UP - seconda stagione/24: la facile escursione da Mandello alla Chiesa di Santa Maria

Sulle alture alle spalle di Mandello, c’è un’antica chiesetta che sorge in una posizione dominante, da cui si ammira un bellissimo panorama: la Chiesa di Santa Maria sopra Olcio. Alle sue spalle, si scorgono le impressionanti pareti rocciose del Sasso Cavallo e del Sasso Carbonari, parte del Grignone. Sull’altro lato, invece, possiamo ammirare l’abitato di Mandello e il tratto di lago antistante.
L’escursione per arrivarci parte da Somana (frazione alta di Mandello) ed è piuttosto facile. Chi vuole, può proseguire oltre verso l’Alpe Era e altre località della Grigna di Mandello in più alta quota.

Partenza: loc. Somana, Mandello del Lario
Arrivo: Chiesa di Santa Maria sopra Olcio
Lunghezza totale: circa 2 chilometri
Dislivello: 250 metri
Durata totale: circa 1 ora
Difficoltà: Facile
Adatto ai bambini: da 6 anni in su
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La nostra escursione inizia nella piazzetta antistante la Chiesa di Sant’Abbondio, a Somana (Via dei Partigiani). Nei dintorni troviamo alcuni parcheggi gratuiti. Spalle alla chiesa, svoltiamo a destra sulla Strada di Sonvico. Camminiamo in asfalto con un andamento leggermente in salita per alcuni minuti. Arriviamo a un bivio dove troviamo le paline segnaletiche per numerosi sentieri e uno spiazzo davanti a una cappella. Qui svoltiamo a sinistra e ci addentriamo nella caratteristica frazione Sonvico.
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Dopo alcuni metri (superiamo una fontanella), sulla destra troviamo le indicazioni dei Sentieri della Memoria, che ricordano l’attività dei partigiani nelle zone della Grigna. Svoltiamo a seguiamo la stradina per pochi metri, poi svoltiamo ancora a destra e usciamo dalle case.
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Troviamo le indicazioni per la chiesa e inizia ora una mulattiera con un andamento leggermente in salita. Giunti a un bivio, teniamo la destra e continuiamo a salire. Superiamo l’agriturismo “La Selvaggia” e poco oltre sbuchiamo su uno spiazzo dove termina una strada agrosilvopastorale e dove troviamo i cartelli che illustrano le falesie di arrampicata di Mandello. Proseguiamo sulla mulattiera.
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Non troviamo altre deviazioni e rimaniamo sul sentiero principale, che si addentra in un bel bosco (numerose anche le castagne che si possono trovare). Trascorsi 45 minuti, arriviamo nei pressi di una cappella denominata “Cappella di Santa Preda”. Qui possiamo ammirare una bella vista sulla Grignetta (alla nostra destra) e sui due sassi del Grignone, Sasso Cavallo e Sasso Carbonari, davanti a noi.
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Proseguiamo oltre, la nostra mèta non è distante. Il sentiero è sempre nel bosco ma di tanto in tanto offre belle vedute su Mandello. Dopo circa 15 minuti, quando è trascorsa 1 ora dalla partenza, arriviamo al cospetto del santuario giallo. Saliamo una scalinata e arriviamo davanti al portone d’ingresso. Da qui si ha una bellissima vista sulla cittadina lariana e il suo tratto di lago. Nei giorni in cui è aperta la chiesa, inoltre, si possono ammirare al suo interno alcune opere d’arte, nonché accedere a una terrazza panoramica.
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L’edificio sacro risale al XII secolo circa e si trova a una quota di 661 metri sul livello del mare lungo un’antica via che i viandanti percorrevano per andare da Mandello alla Valsassina, dall’altra parte della Grigna. La chiesa è stata danneggiata da un incendio nel 1997 e in seguito ha subito un’importante opera di restauro.
Per tornare a Somana possiamo percorrere lo stesso sentiero già fatto all’andata. Chi ha più gamba e vuole proseguire, può continuare la salita fino alla graziosa Alpe Era (circa 1 ora dalla chiesa, 2 ore totali) con il sentiero 15.
Michele Castelnovo – Guida ambientale escursionistica – www.trekkinglecco.com
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