Chiusura scuole: i sindacati di sinistra colpiscono famiglie e bambini senza alcun senso
Fratelli d’Italia denuncia con forza la scelta irresponsabile dei sindacati di sinistra FLC CGIL, FP CGIL che, con lo sciopero del 3 ottobre 2025, stanno mettendo in ginocchio famiglie, studenti e lavoratori della città di Lecco.
Dalle comunicazioni ufficiali delle scuole, solo citandone alcune, emerge un quadro sconcertante: intere sedi come la Scuola Primaria di Germanedo resteranno chiuse, mentre in altri plessi come la Primaria di Acquate e la Primaria di Belledo le lezioni saranno garantite solo a poche classi, costringendo centinaia di genitori a improvvisare soluzioni d’emergenza. Anche nella Scuola secondaria di 1° grado “A. Stoppani” sono previsti ingressi e uscite scaglionati che rendono impossibile una normale organizzazione della giornata scolastica.
«È inaccettabile che a pagare il prezzo di questa protesta siano i bambini, privati del loro diritto allo studio, e le famiglie, obbligate a riorganizzare vita e lavoro a causa di decisioni calate dall’alto per l’ennesima manifestazione sindacale» – dichiara Filippo Boscagli, candidato Sindaco di Fratelli d’Italia a Lecco.
Allo stesso modo, lo sciopero colpirà anche chi ogni giorno si reca a scuola e al lavoro, compromettendo servizi essenziali che nulla hanno a che vedere con la tragedia di Gaza. «Non esiste alcun nesso logico, pratico o politico tra la chiusura delle scuole italiane o il blocco dei trasporti e una possibile soluzione al dramma in Medio Oriente» – prosegue Boscagli.
«Chiunque deve sentirsi coinvolto nella tragedia che tocca la Palestina, così come per ognuno dei peggiori conflitti mondiali dall’Ucraina a quelli mai citati e poco instagrammabili di Sudan, Congo, Centrafrica, Myanmar fino a luoghi e popoli cancellati come il dimenticato Nagorno Karabach. Tutti temi che le scuole pubbliche di Lecco hanno l’occasione di affrontare nella pratica quotidiana di una convivenza tra esperienze e provenienze diverse, come le maggiori città italiane a forte immigrazione, invece che perdere l’opportunità tenendole chiuse.
Colpire bambini, famiglie e lavoratori in nome di uno slogan politico, qualsiasi sia, è irresponsabile e ingiustificabile. Benvenga ogni espressione di pensiero e manifestazione tanto più costruttiva ma questo è l’opposto dello sciopero generale di domani, che nulla risolve: non porta soluzioni, non risolve la crisi generalizzata del diritto internazionale e della cooperazione, non porta pace ne aiuti, ma solo disagi.» – conclude Filippo Boscagli.
Fratelli d’Italia ribadisce con forza che i luoghi dell’istruzione e i servizi essenziali devono restare al riparo da strumentalizzazioni ideologiche. I bambini devono essere tutelati e non colpiti dalla militanza degli adulti, tanto più quando è evidente che lo strumento della barricata non porta alcun beneficio né alla nostra comunità né alla pace internazionale.