Alla memoria di nove internati, medaglie d'onore assegnate dal Prefetto ai loro familiari
In occasione della Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda guerra mondiale che ricorre proprio quest'oggi, sabato 20 settembre, la Prefettura di Lecco ha proceduto alla consegna delle Medaglie d'Onore alla memoria di ex combattenti - militari e civili – nati e vissuti nel nostro territorio.
E' stato l'auditorium della Casa dell'Economia di Lecco ad ospitare l'iniziativa, alla quale hanno preso parte autorità, esponenti delle forze dell'ordine e naturalmente i familiari dei premiati, i veri protagonisti della manifestazione.

Dopo i saluti affidati alla presidente della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann e al sindaco della città, Mauro Gattinoni, è stato il prefetto Paolo Ponta – approdato nel nostro territorio da una manciata di settimane – a ricordare l'importanza della ricorrenza odierna. ''E' una giornata storica: vedo in platea tanti giovani e questo mi fa immensamente piacere. Un grazie lo voglio rivolgere ai ricercatori che ci consentono oggi di conservare il ricordo di cittadini internati nei lager. Fare memoria significa trasmettere un sentimento di infinita gratitudine nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita senza mai perdere la dignità. Se oggi possiamo godere dei diritti della democrazia lo dobbiamo anche ai nostri internati. Ricordarli con questo riconoscimento è il minimo che possiamo fare''.

Una ricorrenza nuova poiché istituita proprio a inizio anno e che intende custodire e preservare la memoria dei cittadini italiani, militari e civili, che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 furono deportati e costretti al lavoro coatto nei campi di concentramento nazisti, per aver rifiutato di collaborare con il regime nazionalsocialista e con la Repubblica Sociale Italiana.

Spazio, dunque, alla vera e propria consegna dei riconoscimenti, di cui si è occupato come detto Paolo Ponta insieme ai sindaci dei rispettivi paesi di provenienza dei premiati e dei loro famigliari: Ballabio, Lecco, Cesana Brianza, Galbiate, Olginate, Rogeno, Premana, Introbio, Valmadrera.
Alcuni di loro hanno voluto brevemente raccontare la storia dei propri cari, dando lettura di scritti, esternando pensieri o semplicemente ricordando il dolore rimasto sempre vivo in chi ha vissuto attimi drammatici e che - riuscito poi a tornare alla ''normalità'' – è stato costretto ad andare avanti con un peso grande sul cuore.

Storie terribili, tutte diverse fra loro, alcune delle quali ricostruite grazie al prezioso contributo di Mario Nasatti dell'Istituto Nastro Azzurro e di altri appassionati di storia del territorio o, nel caso del rogenese Mario Beretta, dalla tenacia della nipote Ilaria Iannuzzi.
Di seguito i nomi dei nove premiati odierni:

BERETTA MARIO
Casletto di Rogeno 14.7.1918

CATTANEO MARIO
Calolziocorte 10.2.1920

COLOMBO CALISTO
Cesello Brianza (oggi Cesana Brianza) 12.11.1922

COLOMBO GIOVANNI BATTISTA
Cesello Brianza (oggi Cesana Brianza) 2.7.1919

GORETTI NATALE
Ballabio 14.1.1917

MAGNI DOMENICO
Introbio 7.2.1918

RICOTTI GIOVANNI
Valmadrera 19.9.1917

RIVA EMILIO
Bartesate di Galbiate 14.2.1918

TENDERINI FRANCESCO AMEDEO
Premana 2.10.1918
E' stato l'auditorium della Casa dell'Economia di Lecco ad ospitare l'iniziativa, alla quale hanno preso parte autorità, esponenti delle forze dell'ordine e naturalmente i familiari dei premiati, i veri protagonisti della manifestazione.

I familiari degli internati alla memoria dei quali è stata conferita la medaglia, insieme alle autorità
Dopo i saluti affidati alla presidente della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann e al sindaco della città, Mauro Gattinoni, è stato il prefetto Paolo Ponta – approdato nel nostro territorio da una manciata di settimane – a ricordare l'importanza della ricorrenza odierna. ''E' una giornata storica: vedo in platea tanti giovani e questo mi fa immensamente piacere. Un grazie lo voglio rivolgere ai ricercatori che ci consentono oggi di conservare il ricordo di cittadini internati nei lager. Fare memoria significa trasmettere un sentimento di infinita gratitudine nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita senza mai perdere la dignità. Se oggi possiamo godere dei diritti della democrazia lo dobbiamo anche ai nostri internati. Ricordarli con questo riconoscimento è il minimo che possiamo fare''.

Una ricorrenza nuova poiché istituita proprio a inizio anno e che intende custodire e preservare la memoria dei cittadini italiani, militari e civili, che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 furono deportati e costretti al lavoro coatto nei campi di concentramento nazisti, per aver rifiutato di collaborare con il regime nazionalsocialista e con la Repubblica Sociale Italiana.

Il prefetto Paolo Ponta
Spazio, dunque, alla vera e propria consegna dei riconoscimenti, di cui si è occupato come detto Paolo Ponta insieme ai sindaci dei rispettivi paesi di provenienza dei premiati e dei loro famigliari: Ballabio, Lecco, Cesana Brianza, Galbiate, Olginate, Rogeno, Premana, Introbio, Valmadrera.
Alcuni di loro hanno voluto brevemente raccontare la storia dei propri cari, dando lettura di scritti, esternando pensieri o semplicemente ricordando il dolore rimasto sempre vivo in chi ha vissuto attimi drammatici e che - riuscito poi a tornare alla ''normalità'' – è stato costretto ad andare avanti con un peso grande sul cuore.

Storie terribili, tutte diverse fra loro, alcune delle quali ricostruite grazie al prezioso contributo di Mario Nasatti dell'Istituto Nastro Azzurro e di altri appassionati di storia del territorio o, nel caso del rogenese Mario Beretta, dalla tenacia della nipote Ilaria Iannuzzi.
Di seguito i nomi dei nove premiati odierni:

BERETTA MARIO
Casletto di Rogeno 14.7.1918

CATTANEO MARIO
Calolziocorte 10.2.1920

COLOMBO CALISTO
Cesello Brianza (oggi Cesana Brianza) 12.11.1922

COLOMBO GIOVANNI BATTISTA
Cesello Brianza (oggi Cesana Brianza) 2.7.1919

GORETTI NATALE
Ballabio 14.1.1917

MAGNI DOMENICO
Introbio 7.2.1918

RICOTTI GIOVANNI
Valmadrera 19.9.1917

RIVA EMILIO
Bartesate di Galbiate 14.2.1918

TENDERINI FRANCESCO AMEDEO
Premana 2.10.1918
