Piona: una targa nel Lago in ricordo di Rinaldo Marcelli

La sua vita è sempre stata legata al lago. Ed ora che è mancato alla bellezza di 91 anni, il ricordo di Rinaldo Marcelli, il decano dei sub dell'Alto Lario, rimarrà legato per sempre allo specchio d'acqua. 
Fisicamente. Ieri, suo figlio Fulvio, insieme agli amici del padre – Mauro Bazzi, Daniele Codebó e Danilo Barana – ha posato infatti una targa con il suo nome e il titolo del suo libro. "Una vita in profondità", per l'appunto. Nelle pagine di quel volume, autobiografico, Marcelli raccontava il lago non solo nel suo "andare giù" per metri e metri, ma anche mettendo nero su bianco le sue emozioni, trasmettendo a chi lo conosceva un sapere autentico, fatto di passione, apertura e calore umano.
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Fulvio ha raccontato come l’idea della targa sia nata “quasi in contemporanea” sia nella mente della famiglia sia in quella degli amici. L'insegna è stata collocata nei fondali di Piona, accanto alle due già esistenti, nei pressi della campana che proprio Rinaldo aveva riparato nel mese di agosto
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Dopo vent’anni dalla sua ultima immersione, Fulvio è così tornato nelle acque di Piona per rendere omaggio al padre e fissare con dei bulloni quel ricordo prezioso: “Perché lui riposa qui”. Le ceneri di Rinaldo, infatti, sono state disperse nel lago pochi giorni dopo la sua morte. 
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La cerimonia per la posa della targa ha rappresentato momento di grande emozione per il figlio e gli amici. Ora chiunque si immergerà potrà in qualche modo rendere omaggio a Marcelli. E, forse questa discesa, anche suo figlio riprenderà la pratica di questo sport che lo ha sempre avvicinato al papà.
M.A.
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