - seconda stagione/20: in Valtellina alla scoperta del Rifugio Gino e Massimo
Per questa nuova puntata della nostra rubrica UP – Un Percorso torniamo nella vicina Valtellina. Oggi vi portiamo alla scoperta di un rifugio poco conosciuto, lontano dai grandi flussi escursionistici e che ha riaperto da poco, dopo aver cambiato gestione: stiamo parlando del Rifugio Gino e Massimo, che si trova nel comune di Ponte in Valtellina, al centro del settore orobico della valle. Attualmente è guidato da Anna Savonitto, una giovane ragazza di Morbegno che ha alle spalle alcune esperienze di lavoro in rifugi lecchesi.
In questo articolo vedremo un giro ad anello con partenza da Paiosa, una località raggiungibile in auto con un tratto di strada sterrata ma comunque praticabile abbastanza tranquillamente da tutti. L’escursione ha una lunghezza di circa 9,5 km con un dislivello positivo complessivo di circa 600 metri, quindi di media difficoltà. Per percorrerlo ci vanno da 3 a 4 ore a seconda del passo.
Partenza: Loc. Paiosa, Ponte in Valtellina (SO)
Arrivo: Rifugio Gino e Massimo (1.880 m slm)
Lunghezza totale: 8,5 km
Dislivello: 650 metri
Durata totale: 3-4 ore
Difficoltà: Medio
Adatto ai bambini: da 8 anni in su
Come dicevamo, la partenza della nostra escursione è in località Paiosa a Ponte in Valtellina. Lasciamo la SS38 poco prima di arrivare a Chiuro e con una strada a tornanti saliamo verso la località Briotti. Poco prima di arrivarvi, svoltiamo per il “Dosso del Grillo” (campeggio, bar e ristorante). Proseguiamo oltre, la strada da asfaltata diventa sterrata, superiamo il nucleo di case di Paiosa e, dopo alcuni minuti ancora su sterrato, troviamo un parcheggio oltre il quale non si può più proseguire senza autorizzazioni. Lasciamo qui la macchina e iniziamo a camminare.
Seguiamo la strada agrosilvopastorale che sale con pendenze blande. Ignoriamo le prime deviazioni che troviamo, rimanendo sempre sulla strada. Dopo circa 30 minuti arriviamo a un bivio, dove troviamo un cartello in legno che indica la località Armisola. Lasciamo la strada e imbocchiamo il sentiero. Ora le pendenze sono un po’ più ripide, ma mai eccessive. Il sentiero si snoda in un bel bosco di conifere, non ci sono deviazioni ma dobbiamo prestare attenzione a rimanere sulla traccia principale e non farci trarre in inganno da tracce secondarie che non portano da nessuna parte.
Trascorsi altri 30 minuti (1 ora in totale dalla partenza) sbuchiamo nuovamente su una strada agrosilvopastorale. Svoltiamo a destra e in pochi minuti arriviamo nella splendida conca dove sorge l’Alpe Armisola. Qui troviamo una malga dove è possibile acquistare formaggi freschi di giornata.
Proseguiamo il cammino. Qualche metro prima dell’alpeggio, a sinistra troviamo un sentiero. Seguiamo le indicazioni per il Rifugio Gino e Massimo / Grioni e imbocchiamolo. Anche questo tratto di sentiero si svolge in un bosco di conifere ed è molto bello. Le pendenze sono un pochino più sostenute, ma anche in questo caso niente di eccessivo. Rimaniamo sempre sul sentiero principale, finché non arriviamo proprio al rifugio (2 ore dalla partenza).
Il Rifugio Gino e Massimo sorge su una bella piana, al limite della quale è posta una panchina in legno per ammirare le bellissime vette che sorgono di fronte. Qui ci troviamo proprio davanti alla Valmalenco e si può ammirare molto bene il versante nord del Monte Disgrazia. Il rifugio è abbastanza piccolo all’interno, ma nella bella stagione ospita alcuni tavoli all’aperto. In ogni caso si consiglia di chiamare prima per verificare l’apertura e la disponibilità (349 7589925 – rifugioginoemassimo@gmail.com).
Dopo una meritata sosta, possiamo riprendere il cammino e chiudere un giro ad anello. Il ritorno si svolge interamente su strada agrosilvopastorale. La prendiamo esattamente dalla parte opposta del rifugio rispetto a quella da cui siamo arrivati prima. Il primo tratto di discesa è leggermente ripido, ma il tracciato è largo e non presenta pericoli particolari. Ignoriamo tutte le deviazioni che troviamo, rimanendo sempre sulla strada (che alterna tratti sterrati ad altri cementati). Dopo circa un’ora, ritorniamo al bivio per Armisola che abbiamo trovato all’inizio. Proseguiamo oltre e in circa 20 minuti siamo di nuovo al parcheggio (3 ore e 30 minuti dalla partenza).
In questo articolo vedremo un giro ad anello con partenza da Paiosa, una località raggiungibile in auto con un tratto di strada sterrata ma comunque praticabile abbastanza tranquillamente da tutti. L’escursione ha una lunghezza di circa 9,5 km con un dislivello positivo complessivo di circa 600 metri, quindi di media difficoltà. Per percorrerlo ci vanno da 3 a 4 ore a seconda del passo.
Partenza: Loc. Paiosa, Ponte in Valtellina (SO)
Arrivo: Rifugio Gino e Massimo (1.880 m slm)
Lunghezza totale: 8,5 km
Dislivello: 650 metri
Durata totale: 3-4 ore
Difficoltà: Medio
Adatto ai bambini: da 8 anni in su
Come dicevamo, la partenza della nostra escursione è in località Paiosa a Ponte in Valtellina. Lasciamo la SS38 poco prima di arrivare a Chiuro e con una strada a tornanti saliamo verso la località Briotti. Poco prima di arrivarvi, svoltiamo per il “Dosso del Grillo” (campeggio, bar e ristorante). Proseguiamo oltre, la strada da asfaltata diventa sterrata, superiamo il nucleo di case di Paiosa e, dopo alcuni minuti ancora su sterrato, troviamo un parcheggio oltre il quale non si può più proseguire senza autorizzazioni. Lasciamo qui la macchina e iniziamo a camminare.


Proseguiamo il cammino. Qualche metro prima dell’alpeggio, a sinistra troviamo un sentiero. Seguiamo le indicazioni per il Rifugio Gino e Massimo / Grioni e imbocchiamolo. Anche questo tratto di sentiero si svolge in un bosco di conifere ed è molto bello. Le pendenze sono un pochino più sostenute, ma anche in questo caso niente di eccessivo. Rimaniamo sempre sul sentiero principale, finché non arriviamo proprio al rifugio (2 ore dalla partenza).

Michele Castelnovo – Guida ambientale escursionistica – www.trekkinglecco.com