Pagelle ai direttori generali della sanità. 93 a Trivelli (ASST), 91 a Brait (ATS)
Come ogni inizio autunno l’assessorato regionale alla sanità diffonde la valutazione dei suoi top manager cioè i direttori generale di Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST) e Agenzia di Tutela della Salute (ATS). Le “pagelle” per intenderci il cui punteggio massimo è 100.
Diciamo subito per onestà intellettuale che un voto alto non significa automaticamente un buon servizio per l’azienda che si governa. Di sicuro per la Regione, in quanto premia i dirigenti che più si sono avvicinati agli obiettivi posti dall’Assessorato e altrettanto sicuramente ai manager che ricevono un cospicuo “bonus” proporzionale al voto conseguito. Esempio ai 100 punti corrisponde un premio di circa 31mila euro lordi (il 20% del compenso loro annuo); sotto i 60 punti nulla viene incassato. Il punteggio finale è determinato al 70% dai vertici dell’Assessorato al Welfare e al 30% da un Comitato composto dal Presidente della Giunta regionale e alcuni assessori.
Dunque, come dicevamo, a volte un voto alto corrisponde un ottimo risultato per l’Azienda, la Regione, il top manager; altre volte invece no.
E veniamo ai voti

Per quanto riguarda l'ASST Lecco il direttore generale Marco Trivelli ha ottenuto 93 punti mentre per ATS Brianza (in carica fino ad agosto scorso) Michele Brait si è "fermato" a 91.
Ci sono poi volti noti, transitati anche dal lecchese, e ora in servizio altrove.
Massimo Giupponi (ora ad Ats Bergamo, già direttore generale di ATS Brianza) ha ottenuto 86 punti; 82 ne ha ricevuti il meratese Luca Stucchi (Asst lariana). Maria Grazia Colombo, già direttore amministrativo di ASST Lecco oggi al Fatebenefratelli-Sacco-Buzzi è in alto alla classifica con 90. Alberto Zoli (ex direttore sanitario di ASST Lecco, poi direttore generale di Areu e ora direttore sanitario ad interim del Niguarda, è arrivato a 83. Infine Marco Bosio, già direttore della struttura "Qualità e controllo strategico" dell'Azienda ospedaliera di Lecco e ora alla guida della Rhodense, ha ottenuto 81 punti.
Diciamo subito per onestà intellettuale che un voto alto non significa automaticamente un buon servizio per l’azienda che si governa. Di sicuro per la Regione, in quanto premia i dirigenti che più si sono avvicinati agli obiettivi posti dall’Assessorato e altrettanto sicuramente ai manager che ricevono un cospicuo “bonus” proporzionale al voto conseguito. Esempio ai 100 punti corrisponde un premio di circa 31mila euro lordi (il 20% del compenso loro annuo); sotto i 60 punti nulla viene incassato. Il punteggio finale è determinato al 70% dai vertici dell’Assessorato al Welfare e al 30% da un Comitato composto dal Presidente della Giunta regionale e alcuni assessori.
Dunque, come dicevamo, a volte un voto alto corrisponde un ottimo risultato per l’Azienda, la Regione, il top manager; altre volte invece no.
E veniamo ai voti

Marco Trivelli e Michele Brait
Per quanto riguarda l'ASST Lecco il direttore generale Marco Trivelli ha ottenuto 93 punti mentre per ATS Brianza (in carica fino ad agosto scorso) Michele Brait si è "fermato" a 91.
Ci sono poi volti noti, transitati anche dal lecchese, e ora in servizio altrove.
Massimo Giupponi (ora ad Ats Bergamo, già direttore generale di ATS Brianza) ha ottenuto 86 punti; 82 ne ha ricevuti il meratese Luca Stucchi (Asst lariana). Maria Grazia Colombo, già direttore amministrativo di ASST Lecco oggi al Fatebenefratelli-Sacco-Buzzi è in alto alla classifica con 90. Alberto Zoli (ex direttore sanitario di ASST Lecco, poi direttore generale di Areu e ora direttore sanitario ad interim del Niguarda, è arrivato a 83. Infine Marco Bosio, già direttore della struttura "Qualità e controllo strategico" dell'Azienda ospedaliera di Lecco e ora alla guida della Rhodense, ha ottenuto 81 punti.
