Risorse a ATS Brianza per le visite specialistiche a casa degli over 65 fragili

Regione Lombardia compie un passo decisivo verso una sanità sempre più vicina ai cittadini, approvando un nuovo provvedimento che introduce, in via sperimentale, visite specialistiche domiciliari per le persone over 65 fragili, con difficoltà ad accedere ai servizi ambulatoriali.
L’iniziativa si inserisce nel quadro del PNRR – Missione 6 – Salute, e risponde al principio di fare della casa il primo luogo di cura, rafforzando la presa in carico territoriale dei pazienti più vulnerabili e promuovendo un modello di sanità di prossimità.
Nell’ambito del piano regionale, a ATS Brianza, competente anche la provincia di Lecco, è stata assegnata una quota pari a 5.479.453 euro. Le risorse serviranno a potenziare i servizi di assistenza domiciliare già attivi, ampliando l’offerta di prestazioni specialistiche erogate direttamente al domicilio degli anziani.
“Con questo investimento concreto, portiamo la medicina specialistica a casa delle persone che più ne hanno bisogno,” dichiara il Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia, Mauro Piazza. “La nostra priorità è rendere i servizi sanitari più accessibili, soprattutto per gli anziani soli, con difficoltà motorie o residenti in aree più isolate. L’ATS Brianza avrà un ruolo centrale nel coordinare queste nuove attività sul territorio lecchese, assicurando qualità, continuità e prossimità delle cure”.
Il provvedimento rappresenta la prosecuzione del percorso già avviato con la DGR n. 4891/2025, che aveva promosso progettualità sperimentali da parte delle ASST. Ora, con il coinvolgimento di tutti gli erogatori domiciliari accreditati, si compie un salto di qualità verso un modello di sanità territoriale integrata.
A livello regionale, il finanziamento complessivo previsto è di 44.476.080 euro, provenienti da risorse del PNRR – Investimento 1.2 “ADI – Assistenza Domiciliare Integrata”.
Il riparto tra le ATS è stato effettuato sulla base della distribuzione della popolazione anziana nei diversi territori.
“Si tratta di un’azione concreta per garantire maggiore equità e accesso alle cure – conclude Piazza –. Le persone fragili non devono essere lasciate sole: con questo provvedimento, Regione Lombardia dimostra che la sanità pubblica può e deve arrivare dove c’è più bisogno, anche dentro le mura di casa”.
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